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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

L'amore vero viene da Dio

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  28 aprile 1974 Figli miei diletti e cari, figli qualche volta disubbidienti e cattivi, ma il più delle volte desiderosi di virtù e di bene, siate benedetti, perché vi vedo nella luce di Dio e so che verrete un giorno con me a cantare le glorie di Dio nei secoli eterni. Ma perché non volete molte volte ascoltarmi? Perché vi lasciate turbare e vincere dal maligno? Perché mancate di fiducia nella vostra Mamma celeste, di fiducia nella provvidenza di Dio che veglia su di voi, di fiducia in Dio, che vi ama come nessuno potrà mai amarvi e che non v'abbandona mai? Vi sono, anche fra voi, anime tanto a me care che si lasciano prendere da timori, da paure e si lasciano abbattere. Ma non vi ho spiegato mille volte qual è il comportamento del demonio con le anime? Egli cerca di trascinarle al male, possibilmente al peccato mortale, e quando vede vana la sua opera, agisce sull'intelletto e sulla memoria mostrando loro come un fallimento della loro vita, oppure mostrando ingrandi

Dio opera nell'anima in grazia

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26 Aprile 1977 Figli diletti, sia pace a voi e grazia ed ogni bene! Sono la Madre vostra, e come vorrei riempirvi di beni di ogni specie! Quando i miei figli sono viatori sulla terra, non sono in grado di capire quali sono i veri beni, e vanno elemosinando dalle creature ciò che considerano cose di grande valore. Quando però si trovano davanti alla realtà, quando cioè con la morte vengono spogliati di tutto ciò che è umano, allora si aprono i loro occhi, ma forse troppo tardi. Io desidero che la visione dell'aldilà vi sia familiare, e che voi possiate camminare in questa vita arricchendovi continuamente di quelle ricchezze che nessuno potrà mai togliervi. La preghiera che voi fate con tanto fervore qui e altrove, è un mezzo per comprendere. È come una porta che si apre e che vi permette di fare quegli acquisti preziosi di cui vi parlo spesso. Senza la preghiera non potete far nulla, perché umanamente incapaci di guadagnare. La preghiera vi attira lo sguardo compassionevo

Siate saggi nella vostra generosità

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  25 Aprile 1977 Figli diletti, sia pace a voi e grazia ed ogni bene! Ecco, sono qui con voi e, se mi poteste vedere con gli occhi del corpo, dovreste dire che qui c'è il paradiso. Ma quale merito avreste nel vedermi? La fede è fonte di meriti e, se voi credete alle mie parole, mentre potete gustare la gioia di comunicare col cielo, vi si apre il cuore alla speranza e vi preparate a raggiungere quel sommo Bene che vi dovrà rallegrare per tutta l'eternità. Siate contenti di ricevere questa luce che viene dall'alto come dono del cielo, e traetene il maggior profitto possibile corrispondendo con amore alla grazia di Dio. Oggi voglio darvi un piccolo insegnamento, sul quale dovete basare la carità che fate a vantaggio del prossimo. Vi sono anime chiuse e grette che non si sposterebbero di un millimetro. Ma io non voglio parlarvi di esse, perché voi, che siete venuti nella mia casa affrontando anche sacrifici, non siete nel numero di costoro. Voglio però che siate saggi n

Pregate il padrone della messe

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  24 Aprile 1977 Figli diletti, eccovi qui, accanto al mio cuore, per apprendere quelle lezioni che vi servono a camminare lungo la via della vita, al seguito del divin Maestro. Io sono felice d'istruirvi, e sono certa che non vi meravigliate se le lezioni sono alquanto lunghe. Esse devono presentare quella chiarezza e semplicità che le rendono accessibili a tutti e che non umiliano nessuno, nemmeno coloro che fossero umanamente molto istruiti. Io vi parlo con tenerezza e con grande amore, poiché desidero che voi abbiate ad imparare da me il modo di comunicare fra voi e con gli altri. Quella bontà di cui era circondata la vita del mio Gesù, bontà infinita, devo aiutarvi a trasfonderla in voi e nel mondo, poiché solo con la bontà è possibile ottenere frutti di conversione, di sapienza e di santità. Oggi voglio ricordarvi come, a continuare quella mirabile opera di bontà, Dio abbia chiamato altre persone, che ha rivestite di particolare dignità e potere. Voi capite di chi inte

Venite, ma portatemi tutti

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  23 aprile 1974 Figli miei cari, la pace sia con voi ora e sempre. Sono la Madre della misericordia e, come il cuore del mio Gesù, così il mio cuore è mosso a pietà per questo mondo che offende Dio peccando, e per tanti fratelli che si odiano seminando dovunque male e morte. Figli, come può il cuore della mamma rimanere indifferente in mezzo a tanti guai, che non sono certo voluti da Dio, ma dal demonio e dalla cattiveria umana? Figli, almeno voi che capite, che pregate e che soffrite, sappiate parlare al cuore dei vostri fratelli. Armatevi di coraggio, avvisateli perché non entri, con la disperazione, la rovina. Io voglio misericordia per tutti: gridatelo con un grido d'amore che giunga a tutti! Io desidero che i miei figli, redenti dal sangue del mio Gesù, siano un giorno con me nella gloria. Ma come posso arrivare a farmi comprendere? Disse il mio Gesù: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno mai". Ebbene, ciò che io vi dico è l'e

