Il mio Gesù deve rivivere in voi

 


3 dicembre 1972

Figli diletti, sia gioia e conforto, pace e grazia ai vostri cuori. Sono con voi e vi voglio più che mai invitare a trascorrere l'avvento con me, perché possiate veramente far rinascere il mio Gesù nel mondo.

Tutti gli avvenimenti importanti della vita necessitano di un periodo di preparazione, così come i grandi avvenimenti della storia vengono preparati da Dio.

La ricorrenza annuale del santo Natale non è puramente il ricordo di una data che ha inciso nella vita del mondo e degli uomini, ma è anche un invito a predisporvi alla venuta del mio Gesù alla fine del mondo. E non solo, ma è un sollecitare in voi la vigilanza e la preghiera, per preparare il vostro cuore a quell'incontro che avverrà alla fine della vita con lo Sposo dell'anima vostra.

Il Natale è ancora una ricorrenza che vi mostra la necessità di desiderare una vita cristiana più completa, di unione con Dio, che si realizza nella Comunione eucaristica frequente e ben fatta.

Sono felicissima di potervi aiutare in tutto, perché alla fine di questi giorni di preparazione si possa avvertire in tutto il vostro comportamento qualcosa di diverso dal solito, qualche mutamento che faccia toccare con mano la presenza del soprannaturale in voi.

Se volete, io vi posso accennare a quelle qualità che, anche se esercitate sempre nella mia vita, nel mese che precedette la nascita del Salvatore diventarono veramente gigantesche.

Portavo in grembo il Figlio di Dio, e come potevo lasciar passare un attimo senza pensare a Lui, preoccuparmi di Lui e donargli incessantemente gli affetti del mio cuore?

La mia vita, che molti vedono tutta circondata da miracoli, è stata la vita più semplice che voi possiate immaginare; ma come l'amore trasforma le cose piccole facendole diventare grandi, così, penetrando nell'umile mia casetta, ha avuto il potere di trasformare le azioni più umili, gli atti più doverosi della Sposa vergine e della Mamma, in azioni che ebbero fin d'allora valore di redenzione.

Dal primo istante del suo concepimento, Gesù, Figlio di Dio, pensava e lavorava per la salvezza delle anime, ed io, unendomi a Lui, partecipavo alla sua opera amandolo a dismisura e trasformando ogni azione umana in divina.

Ecco, figli miei, che cosa potete fare anche voi sia pur nella vostra vita semplice ed operosa al tempo stesso. Basterebbe che si operasse in voi ciò che avvenne in me, e non è impossibile. Lo Spirito Santo è il dolce Ospite dell'anima e quando lo supplicate con desideri santi, vi esaudisce. Per mezzo suo, ancora il mio Gesù deve rivivere in voi. E voi potete far dono al mio divin Pargoletto di tutti quegli affetti e sentimenti di cui era così ricco il mio cuore in quel periodo di attesa.

Vi si è parlato di conversioni natalizie e di salvezza delle anime, ma la prima conversione deve essere la vostra, quella ottenuta nell'amore di Dio rinnovato e praticato.

Quando le contrarietà della vita sono numerose e soprattutto inaspettate, vi viene molte volte la tentazione di rinunciare a credere e di dubitare non solo dell'esistenza di Dio, ma anche della sua bontà. Non pensate, figli, che io sia stata esente da queste tentazioni. Avrebbe dovuto a suo tempo esser tentato dal demonio anche il mio Figlio, come potevo io essere esonerata dalla tentazione? Perciò il demonio mi tentò contro la fede, la speranza, la fiducia e mi mostrò come ingiusto il comportamento di Dio Padre in rapporto col suo Figlio.

La grazia di Dio, unita alla volontà di essere sempre conforme al suo volere, mi fece reagire prontamente e fortemente. La preghiera continua e il ricorso al mio Bambino mi furono di stimolo a rafforzare la fede e a continuare ad amare e ad aver fiducia.

Figli, chi non vorrà immedesimarsi con me nelle sue angustie? E chi vorrà rinunciare alla fede perché si vede caricato della croce? Forse che, abbandonando la fede, risolvete i vostri guai?

Amate e credete nella bontà di Dio, che tutto predispone per il vostro maggior bene. Forse che mancherebbe a Lui la forza, la potenza e la capacità per vincere il demonio, le forze del male e della natura? Se un avvenimento per quanto semplice porta l'impronta di Dio, come volete che vi trascuri quando voi gli fate presenti le vostre necessità e i diversi inconvenienti che vi succedono?

Io guardai la mia vita di giovane donna alla luce di Dio, anche se tutte le controversie umane avrebbero avuto ragione di trionfare su di me. Fate così anche voi.

La Chiesa vi va ripetendo in questo periodo l'invito alla vigilanza, poiché, come il mio Gesù vi ha avvisati, la morte e perciò il giudizio, possono sopraggiungere ad ogni momento; ma in questa vigilanza non venga a mancare la vostra gioia.

Un Bimbo deve venire a voi nel giorno natalizio. Egli è l'annunciatore della pace al mondo. È una pace che richiede una lotta contro le vostre inclinazioni cattive e contro il male, ma è una vera pace, perché Dio è con voi.

Non guardate da un solo lato tutto ciò che vi capita, che vi porta al pessimismo e che vi rende depressi. Guardate il lato buono delle cose e soprattutto sappiate che il Signore vede tutto, non vi abbandona mai e di tutto ciò che fate per suo amore ve ne darà la ricompensa.

Se al cader della sera, ritornando sui vostri passi e rivedendo le vostre azioni, vi pare di aver compiuto il vostro dovere, siate gioiosi. È questa la cosa più importante; poi l'esito delle vostre azioni considerate umanamente, può essere più o meno buono, ma affidate tutto alla bontà di Dio.

Figli miei, vi aspetto numerosi a trascorrere la nottata di preghiera che vi preparerà alla mia grande festa. Vi benedico e vi ringrazio. Arrivederci, figli. Crescete nella fede e nell'amore.

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