Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

Voglio parlarvi della giustizia

Immagine
  9 gennaio 1973 Figli diletti, la carità di nostro Signore Gesù Cristo, mio Figlio, riempia i vostri cuori. Sono la Vergine immacolata. Voglio oggi, mentre ancora potete scambiarvi gli auguri per l'anno che avete da poco cominciato, aprirvi la strada, perché vi sia più facile fare quei santi propositi che è giusto fare. Vi presento perciò il mio Gesù mentre, avvicinatosi con alcuni discepoli ad un fico, avendo fame, guardò tra le foglie per trovarvi dei frutti, ma non ne trovò nemmeno uno, per la qual cosa maledisse il fico, che si seccò all'istante. Voi state cominciando un anno nuovo; io vi direi, una vita nuova. Da molto tempo raccogliete i nostri insegnamenti, che corrisponderebbero alle foglie del fico e che, solo se tradotti in pratica, sono accompagnati da frutti. Non sapete quando il Signore vorrà avvicinarsi a voi per chiedervi dei frutti. Sapete però che del tempo che passa dovrete rendere conto a Lui. È doveroso perciò fare attenzione e non trascurare que

Andate incontro a tutti con bontà

Immagine
  7 gennaio 1973 Figli diletti e tanto cari al mio cuore, sono qui con voi per ricevere le vostre preghiere ed offrirle al Padre. Giustamente vi è stato detto che la vostra preghiera deve essere come una musica che prende l'intonazione dal profondo del vostro cuore e si modula e si eleva fino a mescere la sua armonia con quella degli angeli e dei beati che occupano il paradiso. Sì, pregate sempre, pregate bene. La Vergine del cenacolo è con voi e vi aiuta. Ora, figli, voglio ricordarvi alcune frasi che fanno parte della liturgia della parola e che possono servirvi come argomento di riflessione e di meditazione. Vi furono riferite oggi le parole del profeta Isaia riguardanti il Messia: "Egli non spezzerà la canna incrinata e non spegnerà il lucignolo che fumiga". Gesù, infatti, fu tutta bontà e misericordia con tutti. Ma che vogliono significare queste parole, figli? Ecco, vi è nel mondo tanta facilità e tanta premura di scoprire nel proprio simile ciò che è dif

Per essere veramente figli di Dio

Immagine
  4 Gennaio 1976 Figli a me tanto cari, sia pace e grazia ai vostri cuori. Sono qui con voi. Sono desiderosa di dirvi e di darvi tutto ciò che è bene per voi, come fa la mamma con le sue creature che ama. Desidero vedervi buoni, attivi, intelligenti e ricchi di virtù, proprio come le mamme secondo la carne, che pensano costantemente a far crescere in saggezza e forza i loro figli. La mia maternità verso di voi è una responsabilità infinita, poiché, mentre le mamme terrene con la morte dei loro figli cessano il loro compito secondo le leggi umane, per me il compito non finisce. Io sarò sempre coi figli che avrò salvati, per tutta l'eternità. Fino alla loro morte naturale, io terrò di mira la loro salvezza, poi vorrò godermele, le loro anime, ed essere la loro gioia. Che grande impegno il mio! Ma come è necessario che lavoriamo assieme per la conquista di questa meta! La mia missione, però, ha un perno attorno a cui si aggira e a cui vi dovete attaccare sempre più e sempre m

Fate del vostro cuore come una piccola culla

Immagine
  21 Dicembre 1975 Figli miei, tanto cari al mio cuore, siate benedetti. Voi mi amate come Mamma ed io ho per voi una vera predilezione. Non è un'ingiustizia però la mia, ma è un dedicare una maggior cura a coloro che insistentemente si rivolgono a me e che desiderano essere amati teneramente ed aiutati in tutto. Io vi guardo con uno sguardo di compiacenza, come si rallegrano le mamme quando sentono i propri figli vibrare d'affetto e desiderosi di fare la loro volontà. Vi guardo con amore, perché so che siete disposti ad ubbidirmi anche quando, per realizzare i miei desideri, dovete fare dei sacrifici. Vi guardo con lo sguardo di Dio, perché vi voglio tutti salvi e vedo già le vostre anime, proiettate nell'eternità, far corona al trono di Dio e seguirmi in mezzo allo stuolo dei santi che lo corteggiano. Oh, figli, quante cose vorrei dirvi! quanti insegnamenti, quanti consigli vorrei darvi! Questo Natale a cui andate incontro, deve proprio segnare un punto di partenza

