Gesù è via, verità e vita

 


18 dicembre 1972

Figli diletti e cari, tanto più cari quanto maggiori sono i vostri bisogni, sia pace a voi.

Sono l'Immacolata Madre di Dio e vostra, desiderosa solo di aiutarvi in tutto. Io godo nel cielo di un'immensa felicità, ma il mio compito di Corredentrice mi muove e mi fa correre per le vie del mondo in cerca di anime da redimere, da salvare. Solo quando il numero degli eletti sarà completo, io cesserò la mia opera di soccorritrice del genere umano.

Io vengo dal cielo e voglio portare tutti al cielo, dove ognuno di voi ha il proprio seggio a cui è destinato.

Non pensate voi che il paradiso sarà la vostra patria ed eredità? Oh, non attardatevi con molte preoccupazioni per la vita terrena. È questo un breve periodo di prova che Dio vi ha dato, dopo del quale, se avrete seguito il suo Figlio, sarete premiati e il premio durerà eternamente.

Mi potrete domandare: Come possiamo seguire Gesù in questo mondo? Ecco, figli, ve l'ha detto Lui stesso: "Io sono la Via, la Verità e la Vita". Egli vi ha insegnato dandovi l'esempio del vivere. Ha vissuto come voi. Ha conosciuto il lavoro, la fatica, il dolore. Ha pregato e pianto. Ha camminato, ha riposato, ha predicato, ha agito ed ha percorso la via del Calvario per arrivare in cima ad esso e completare col suo sacrificio il suo esempio. Ha voluto insegnare a vivere e a morire.

Che dovrete fare per imitarlo? Seguire le sue orme. Ha vissuto forse nel divertimento e nell'ozio il mio Figlio? Ha forse fatto della vita un tesoro da cercare e da valorizzare? Non vi ha detto che è meglio perdere la vita del corpo che quella dell'anima? Così devono fare i miei figli: scoprire i veri valori. Ciò che finisce col tempo, breve tempo, non merita la vostra considerazione e la vostra attenzione.

Anche Gesù ha mangiato, ha bevuto, si è riposato, si è vestito, ma tutto perché il corpo ha le sue necessità e voi avete il dovere di conservare questo dono di Dio che è il corpo. Ma quanto distacco dovete avere da tutto ciò che vi è pur necessario usare, perché siete fatti per le cose del cielo e non dovete tarparvi le ali.

Ancora, figli, ecco il divino Modello: Egli è verità. La verità rende liberi. Studiate la verità nei libri che il Signore ha ispirati. Leggete i Vangeli, leggete quelle lettere che a mezzo dei suoi apostoli furono indirizzate ai primi cristiani, e vedrete che profondità di dottrina. È luce, figli, è parola di Dio.

Molte volte si dice di credere o di non credere, ma non si sa in che cosa si crede o non si crede. L'ignoranza religiosa è la piaga più profonda di coloro che si professano cattolici. Si crede di sapere tutto dalla nascita, senza istruirsi. Perché mai i dottori della Chiesa avrebbero speso molti anni a studiare le verità eterne per spiegarle ai fratelli e farle conoscere e gustare, se poi i fedeli le trascurano e non se ne curano?

Se si conoscessero meglio le verità eterne, meglio si conoscerebbe Dio e l'amore di Dio sarebbe una conseguenza pratica. Dall'amore di Dio deriverebbe l'amore per i fratelli e il mondo camminerebbe nella luce e nella libertà, scioglierebbe le catene che lo rendono schiavo dell'errore e della menzogna.

Ma figli, ancora vi voglio dire con accorato desiderio: imitate il mio Gesù per giungere al cielo. Egli è vita. Vi ha detto molte volte: "Io sono la vite e voi i tralci". Non potete perciò avere vita se non siete uniti a Lui. Una linfa divina deve circolare in voi, senza la quale siete come rami secchi da gettare al fuoco.

Non potete produrre frutti di vita eterna se non siete uniti a Lui. Questa linfa, questa vita è la grazia. Se voi conosceste il dono di Dio! vi ripeto anch'io come diceva il mio Gesù alla Samaritana. Essa è quell'acqua misteriosa, bevendo della quale non avrete più sete in eterno.

Gesù, mio Figlio vi ha donato la grazia nel giorno del Battesimo. Sarebbe bello che mai perdeste questo dono sublime; ma per chi lo ha perduto, ha pensato ancora il mio Gesù, ed ha istituito un sacramento che ha una potenza straordinaria e divina: la Confessione, figli miei.

Non avete mai pensato quale grande dono sia questo sacramento? È un lavacro che vi dona splendore e grazia e v'inserisce nella vita di Dio.

Quando un'anima è in grazia e vive la sua vita normale e comune, tutto in lei viene trasformato e avvalorato. Le stesse azioni che avrebbero soltanto un valore umano, diventano divine, perciò meritevoli di un premio eterno. Un'anima in grazia è la compiacenza di Dio, che ammira in lei la figlia docile e amante.

Vi domandate alle volte perché il Signore non esaudisce molte richieste. Domandatevi invece se avete l'abito nuziale della grazia che vi rende meritevoli di stare al suo cospetto.

Ecco, figli, vi ho detto che vengo dal cielo e vi ho indicato la via per arrivarvi. Siate premurosi di mettere in pratica i miei insegnamenti, ed io sarò premurosa di accogliervi fra le mie braccia in quel giorno estremo che vi aprirà la porta dell'eternità.

Vi benedico tutti e vi amo tanto. Il vostro raduno in questa casa mi è tanto gradito e porterà grazie a tutti coloro che lo frequenteranno. Arrivederci, figli, vi bacio in fronte.

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