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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Siete vasi di elezione

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30 Maggio 1976 Figli diletti, tanto a me cari, sia pace a voi ora e sempre! Sono qui con voi per forzare il cuore di Dio ad avere pietà di tutti: di coloro che piangono perché sono nel dolore, di coloro che peccano perché sedotti dal demonio, e di coloro che vivono spensierati senza pensare a Dio, alla morte che li attende e ad utilizzare la vita per sé e per gli altri. Io desidero ottenere da Dio favori e grazie per tutti e, in modo particolare, per voi che mi amate. Desidero, però, rendervi come calici volti verso di me, perché vi possa riempire e rendervi così vere testimonianze di Gesù, il Cristo. Quando voi ascoltate la santa Messa, divenite compartecipi del santo Sacrificio e, come Gesù, potete e dovete essere sacerdoti che fanno l'offerta al Padre. Voi dovete interporvi con Gesù tra il Padre ed i fratelli, perché la misericordia, la bontà e la grazia trovino buona accoglienza nel mondo. Voi diventate in tal modo strumenti di salvezza. Il sacerdote che celebra è pure

Il dovere della giustizia

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29 maggio 1973 Figli diletti, sia pace e grazia ai vostri cuori, alle vostre famiglie e alle vostre comunità e parrocchie. Sono contenta che abbiate messo per qualche giorno ai miei piedi la statua del mio Bambino e che abbiate ad accogliere nelle vostre case la sua divina effige. Forse vi potrà sfuggire il motivo per cui noi desideriamo che si rinnovi questa bella devozione anche al di fuori del periodo liturgico, ed in questo nostro incontro ve lo spiegherò. Il nostro Salvatore venne al mondo per riparare il peccato, per mostrare con il suo esempio come avrebbero dovuto comportarsi gli uomini e per dire a tutti che un Giudice supremo, alla fine dei tempi, avrebbe premiato i buoni e castigato i cattivi. Ma che avviene attualmente? Non è necessario che io vi enumeri le enormità che si commettono. Non vi nascondo che il mondo, pur essendo sommerso dal male e dal peccato, non sa risollevarsi e persino i buoni sono come ottenebrati, per cui scambiano per virtù ciò che è difetto. S

Gli uomini hanno bisogno di luce

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  28 Maggio 1976 Figli diletti, sia pace a voi e grazia! Sono la Signora del sacro Cuore di Gesù, e desidero invitarvi a fare del mese di giugno un desiderato incontro col mio Figlio, perché Egli vi abbia a riempire della sua carità infinita. Il cuore di Gesù è pieno di bontà e di misericordia, e voi dovete attingere da Lui queste virtù e portarle nel mondo, mentre le esercitate a vostra santificazione. Non esiste santità senza carità, non esiste amore di Dio senza misericordia verso il prossimo. Quando, fra pochi giorni, comincerete il mese dedicato al sacro Cuore, vi domanderete che cosa potete fare per far piacere a me e a Lui. Ogni giorno, io vi risponderò con una sola parola: ama, ama! Ma che vuol dire amare? Fare agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi. Così, ogni giorno di quel mese, sarà un progredire in perfezione. Ma qual è la fonte dell'amore? Non è lo Spirito Santo, Spirito del Padre e del Figlio, che rese feconda la terra, che anima e feconda la Chiesa e

La vita è fatta per il cielo

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27 Maggio 1976 Figli diletti, quanto è bello ritrovarci insieme. L'ascensione del mio Gesù al cielo, per virtù propria, attestava ancora una volta la sua divinità, e anche se in tutti i presenti a questo mirabile fatto vi era un grande dolore per il distacco, non poteva essere che una fonte di gioia. Gesù aveva ripetuto più volte durante la sua vita mortale: "Io salgo al Padre, ma dove sarò io là verrete anche voi". Quest'ascesa al cielo è perciò il più valido motivo di speranza. Creati per il cielo, dopo che Gesù ha ristabilito rapporti di pace tra il Padre e gli uomini, si ritorna al cielo. Egli ne ha aperto la porta, e tutti coloro che lo vogliono seguire non rimarranno delusi in questa loro speranza. Permettetemi, a questo punto, di farvi un piccolo ma importante riferimento. Se la fede vi parla di una vita eterna, se la speranza di raggiungerla non deve mai lasciarvi, perché tanta angoscia prende molte persone quando un loro caro lascia la terra per il ciel