Gesù è via, verità e vita

Immagine
  18 dicembre 1972 Figli diletti e cari, tanto più cari quanto maggiori sono i vostri bisogni, sia pace a voi. Sono l'Immacolata Madre di Dio e vostra, desiderosa solo di aiutarvi in tutto. Io godo nel cielo di un'immensa felicità, ma il mio compito di Corredentrice mi muove e mi fa correre per le vie del mondo in cerca di anime da redimere, da salvare. Solo quando il numero degli eletti sarà completo, io cesserò la mia opera di soccorritrice del genere umano. Io vengo dal cielo e voglio portare tutti al cielo, dove ognuno di voi ha il proprio seggio a cui è destinato. Non pensate voi che il paradiso sarà la vostra patria ed eredità? Oh, non attardatevi con molte preoccupazioni per la vita terrena. È questo un breve periodo di prova che Dio vi ha dato, dopo del quale, se avrete seguito il suo Figlio, sarete premiati e il premio durerà eternamente. Mi potrete domandare: Come possiamo seguire Gesù in questo mondo? Ecco, figli, ve l'ha detto Lui stesso: "Io son

Giovanni vi si propone come modello

Immagine
  17 dicembre 1972 Figli diletti, sia gioia a voi e pace e grazia! Quanta gioia, quanta consolazione, quanta riparazione deriva da questi incontri di anime. Venite e andate, raccogliete e seminate, diffondete come angeli la pace e il bene. Che grande cosa è il bene! Se lo scrivete a caratteri maiuscoli, il bene si identifica con Dio e voi siete in grado di diffonderlo se vi riempite di Lui. Questo luogo è una fonte di bene, è come una fucina in cui le anime si addestrano ad operare alla maniera con cui operava il mio Gesù sulla terra e, copiando da Lui, operavo anch'io. Qui c'è fede, c'è carità, c'è fiducia. Voi venite e vi rifornite, poi di queste virtù ne fate dono ai vostri cari. Qui l'amore è palpitante e voi, ricevendolo, lo portate nelle vostre parrocchie, così da animarle. È tutto un dono, è un Natale continuo, è un comunicarsi la gioia. Tutti gli uomini parlano di gioia e la desiderano, disposti a fare pazzie per conquistarla; poi si trovano a mani vu

Vuoi tu lavorare nella mia vigna?

Immagine
  16 Dicembre 1975 Figli tanto cari al mio cuore, ecco, sono qui con voi e, da brava Maestra, voglio dare inizio alla lezione invitandovi ad elevare la vostra mente allo Spirito Santo, Spirito del Padre e del Figlio, perché sia luce alle vostre menti. Poi vi parlerò del modo con cui dovete mettervi al servizio di Dio, per essere a Lui graditi, e infine vi dirò quali ricompense avranno quei miei figli che saranno docili alle mie parole. Si legge nel Vangelo che Gesù narra questa breve parabola. "Un uomo volle invitare i suoi due figli ad andare a lavorare nella sua vigna. Uno gli rispose: "Sì, padre", ma poi non ci andò. L'altro, alla stessa domanda, rispose: "No, non voglio andare nella tua vigna", ma poi ci ripensò e decise di andare. Figli, la stessa domanda, che è una chiamata, Gesù la rivolge a ciascun'anima. "Vuoi tu lavorare nella mia vigna?". La risposta affermativa è certamente un'ottima cosa, a cui però devono corrisponde

