Il rosario è un dono d'amore

 


1 ottobre 1972

Figli miei diletti e cari, sia pace a voi. Sono la Regina del rosario e sono qui per raccogliere il vostro omaggio floreale. Lo so che mi offrite con tanto amore fiori meravigliosi e sono contenta, poiché anche coi fiori mi dimostrate la vostra fede e la vostra generosità. Ma i fiori che io maggiormente gradisco sono le vostre belle preghiere, specie quelle che formano tutte unite quel bel serto di rose che voi chiamate rosario.

Il rosario è un mio dono d'amore, e quando voi lo recitate bene, non fate che valorizzare questo dono e lo adoperate per tutta l'umanità.

Il mondo è nel bisogno. Voi dite che a mali nuovi occorrono rimedi nuovi. Io vi dico che a mali nuovi voi potete opporre rimedi vecchi. Questo rimedio per i mali gravi di cui gli uomini sono affetti è il rosario.

Le famiglie tendono sempre più a disunirsi. Io vi dono il mezzo per riunirle. Non a caso ho voluto che questa preghiera fosse recitata per mezzo di una corona. Non si dispongono forse i figli a corona attorno alla mamma loro? Manca l'affetto nelle famiglie, ed il rosario lo suscita, lo porta.

La ripetizione di una parola cara ad una persona cara, stimola il cuore di questa persona a preoccuparsi dell'altra. Con il saluto che per molte volte mi ripetete, voi mi spronate ad accendere nel cuore dei vostri familiari quella fiamma di amore di Dio e del prossimo che ammorbidisce anche i cuori più lontani.

Il difetto della gioventù moderna e di molti cristiani è quello di credersi autosufficienti e di non riconoscere i propri errori. Il rosario vi fa evitare questo errore; vi mette davanti a Dio con sentimenti di umiltà, poiché vi fa riconoscere peccatori e perciò bisognosi di Dio e del suo aiuto.

Il mondo è formato da uomini che volenti o nolenti fanno ogni giorno un passo verso la morte. Eppure pochi ci pensano, perché il pensiero della morte viene quasi sempre cacciato come una tentazione.

Il rosario fa ricordare quel momento come il più importante, in cui l'aiuto della Mamma non può mancare. Non è l'ultima parola che ogni morente pronuncia, la parola mamma? Con le molte Ave del rosario non fate che sollecitare l'intervento della Mamma celeste in quel momento così determinante.

Un'altra riflessione v'invito a fare. Gesù, che ha dato tutto se stesso per la salvezza di tutti, è il grande perseguitato. Ancora nel mondo è maledetto, ingiuriato, flagellato, condannato e crocifisso. Ecco che nel rosario, assieme alla Mamma, viene benedetto il Figlio. Qual è quella madre che non gioisce sentendo parole di lode per il proprio figlio? Io pure gioisco e benedico.

Figli, vi rendete conto che le preghiere che compongono il rosario sono di origine divina e che nel cielo formano la gioia degli angeli e dei santi?

Ma vi voglio spronare a fare di questa preghiera il mezzo con cui avere i vostri contatti col Signore. Pochi sono i cristiani che leggono e meditano i passi del Vangelo e i divini insegnamenti, ma se voi metterete attenzione nello scorrere le Ave ed i Pater, vedrete come per incanto, passare accanto a voi l'Autore della vostra salvezza. Vedrete il mio Gesù Bambino darvi esempi di sapienza, di umiltà e di povertà. Vedrete ancora Gesù darvi esempi di ubbidienza, di sacrificio e d'immolazione; vi sentirete rincuorati dalla sua potenza e grandezza e la speranza del cielo sarà viva più che mai nei vostri cuori.

Vi sono molti cristiani ferventi e buoni che desidererebbero fare molto per la gloria di Dio e vorrebbero essere sacerdoti, missionari, santi.

Nel rosario vi è una scuola continua di santità, di generosità e di perfezione.

L'umile trova la sua vita nella recita di questa preghiera che è chiamata la preghiera dei semplici. La recita fedele del rosario porta alla perfezione, perché è il ricorso del povero a Dio e il Signore non può mancare di aiutare chi gli manifesta la propria miseria e la propria incapacità.

È stata detta la preghiera degli analfabeti il rosario, anche se santi pontefici e uomini di grande valore ne hanno fatto la loro preghiera quotidiana, ed io mi inchino verso questi volontari analfabeti che sanno dire le parole più divine del mondo.

Figli, io sono la tesoriera di ogni grazia poiché il Padre mi ha fatto mediatrice di grazia fra il cielo e la terra, ma la chiave che apre i forzieri del cuore di Dio, che io tengo tra le mani, è il rosario. Chi mi prega così, vedrà realizzati i suoi desideri buoni. Le grazie spirituali pioveranno sulle famiglie che, raccolte in devota corona, invocheranno la mia presenza in mezzo a loro col rosario. Darò pace alle famiglie, darò forza e conforto ai malati, darò l'efficacia della parola ai genitori e ai sacerdoti. Gli apostoli del mio rosario avranno il loro nome scritto nel mio cuore e saranno da me assistiti in morte e coronati nel cielo.

Nessuna battaglia vi spaventi più di quella che si combatte contro il rosario. Sappiate che questa battaglia è capeggiata dal demonio, che odia anche la corona stessa.

Premunitevi della corona come di un'arma e fate che nelle vostre case, questa preghiera formidabile per potenza e per grazia, echeggi come un canto armonioso, un canto d'amore. Nessun devoto del mio rosario perirà.

Figli, vi benedico. Benedico quelle persone malate che mi raccomandate e che si raccomandano; portate loro l'acqua benedetta. Recitate nelle vostre case il rosario. Le grazie verranno.

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