Pensieri parole e azioni di cielo


23 Maggio 1976

Figli diletti, sono con voi e voglio darvi fiducia e pace, nonostante che gli avvenimenti si susseguano in modo tale da dare ai vostri cuori una certa inquietudine. L'inquietudine non viene da Dio, che è amore e pace, ma viene dalla debolezza della vostra natura e dal demonio, che gode di suscitare preoccupazioni e tristezza per allontanare dal bene. Intendo, per bene, la preghiera e le opere buone.

Con le sue tentazioni egli vuol farvi mettere in dubbio la bontà, la misericordia e la provvidenza di Dio. Perciò vi porta a dire: "Che vale pregare?". Vuole anche farvi convinti che a nulla vale il sacrificarsi per gli altri e fare della vostra vita una donazione, perché, in generale, chi fa bene riceve male.

Voi capite che, davanti all'accettazione di questi pensieri, viene meno in voi la fede e la vita cristiana.

Se voi accetterete i miei consigli, io vorrò darvi pensieri di cielo, parole di cielo, azioni che valgano per la conquista del regno, azioni di cielo. Il pensiero è frutto dell'intelligenza, qualità dell'anima. Purtroppo, molte volte i pensieri dell'uomo sono attratti dalle cose del mondo e vengono a costituire una riserva umana che appesantisce il cervello.

I pensieri elevati portano alla chiarezza della conoscenza delle cose umane, come mezzo, e delle cose divine, come fine. Se l'anima è pura, i pensieri sono chiari e limpidi come acqua sorgiva e portano ad elevazioni e a scoperte meravigliose. Un'anima pura ha pensieri di cielo e sa elevarsi dalle creature al Creatore quasi senza avvedersene.

Disse Gesù: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio". Ebbene, chi ama l'onestà della vita, scopre le meraviglie di Dio in tutto ciò che lo circonda, in un fiore, in una stella, in un'anima. La presenza di Dio diventa un pensiero abituale, e con i pensieri di cielo viene spontaneo il ringraziamento e, come conseguenza, la serenità.

Come vorrei convincervi di questa verità, che ha un'importanza tanto grande nella vostra vita! Perché rendere cupa la vita quando, affidando a Dio il vostro domani, potete alleggerire il peso che vi carica la testa? Molti mali di testa sono creati dall'eccessivo affaticamento, ma, se la vostra fiducia vi fa riposare in Dio, non vi pare che il vivere alla giornata è un rendere nulle le preoccupazioni?

Pensieri di cielo e parole di cielo, vi voglio donare. Il più difficile problema da risolvere, da parte dei cristiani che vivono sulla terra, è questo: conservare la pace con tutti. È un impegno che richiede l'esercizio della carità. Questa carità, che deve venire da Dio, basta un nonnulla per romperla, come basta una parola per rompere il silenzio.

Quando un cuore è pieno d'amore di Dio, non può non sentire amore per tutti. Giustamente si può dire: Se non ami il prossimo che vedi, come puoi dire d'amare Dio che non vedi?.

La parola è dunque un dono che dovrebbe servire ad esprimere gli affetti del cuore. Ma perché è tanto difficile mantenere armonia, concordia e affetti reciproci? Vengono meno gli affetti per Dio, entra l'egoismo e la superbia nel cuore, e le parole acquistano l'amarezza che viene dalla terra e perdono la dolcezza che viene dal cielo.

Io desidero compiere in ciascuno di voi una vera trasformazione e, mentre metto nel vostro cuore desideri santi e santo amore di Dio, voglio che voi collaboriate perché tutti ricevano, come dono da voi, quelle parole che devono essere più dolci del miele. Non vi dico che il vostro modo di esprimervi deve essere mellifluo o non confacente alla vostra personalità e al vostro carattere, ma che deve portare qualcosa di divino, di semplice e di affettuoso, che unisca fra loro i cuori come in una bella unità.

La parola deve essere luce e, per essere tale, deve venire da Dio e deve rinnovare e rinsaldare quei legami che Dio ha voluto e che Gesù comanda, dicendo: "Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati".

Le azioni di cielo sono tutte quelle che si compiono con la presenza di Dio nell'anima, mediante la grazia. La grazia, figli, è come un vincolo di amore che vi unisce a Dio. Se manca quella, è un fallimento generale.

Voi potreste costruire una cattedrale, compiere miracoli, fare opere di carità meravigliose, ma, se manca la grazia, siete come rami secchi in cui non può fluire la vita. Dio non può né agire, né premiare.

Agire con Dio è estremamente facile. Occorre amarlo, perciò osservare i suoi Comandamenti. Allora soltanto il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo fanno dell'anima il loro cielo e agiscono.

Figli, non c'è felicità al mondo, non c'è serenità se non vivendo così e seguendo con umiltà quella legge che, venendo dal cielo, è adatta a tutti i tempi, a tutti i luoghi della terra e a tutte le anime.

Io vi guardo ad uno ad uno benedicendovi. A tutti il mio abbraccio. A chi parte, la mia benedizione. A chi resta, l'invito ad unirsi con una preghiera fervente e piena di carità. Arrivederci!

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