Dovete essere pescatori di anime

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  13 Aprile 1977 (a Muggiò) Figli miei, quanta gioia mi avete dato, quante grazie otterrete, e quanta unità col paradiso, col purgatorio e con tutta la Chiesa può fare una preghiera ben fatta! Io sono la Mamma del cielo, la Mamma vostra, e ogni volta che mi dimostrate affetto e devozione, gioisco per la possibilità che mi date di farvi del bene. Io desidero anche soddisfare i vostri desideri, soprattutto quando riguardano il fiorire della virtù e l'aiuto che volete dare alle anime. Siete tanti e siete buoni. Io vi leggo in fondo al cuore. Siete generosi, e desiderate fare la volontà di Dio, anche se qualche volta è per voi dolorosa ed incerta. Io vi assecondo e vi guido. Non mi chiamate qualche volta Stella del mare? E che cos'è la vostra vita, il mondo, la Chiesa? Non sono come un mare piuttosto burrascoso, in cui dovete essere aiutati per arrivare al porto? Sì, figli, sono la Stella del mare e, come il navigante tiene di mira la stella polare che gli indica la dire

Una lezione di amore e di dolore

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  5 Aprile 1977 Figli, a me tanto cari, sia pace a voi! Sono la Madre del Crocifisso. Desidero farvi sempre più apprezzare le mie lezioni, destinate a ravvivare in voi la fiducia in Dio e nella sua misericordia, e a farvi valorizzare quel miracolo d'amore e di dolore che è il divin Crocifisso. Avete sentito qualche volta narrare un fatto dell'antico Testamento che corrisponde pienamente a ciò che avviene attualmente. Gli Ebrei avevano trascurato la legge di Dio e avevano protestato contro di Lui, per cui il Signore mandò in mezzo ad essi dei serpenti velenosi. Chi veniva morsicato, moriva. Mosè si rivolse perciò a Dio chiedendo pietà. Rispose il Signore: "Fa un serpente di metallo e appendilo ad un'asta. Chiunque verrà morsicato e guarderà questo serpente, guarirà". Figli, il mondo è pieno di ribelli e di ingrati, che, oltre a disubbidire a Dio, imprecano contro di Lui. Ecco che i demoni prendono dimora negli uomini e, come i serpenti del deserto, produco

Occorre riconoscersi peccatori

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  3 Aprile 1977 Figli diletti, sia pace a voi e grazia ed ogni bene! Ecco, sono qui, fedele al mio appuntamento, per dirvi quanto mi sta a cuore e ciò che desidero che voi facciate. Sono la Madre vostra, Madre del Crocifisso. Ho conosciuto ed ho vissuto quelle sofferenze con cui il mio Figlio ha pagato la salvezza delle anime. So anche che la redenzione è un fatto sempre in atto, perché continua e si comunica a voi per mezzo di quei canali di grazia che sono i Sacramenti, raffigurati da quel sangue e quell'acqua che uscirono dal cuore di Cristo dopo che Longino lo ferì con una lancia. Non posso perciò tacervi la mia preoccupazione per la salvezza di ognuno di voi e di tutte le anime sparse nel mondo. Voglio in questo momento indicarvi due cose importantissime, a cui dovete fare riferimento e che devono essere oggetto della vostra riflessione. Occorre andare incontro al Signore per partecipare alla sua risurrezione. Occorre perciò riconoscersi peccatori, perché il Signore v

La fede vi mostra Dio come Padre

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  2 aprile 1974 Figli diletti, sono qui con voi. Sono la Vergine addolorata. Sono qui per dirvi parole di conforto. Sono qui per incoraggiarvi ad accettare e ad offrire la sofferenza del cuore, della mente e del corpo, poiché questa sofferenza è una moneta preziosa con la quale potete chiedere ed ottenere da Dio che i molti figli prodighi che si sono allontanati dalla casa paterna, possano ritornare a godere dei suoi beni. Molti di voi sono qui in lacrime e chiedono grazie. Ma mentre chiedete, siete già convinti dentro di voi che non otterrete. Vi sembrano situazioni troppo difficili perché siano accomodate. Vorreste i miracoli di conversione. Dimenticate che Dio i miracoli li sa compiere, ma vuole da parte vostra la fede. Vi sono alcuni che dicono: "Se avverrà quella guarigione, se quella persona si ravvederà, molti crederanno". No, figli, la fede sola ottiene i miracoli, non sono i miracoli che aumentano la fede. Ne volete la prova? Vi sono persone che solo per grazie