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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Date sollievo alle anime purganti

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  31 ottobre 1972 Figli miei diletti, eccomi qui a chiudere con voi il bel mese che vi ha visti ferventi e devoti nella recita del santo rosario. Io vi ringrazio per ciò che avete fatto in questo mese. Vi ringrazio per l'aiuto che avete dato a tutti gli uomini della terra. La Chiesa militante, per mezzo del vostro rosario, ha avuto un aumento di fede. Alcuni sacerdoti in procinto di cadere, si sono ravveduti; molti giovani hanno ritrovato la loro strada, anche in questo luogo; in molte anime, attraverso il rosario, è entrata la pace, è cessata la disperazione e, diventate esse pure apostole, vanno chiamando altre. Per tutto ciò che è avvenuto in questo mese a mezzo di questa devozione, si rallegra tutto il paradiso. Non vi ha detto il mio Gesù che si fa più festa in cielo per un peccatore che si converte, che per novantanove giusti che rimangono uniti al Padre? Ebbene, molti peccatori ho richiamato a Dio incatenandoli con quella preziosa catena che io vi ho donato e che voi

Basta l'amore a santificarvi

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  29 Ottobre 1978 (Viale Lunigiana 30 - ore 15) La pace del Signore sia con voi. Figli, state trascorrendo gli ultimi giorni del mese di ottobre, dedicato in modo particolare al rosario. Io vi ringrazio perché, durante questo mese, avete recitato dei bei rosari, e ringrazio tutti coloro che hanno preso delle iniziative buone per dare al rosario il suo valore e per adoperarlo come mezzo di attrazione delle anime a Dio. Ora vi faccio una raccomandazione. Cercate in questi giorni di approvarne voi stessi il significato, in modo che il vostro rosario diventi veramente un incendio d'amore, qualche cosa che vi prenda l'anima, il cuore, il corpo, tutto il vostro essere, perché nel rosario abbiate a trovare quell'alimento, quella forza e quel fervore che vi aiutino a continuare bene. Vi state preparando alla festa dei Santi. Ricordate, figli, che a Francesco io promisi un giorno che sarebbe venuto in paradiso, ma che avrebbe dovuto recitare molti rosari. Ecco, io ve lo do

Amate i vostri angeli

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  24 ottobre 1972 Figli miei diletti, sia pace a voi! Ecco, prima che finisca il mese dedicato al mio rosario, in cui ricordate anche gli angeli custodi, permettetemi di ravvivare in voi questi sentimenti di devozione, affinché sempre più aumenti la fiducia, l'affetto e il ricorso a queste creature sublimi che tanta gloria danno a Dio e tanta importanza hanno nella vita dell'uomo. Voi non siete mai soli, e davanti al trono dell'Altissimo c'è sempre chi vi rappresenta, adora e ama Dio per voi e per voi intercede. Se voi sapeste che una persona influente vi potrebbe rappresentare presso un'alta autorità per ottenere favori, con quanta umiltà e con quanta premura fareste ricorso a lei in tutte le vostre necessità. Ebbene, questa persona influente è il vostro angelo custode. Egli non ha corpo e proprio per questo è vicino a voi senza difficoltà, dovunque voi siate. Egli è puro spirito, dotato di grande intelligenza, perciò in grado di capire tutte le vostre n

Il dovere dell'apostolato

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  22 ottobre 1972 Figli miei diletti, quanto è caro al mio cuore questo incontro domenicale. È il giorno del Signore, ed io vorrei con le mie parole e con la mia presenza essere a voi d'invito a santificare veramente questo giorno che il Signore stesso ha scelto per sé. Il santo Sacrificio della Messa vi unisce a Gesù come i rami di una stessa vite, come gli acini di uno stesso grappolo, come i chicchi di grano di una stessa spiga. Questo incontro vi unisce a me in affettuoso colloquio, come la maestra coi suoi alunni, la madre coi suoi figli. Se le vostre intenzioni nel venire qui sono rette, voi partite da questo luogo con una nuova forza, una nuova vitalità spirituale, così da andare avanti con coraggio sempre crescente nel cristianesimo. Pochi sono i cristiani che si rendono conto di dover crescere, di dover andare avanti nella vita spirituale. Pochi si rendono conto che fermi su uno stesso punto non si può restare, o si procede o si torna indietro, così come non si pu

