Amate i vostri angeli

 


24 ottobre 1972

Figli miei diletti, sia pace a voi!

Ecco, prima che finisca il mese dedicato al mio rosario, in cui ricordate anche gli angeli custodi, permettetemi di ravvivare in voi questi sentimenti di devozione, affinché sempre più aumenti la fiducia, l'affetto e il ricorso a queste creature sublimi che tanta gloria danno a Dio e tanta importanza hanno nella vita dell'uomo.

Voi non siete mai soli, e davanti al trono dell'Altissimo c'è sempre chi vi rappresenta, adora e ama Dio per voi e per voi intercede.

Se voi sapeste che una persona influente vi potrebbe rappresentare presso un'alta autorità per ottenere favori, con quanta umiltà e con quanta premura fareste ricorso a lei in tutte le vostre necessità.

Ebbene, questa persona influente è il vostro angelo custode. Egli non ha corpo e proprio per questo è vicino a voi senza difficoltà, dovunque voi siate. Egli è puro spirito, dotato di grande intelligenza, perciò in grado di capire tutte le vostre necessità spirituali e materiali. Egli comunica con grande facilità con l'anima vostra, cosicché potrebbe stabilire un vero colloquio con lei, purché voi lo vogliate. Egli comunica direttamente con Dio, a cui è pienamente sottomesso e che ama in modo che umanamente è difficile concepire. È perciò in grado di comunicare questo amore alle anime che lo desiderano e in modo particolare all'anima che direttamente fu affidata alle sue cure.

Non sempre voi potete continuare le vostre comunicazioni spirituali con il cielo per mezzo della preghiera e non sempre potete seguire i vostri cari che per ragioni di lavoro, di studio o altro, si allontanano da voi, ma gli angeli possono continuare quella preghiera che voi dovete interrompere e possono assistere, confortare, accompagnare, guidare ed allontanare dal male tutti coloro che voi raccomandate.

Molte vicende terrene sono per voi insolvibili e vi sembrano tanto gravi. Qualche volta sono figli da sistemare, matrimoni da combinare, affari da concludere, medicine da ricercare per mali gravi e piccoli.

Tobi era cieco e il figlio Tobia, di ritorno dal suo viaggio, gli portò il medicamento perché potesse guarire dalla cecità. Chi lo avrebbe potuto guidare, se Raffaele arcangelo, medicina di Dio, non gli avesse indicato la strada e non gli avesse fatto estrarre la medicina da un grosso pesce che aveva minacciato di divorargli un piede? A Tobia che doveva farsi una famiglia, l'arcangelo procurò la moglie. Se i giovani si affidassero al loro buon angelo, quanti sbagli di meno e quante famiglie sante in più.

Chi si affida agli angeli diventa luce per gli altri. Se i giovani ricercano la verità alla luce di Dio, vengono guidati come automaticamente dalla presenza di questi esseri superiori che hanno l'altissimo compito di collaborare alla salvezza e alla santità dell'uomo.

Dalla culla alla tomba, come un'ala di protezione si stende su tutti e su ciascuno. Vi sono coloro che si ribellano, che non credono e che combattono queste verità. Vi sono coloro che vivono come se non esistessero e poco si curano degli angeli e di chi li ha posti al loro servizio. Vi sono coloro che, pur essendo cattolici praticanti, trascurano questo aiuto straordinario e si dimenticano di far loro ricorso.

Molti pensano di farsi i fatti loro con il buon Dio che sa tutto. È anche vero che a Dio nulla è nascosto, ma se nella sua infinita bontà ha voluto favorire gli uomini di mezzi eccezionali, perché rifiutarli, perché non usarli o disprezzarli ?

Amate i vostri angeli, figli miei, di cui il Signore volle che fossi Regina, perché ai miei ordini corressero in aiuto di voi che siete viatori in questa terra d'esilio. Amateli ed invocateli sempre come i migliori amici. Fate pure ad essi le vostre confidenze. Gli amici vi possono tradire o non capire, gli angeli mai. Quante volte vi hanno liberati da tentazioni e da pericoli materiali anche gravi e voi non avete nemmeno pensato di dir loro un grazie.

Vi sono bambini che cadono da altezze pericolose e non si fanno uno sfregio, macchine che si capovolgono lasciando illese le persone, casi catastrofici che vi fanno raddrizzare i capelli sul capo o accapponare la pelle, e voi, dopo una semplice esclamazione, dite forse: "Che fortuna, si sono salvati! ", e non pensate a ringraziare gli angeli che hanno fatto tutto. Forse queste persone erano meritevoli di essere aiutate, o forse il Signore le doveva adoperare come mezzi di salvezza per altri, oppure erano in peccato e Dio voleva concedere loro il tempo per convertirsi.

Gli angeli sono i servitori di Dio e senza dubbio, dovunque entrano, fanno opere meravigliose. A voi dunque il tirare una conclusione.

Se voi poteste vedere in questa cappella quanti angeli attorno alla mia effigie e a quella di Gesù, attorno al tabernacolo e accanto a voi! Quanti! Ravvivate la fede. E se vi sentite assonnati o freddi o cattivi, chiamate in vostro aiuto coloro che vi possono aiutare.

Figli miei, vi benedico maternamente, mentre invito i vostri angeli a fare di voi dei veri angeli di bontà, sempre pronti a correre accanto a chi è nel bisogno per portare conforto ed aiuto.

Arrivederci, figli, arrivederci a presto.

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