Affidatevi a me


24 maggio 1973

Figli diletti, sono con voi. Sono la Donna del paradiso, l'Ausiliatrice del popolo cristiano.

Vorrei mostrarmi a voi, così come mi vide Giovanni nella sua visione descritta nell'Apocalisse: rivestita di sole, con la luna sotto i miei piedi e sul capo una corona di dodici stelle. Ma mi accontento di presentarmi come Madre e Regina, col rosario che mi pende dal fianco e lo scettro fra le mani. Figli, vi mostro lo scettro del potere non per dirvi la mia grandezza per cui tutte le genti mi chiamano e mi chiameranno beata, ma per invitare voi e tutti i figli della terra a ricorrere a me onde possa salvarvi.

Non raramente voi esclamate, a conclusione di una constatazione di fatto: «Non si può più andare avanti così!». Ed anch'io ve lo dico e ve lo confermo. Non potete continuare così! Non ve la potreste cavare, col male che vi circonda.

Gli uomini increduli ed infedeli vogliono risolvere tutto da sé. Negano Dio, lo bestemmiano, lo oltraggiano e lo degradano fino a trattarlo come uno di loro. I demoni agiscono nel mondo danneggiando individui, famiglie, la società e persino la Chiesa.

Vorranno le anime, in questo frangente, riconoscersi deboli, misere e incapaci? Chi salverà gli uomini ribelli, se Dio li abbandona e i demoni li soggiogano?

Ecco perché vi mostro il mio potere. Io comando al cuore di Dio, che mi ama con amore di predilezione. Io ho potere sul cuore del Figlio, di cui fui Madre. E l'amore che mi unisce allo Spirito Santo mi rende padrona del suo cuore, di questo cuore divino che, tutto bontà e misericordia, vuole la salvezza degli uomini.

Io aspetto tutti e desidero dare il mio aiuto a tutti.

I peccatori si riconoscano tali e vengano a me. Io li libererò dalle loro cattive inclinazioni, ma vengano a me e si umilino. Se chiedono perdono, essi sono già salvi.

Vi sono malati nel corpo e nello spirito, malati moralmente e fisicamente. Ma non sono io la celeste Infermiera e la Mamma vostra? Io comando e distruggo il male alla radice e mi servo di tutto per risanare le anime.

Tu, mamma, sposa, figlia che soffri da anni, mi hai sempre amata e pregata. Sì, potrei dire una parola e distruggere il male che ti fa soffrire. Ma sai tu ciò che ti è riservato nel cielo? Io comando al demonio perché tenga lontano da te quello scoraggiamento che è la peggiore delle sofferenze. Io ti insegno a guardare in alto. Oggi ti apro un lembo di cielo. Vedi lassù quante anime ti hanno preceduta amando il Signore, perseverando nella sofferenza e affidandosi a me? Se potessero avere un rimpianto, esse rimpiangerebbero di non aver sofferto di più.

Quando le mamme piangono sui loro figli, fanno ciò che faccio io per tutti. Ma perché volete perdere la fiducia e la speranza? Se mi consacrate i vostri figli, ve l'ho ripetuto tante volte, io ve li salvo.

Assoggettate la vostra azione alla mia. Io entro nelle vostre case come padrona, se lo volete. Provate a conservare la serenità, la pazienza. Pregate, state in grazia di Dio e poi lasciatemi agire. Io so comandare ai cuori e, quando li richiamo al bene, do loro forza e perseveranza. Che potete fare voi, con le vostre parole? Molte volte risuonano nell'aria come un'eco fastidiosa e inutile. Lasciate che parli io. Vedrete che con un po' di pazienza le cose cambieranno presto.

Io sono l'Ausiliatrice. Nessuno è immeritevole del mio aiuto. Anche i più cattivi sono miei figli. Quello che fanno le mamme col bambino più malato lo faccio io. Affidatevi a me.

Si vuol cambiare il mondo. Ecco il mezzo voluto dal Signore. Come ha riabilitato la donna affidando a me quel prezioso e delicato incarico di dare al mondo il Salvatore, così ancora vuol riabilitare gli uomini della terra servendosi dell'umile sua ancella, per mezzo della quale Egli compì, compie e compirà grandi cose.

Sì, lo canteremo assieme il Magnificat, ma si ritorni a me! Ritornino e vengano a me i giovani seminaristi. Quanto vorrei che si riportasse il mio rosario in mezzo a loro! Un rosario intero, come una triplice corona, che li preparerebbe a compiere quei voti che fanno della vita sacerdotale un vero olocausto.

Le basi di una vocazione devono essere solide. Ma come lo saranno se viene a mancare la preghiera, che pone Dio dalla vostra parte? E le famiglie? Quale rovina, figli, quante infedeltà e quanti guai.

Sono l'Ausiliatrice. Si affidino a me i giovani che si preparano al matrimonio. Invano si edifica la casa se non si pone Dio a custodia di essa.

E quei bambini che sono la delizia del cuore di Dio? Oh, figli, portateli a me! Non vedete come perdono l'innocenza prima ancora di conoscerne il pregio?

E perché i vecchi che stanno vivendo i loro ultimi giorni, non si affidano a Colei che li ama e che può salvarli e renderli felici?

Consacratemi ogni giorno tutti gli uomini della terra. Forse avverrà che quel manto fatto di sole che riveste il mio corpo glorioso, io possa stenderlo su tutta la terra a salvezza di tutti.

Pregate, figli! Non stancatevi di soffrire, di amare e di intercedere per tutti. I momenti sono gravi ed esigono il contributo di tutti voi stessi. Diffondete i cenacoli dovunque vi è possibile e siate di aiuto alla Chiesa. Vi benedico ad uno ad uno e vi abbraccio.

Commenti

Post popolari in questo blog

Alimentate la lampada della vostra vita

L'uomo non può bastare a se stesso

Siate generosi nel sacrificio