Conoscere Dio è il primo passo

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  18 Ottobre 1975 (in una casa privata) Figli diletti, parte privilegiata del gregge del mio Gesù, siate benedetti, qualunque sia il vostro stato di salute spirituale. Vi guardo e vi amo, perché voi siete il motivo della mia grandezza. Che cosa mi fece grande, figli? La mia maternità divina. Ma perché il Figlio di Dio volle prendere un corpo ed un'anima come voi, nel mio seno? Per la vostra salvezza. A questa salvezza vostra sono indirizzate le mie opere. Io assisto, richiamo, illumino, istruisco ed aiuto tutti gli uomini, in nome di quella maternità divina che divenne anche maternità umana, per portarli tutti a salvezza. Ogni maternità è sinonimo di dolore, d'eroismo. Io desidero praticare verso di voi, con generosità immensa, questa maternità e darvi continuamente vita, perché possiate trasformare questa vostra vita umana in una vita divina, vita di grazia. Ecco che in questo momento, io do inizio con voi ad un impegno. Quale Maestra della Chiesa, desidero indicarvi la v

La coerenza è perfezione

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  17 ottobre 1972 Figli miei diletti, eccomi qui per impartirvi la solita lezione. Se sarete alunni docili, con più facilità apprenderete e diverrete voi pure maestri. Io cerco nella semplicità e con tanta bontà di farmi capire. Non posso lasciar passare indifferentemente i vostri difetti, come la maestra non lascia passare inosservate le sbagliate interpretazioni delle sue parole. Cerco anzi di correggervi, perché possiate imparare a perfezione le verità che vi vado spiegando. Oggi v'invito ad elevare i vostri occhi al cielo per scrutare l'ordine meraviglioso che vi regna. È tutto un'armonia il firmamento, dove miriadi di corpi celesti viaggiano, illuminano o sono illuminati, cosicché voi potete senza timore dire che i cieli narrano la gloria di Dio. Poi v'invito a pensare un momento a ciò che avviene nell'ordine della natura, dove pare che un immenso orologio segni l'avvenire e il presente di tutto. Guardate, infatti, gli alberi che attualmente vanno

L'importanza della confessione

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  15 ottobre 1972 Figli miei diletti, sia pace a voi. Ecco, siete venuti con desideri buoni, che io benedico e di cui vi ringrazio. Io sono sempre qui ad aspettarvi, desiderosa di saziarvi. Voi siete affamati e assetati di cose celesti e io desidero che siate soddisfatti. Sono la Vergine del cenacolo e il mio invito a venire qui assomiglia a quello che fece il re della parabola raccontata da Gesù, di chiamare tutti a partecipare al banchetto di nozze del figlio suo. Al banchetto erano stati invitati i prediletti, ma questi si rifiutarono di parteciparvi. Allora il re mandò dovunque i suoi servi perché chiamassero persone di ogni categoria. E la sala del banchetto fu piena. Ma il re, passando in mezzo ai commensali, si accorse che uno di essi non aveva l'abito nuziale. Chiamò allora i suoi servi, lo fece legare mani e piedi e lo fece gettare nelle tenebre, dove vi è pianto e stridore di denti. Figli miei, voi siete qui perché avete risposto alla chiamata e per voi è imbandito