Imitate le mie virtù

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26 maggio 1973 Figli miei diletti, quanto godo di vedervi qui ai miei piedi, pieni di fede, desiderosi di dirmi il vostro amore e di chiedermi le mie grazie. Io vi voglio aiutare in tutto. Sono la Vergine di tutte le apparizioni ed anche qui come altrove voglio esprimervi i miei desideri ed assecondare i vostri. Ma oggi, se ben ricordate, è anche l'anniversario della mia apparizione a Caravaggio ad una povera sposa, che ebbe da me parole consolanti e doni particolari. Nel lavoro si rivolgeva a me, quella buona Giannetta, ed io premiai la sua grande fede. Anche la vostra vita è fatta di lavoro, ed io vorrei che esso diventasse invocazione e preghiera. Quanto è prezioso il lavoro santificato, per i padri, per le mamme, per tutti, specie per i giovani che si preparano alla vita. Senza l'aiuto di Dio non è possibile vivere cristianamente. L'aiuto si ottiene con la preghiera e anche il lavoro può essere tale, se compiuto in grazia di Dio ed offerto come omaggio d'amo

Amate il vostro Dio e pregate per le famiglie

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25 maggio 1973, alle Ghiaie di Bonate. Figli diletti, grazie dico a voi e grazie vi prometto in questo luogo benedetto e santificato dalla mia presenza. Aggiungete preghiere a preghiere; le vostre invocazioni si faranno sempre più ferventi e la vostra fede vi mostrerà anche ciò che i vostri occhi non possono vedere.  Vi sia caro questo incontro col cielo in questi ultimi giorni del mese a me dedicato, com'è caro a me d'intrattenermi con voi.  Non è tanto facile far capire agli uomini l'importanza di pensare a Dio e a ciò che lo riguarda, ma quando Dio si abbassa fino a voi, allora la cosa viene facilitata. Avete da poco celebrato la festa dell'Ascensione di Gesù al cielo, e di ciò che vi dico vi sarà più facile capire il significato.  Ora io vengo a voi. Poi voi verrete a noi, dapprima nello studio delle verità, quindi nel possesso della verità che è Dio stesso.  Figli, sappiate che ciò che Dio vuole si realizza sempre, anche quando i demoni e i suoi satelliti pare che

Affidatevi a me

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24 maggio 1973 Figli diletti, sono con voi. Sono la Donna del paradiso, l'Ausiliatrice del popolo cristiano. Vorrei mostrarmi a voi, così come mi vide Giovanni nella sua visione descritta nell'Apocalisse: rivestita di sole, con la luna sotto i miei piedi e sul capo una corona di dodici stelle. Ma mi accontento di presentarmi come Madre e Regina, col rosario che mi pende dal fianco e lo scettro fra le mani. Figli, vi mostro lo scettro del potere non per dirvi la mia grandezza per cui tutte le genti mi chiamano e mi chiameranno beata, ma per invitare voi e tutti i figli della terra a ricorrere a me onde possa salvarvi. Non raramente voi esclamate, a conclusione di una constatazione di fatto: «Non si può più andare avanti così!». Ed anch'io ve lo dico e ve lo confermo. Non potete continuare così! Non ve la potreste cavare, col male che vi circonda. Gli uomini increduli ed infedeli vogliono risolvere tutto da sé. Negano Dio, lo bestemmiano, lo oltraggiano e lo degradano

Pensieri parole e azioni di cielo

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23 Maggio 1976 Figli diletti, sono con voi e voglio darvi fiducia e pace, nonostante che gli avvenimenti si susseguano in modo tale da dare ai vostri cuori una certa inquietudine. L'inquietudine non viene da Dio, che è amore e pace, ma viene dalla debolezza della vostra natura e dal demonio, che gode di suscitare preoccupazioni e tristezza per allontanare dal bene. Intendo, per bene, la preghiera e le opere buone. Con le sue tentazioni egli vuol farvi mettere in dubbio la bontà, la misericordia e la provvidenza di Dio. Perciò vi porta a dire: "Che vale pregare?". Vuole anche farvi convinti che a nulla vale il sacrificarsi per gli altri e fare della vostra vita una donazione, perché, in generale, chi fa bene riceve male. Voi capite che, davanti all'accettazione di questi pensieri, viene meno in voi la fede e la vita cristiana. Se voi accetterete i miei consigli, io vorrò darvi pensieri di cielo, parole di cielo, azioni che valgano per la conquista del regno, az