L'uomo non può bastare a se stesso

Immagine
  12 dicembre 1972 Figli miei diletti, quanto mi fa piacere che proprio dai vostri incontri con persone che hanno perso la fede, vi venga lo spunto per una conversazione, come quella che noi oggi faremo. C'è dunque chi ritiene che la religione era forse un tempo necessaria, ma che ora non lo è più. Ma sanno queste persone che cosa sia la religione? Essa è il legame che unisce l'uomo creatura al suo divin Creatore. Non si vuol dunque riconoscere Dio come Autore e Padrone dell'universo, e nemmeno come Padre. Ma ditemi un po', figli miei, chi mai al mondo ha potuto dar la vita a se stesso? Parlo del regno animale, del regno vegetale e minerale. Ciò che è materia non può farsi da sé, ma ha bisogno di un Essere increato e spirituale che, essendo superiore infinitamente ad ogni creatura, ha il potere di dare la vita. Come si può negare l'esistenza di questo Essere supremo, mentre tutto è tuttora conservato da Lui? Stolto l'uomo che pensa di poter bastare a se

Cosa significa convertirsi

Immagine
  10 dicembre 1972 Figli miei diletti, eccoci qui ancora e sempre per un incontro d'amore. Voglio continuare la mia lezione per invitarvi a fare una preparazione accurata alla festa del santo Natale. Già vi ho accennato alla purezza dell'anima necessaria e che potete conseguire con quella penitenza che si identifica col dolore dei peccati e col detestarli davanti al confessore dopo che davanti a Dio. Oggi voglio parlarvi della conversione tanto necessaria. Voi forse siete abituati a pensare che la conversione la devono praticare solo quei grandi peccatori che seminano la loro vita di delitti o di grandi enormità, ma io vi dico che l'opera della conversione è affidata ad ognuno, cioè siete chiamati tutti a convertirvi. Vi spiego il significato di questa parola perché tutto vi torni più facile. Convertirsi vuol dire cambiare rotta, indirizzare a Dio la propria vita, sforzandosi di renderla simile al modello che Lui stesso vi propone. Non basterà né un giorno, né un

Donatemi ogni giorno il cuore di tutti

Immagine
  6 dicembre 1972 (a Muggiò) Figli miei cari, sia pace e gioia ai vostri cuori. Di che potete temere, di che cosa angustiarvi quando siete con la vostra Mamma? Sono una Mamma che sente tutta la responsabilità che il Signore le ha dato e che voi spesse volte mi rinnovate. Dio mi ha affidato voi e vuole che come Corredentrice del genere umano io vi porti a salvezza; e voi vi consacrate a me, vi mettete nelle mie mani, vi affidate a me e mi ripetete che vi fidate di me e che desiderate essere miei, tutti miei per essere di Gesù. Non è vero che mi dite questo? E come posso io non aver cura di voi? Ecco, mi è stato donato un cuore d'oro e chi me lo ha messo al collo ha avuto questa intenzione: di consacrare a me tutti gli abitanti della terra. Sono milioni e milioni di uomini malati, sofferenti, bisognosi di cure, chi in senso morale, chi spiritualmente e chi anche materialmente. L'onnipotenza di cui Dio mi fa dono mi permette di arrivare dovunque col mio aiuto, con la mia

Il mio Gesù deve rivivere in voi

Immagine
  3 dicembre 1972 Figli diletti, sia gioia e conforto, pace e grazia ai vostri cuori. Sono con voi e vi voglio più che mai invitare a trascorrere l'avvento con me, perché possiate veramente far rinascere il mio Gesù nel mondo. Tutti gli avvenimenti importanti della vita necessitano di un periodo di preparazione, così come i grandi avvenimenti della storia vengono preparati da Dio. La ricorrenza annuale del santo Natale non è puramente il ricordo di una data che ha inciso nella vita del mondo e degli uomini, ma è anche un invito a predisporvi alla venuta del mio Gesù alla fine del mondo. E non solo, ma è un sollecitare in voi la vigilanza e la preghiera, per preparare il vostro cuore a quell'incontro che avverrà alla fine della vita con lo Sposo dell'anima vostra. Il Natale è ancora una ricorrenza che vi mostra la necessità di desiderare una vita cristiana più completa, di unione con Dio, che si realizza nella Comunione eucaristica frequente e ben fatta. Sono feli