Quando incontrate il Signore

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  10 Ottobre 1978 Figli miei, siate benedetti, e la gioia sia nei vostri cuori poiché, venendo qui, venite ad incontrare la Mamma e, incontrando la Mamma, trovate la strada per incontrare il Signore. Molte volte nella vita incontrate il Signore. L'avete incontrato la prima volta nel giorno del Battesimo; a vostra insaputa, Egli è venuto in voi ed ha preso dimora nel vostro corpo, nella vostra anima. Poi, gradatamente, l'avete incontrato in ogni manifestazione religiosa, in ogni Sacramento che vi veniva impartito, ma soprattutto nel giorno della prima Comunione, ed è stato un giorno di festa, un giorno che vi ha portato gioia, felicità e forse anche buoni propositi. Però, la vita riserva sempre degli imprevisti. La vostra vita è stata poi un susseguirsi di cose buone e meno buone, di cose belle e meno belle, perché l'incontro col Signore avviene nei diversi momenti della vita, anche in quelli meno belli. L'adolescenza dovrebbe essere l'incontro con l'am

Gli esempi di Giona e di Giobbe

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  8 Ottobre 1975 (a Muggiò) Figli diletti, sia pace a voi e sia grazia alle vostre anime. Quanto è bello trovarsi qui insieme e formare come una bella corona per ricordare i misteri della vita, passione, morte e risurrezione del mio Figlio! Mi domandate perché mi piace il rosario? Vi rispondo. Voi, quando dite questa preghiera, fate come quei buoni figli che ricordano con piacere ciò che la Mamma ha fatto e lasciano che la Mamma dica i fatti che hanno accompagnato la sua vita di sposa e di madre. Voi mi parlate e mi ascoltate con piacere. Io vi parlo e vi ascolto con piacere e con grande interesse. Per me, sono sempre cose nuove quelle che voi ricordate nei misteri del rosario, perché, come continua nel mondo la presenza del mio Figlio, così continua la sua passione e morte e la sua risurrezione. È grande dolore per me questa passione, che si moltiplica per ogni anima che s'allontana da Dio, ma è grande gioia quando avviene per molte di esse come una risurrezione, specie se

Sappiate pazientare

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  6 Ottobre 1978 Figli, sono qui con voi! Vi voglio augurare la buona notte. Mi permetto, però, di farvi fare qualche riflessione che possa esservi di aiuto, non tanto durante la notte, ma domani, quando riprenderete le vostre giornate di lavoro. Le tenebre vengono nel mondo silenziose e, come seguendo una linea, adagio, adagio. Vi trovate nell'oscurità, ma non improvvisamente. Il sole cala leggermente, scompare ai vostri occhi e poi vi trovate nell'oscurità che concilia il sonno e invita al riposo. È una delicatezza da parte di Dio! Che direste di una mamma che spalancasse le finestre o le chiudesse improvvisamente per costringere i propri bambini ad alzarsi o a dormire? Il Signore fa tutto con ordine e, come le leggi naturali che governano il mondo sono basate su un evolversi di cose che portano ordine, pazienza e al tempo stesso semplicità, così nelle leggi che governano gli uomini entrano questo ordine, questa semplicità e queste cose che possiamo chiamare divine. Se

Il rosario è un dono d'amore

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  1 ottobre 1972 Figli miei diletti e cari, sia pace a voi. Sono la Regina del rosario e sono qui per raccogliere il vostro omaggio floreale. Lo so che mi offrite con tanto amore fiori meravigliosi e sono contenta, poiché anche coi fiori mi dimostrate la vostra fede e la vostra generosità. Ma i fiori che io maggiormente gradisco sono le vostre belle preghiere, specie quelle che formano tutte unite quel bel serto di rose che voi chiamate rosario. Il rosario è un mio dono d'amore, e quando voi lo recitate bene, non fate che valorizzare questo dono e lo adoperate per tutta l'umanità. Il mondo è nel bisogno. Voi dite che a mali nuovi occorrono rimedi nuovi. Io vi dico che a mali nuovi voi potete opporre rimedi vecchi. Questo rimedio per i mali gravi di cui gli uomini sono affetti è il rosario. Le famiglie tendono sempre più a disunirsi. Io vi dono il mezzo per riunirle. Non a caso ho voluto che questa preghiera fosse recitata per mezzo di una corona. Non si dispongono fors