Il sacramento della cresima

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22 maggio 1973 Sono la Sposa dello Spirito Santo. Sono in mezzo a voi ed invito il mio celeste Sposo a far visita alle anime vostre. Vorrei parlarvi di Lui, che procede dal Padre e dal Figlio, di Lui che è l'anima della Chiesa e vita delle anime vostre, in questo tempo in cui i vostri bambini si apprestano a ricevere il sacramento della Cresima, perché sappiate apprezzare e fare apprezzare questo grande dono del Signore e perché aumenti sempre più in voi la devozione allo Spirito Santo. Vi capita sovente di nominarlo, ma è un'invocazione artificiosa o superficiale; non è il richiamo insistente perché Egli venga ad agire nelle anime vostre. Ecco perché resta molte volte come quel Dio ignoto a cui gli antichi avevano dedicato un tempio. Le opere divine vengono svolte nel mondo, nella Chiesa e nelle anime, in concomitanza dalle tre Persone della Santissima Trinità, ma è bene che a questo Santo Spirito voi affidiate con fede e con amore i vostri bambini. Essi devono raggiun

Alle mamme consigli per i figli

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     21 Maggio 1976 Figlie mie, quanto cara al mio cuore è la preghiera che voi fate per i vostri figli! Voi siete mamme, e lo sarete fino alla morte e anche dopo la morte, poiché la missione che Dio vi ha dato non è di un anno o dieci anni, ma dura finché i vostri figli saranno entrati nella gloria. Allora, tutti tesi verso Dio, una cosa sola formerà l'attrattiva di tutti: l'amore. Quando i figli che il Signore vi ha affidati avranno a loro volta compiuto la loro missione, altre creature, affidate ad essi, faranno parte come di un'unica famiglia e glorificheranno Dio, amandolo eternamente. Per questo dolce incarico che da Dio avete ricevuto, di crescere delle creature per Lui, voi dovete pregare e soffrire. Capita qualche volta che i figli, giunti ad una certa età, prendano diverse pieghe, e nuovi affetti, nuovi desideri e speranze si annidano nei loro cuori, fino al punto di ritenere superflui o inutili gli affetti materni, i consigli e gli aiuti. Non si deve pe

La vostra somiglianza con Gesù

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20 maggio 1973 Figli diletti, tanto cari al mio cuore, che io chiamo qui per confortare ed illuminare, sia pace a voi. Sono la Vergine della rivelazione e godo di rivelarvi tutto quanto contiene il mio cuore, che è lo scrigno d'oro di Dio. Oggi vi svelo una verità, domani un'altra, poi un'altra ancora, finché diventate i veri sapienti che all'occorrenza sanno istruire gli altri. Voglio ora fermare il vostro pensiero su una frase pronunciata dal mio Gesù durante la sua vita mortale. Disse un giorno: «Chi vede me, vede il Padre mio». A queste parole i presenti si scandalizzarono. Ebbene, io vorrei che ciascuno di voi potesse usare la stessa espressione con sincerità. Vorrei che ognuno potesse dire di se stesso e agli altri: chi vede me, vede Gesù, mio fratello primogenito. Non mi riferisco certamente alle fattezze esteriori, ma a quella somiglianza spirituale che deriva dalla grazia presente nell'anima vostra, a quella somiglianza con Gesù che deriva dal desid

Gesù si svela a coloro che lo amano

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18 Maggio 1976 Figli a me tanto cari, ecco, sono con voi e porto con me, oltre alle schiere degli angeli che mi corteggiano, tutte quelle anime che, avendomi onorata in vita con la recita del rosario, desiderano aiutarvi a sempre meglio praticare questa santa devozione. Sono unite a voi, in preghiera, migliaia di anime che fanno parte della vostra famiglia spirituale; e le anime del purgatorio, in quel fuoco d'amore che le brucia, hanno per voi sentimenti di profonda gratitudine. Io desidero oggi farvi un riferimento particolare a quella frase pronunciata da Gesù, in risposta alla domanda fattagli da un apostolo: "Come puoi svelare i tuoi misteri a noi e non al mondo?". Gesù rispose: "Chi mi ama, sarà amato dal Padre mio; e noi verremo a lui e stabiliremo presso di lui la nostra dimora". (Gv 14,22-23) Gesù, dunque, a coloro che lo amano si svela, facendo comunione con loro, e il Padre non rimane assente a questo incontro d'amore. Desidero svelarvi