Venite, ma portatemi tutti

 


23 aprile 1974

Figli miei cari, la pace sia con voi ora e sempre.

Sono la Madre della misericordia e, come il cuore del mio Gesù, così il mio cuore è mosso a pietà per questo mondo che offende Dio peccando, e per tanti fratelli che si odiano seminando dovunque male e morte.

Figli, come può il cuore della mamma rimanere indifferente in mezzo a tanti guai, che non sono certo voluti da Dio, ma dal demonio e dalla cattiveria umana? Figli, almeno voi che capite, che pregate e che soffrite, sappiate parlare al cuore dei vostri fratelli. Armatevi di coraggio, avvisateli perché non entri, con la disperazione, la rovina. Io voglio misericordia per tutti: gridatelo con un grido d'amore che giunga a tutti! Io desidero che i miei figli, redenti dal sangue del mio Gesù, siano un giorno con me nella gloria.

Ma come posso arrivare a farmi comprendere? Disse il mio Gesù: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno mai". Ebbene, ciò che io vi dico è l'eco delle parole del mio Gesù. Ascoltino tutti questi inviti. Se non farete penitenza, non potrete salvarvi, poiché la penitenza è fuggire le occasioni di peccato. La penitenza è osservare la legge di Dio. Penitenza è saper amare e perdonare. Non vorrete ripetere a voi stessi queste parole e dirle ai vostri figli, agli amici, ai parenti, a tutti?

Voi avete capito il valore della preghiera. Vi ha detto Gesù: "Vegliate e pregate". "Pregate senza interruzione". La preghiera è l'incenso che sale verso Dio, è la vostra forza, è il modo di comunicare dell'uomo con la divinità.

Che vale che l'uomo s'arrabatti per volersi costruire una grandezza, una potenza, una gloria che passa col tempo e che un soffio di vento può distruggere? Se pregate, ogni soluzione presa viene vista da Dio che ve la ispira. Ogni problema diventa facile da risolvere. In ogni pena, con la preghiera trovate conforto.

È tanto misteriosa la legge del dolore, ma la luce che vi viene attraverso la preghiera vi svela un mistero d'amore nel dolore e vi trasforma le cose più dolorose in sorgenti di gioia e di felicità. Il mistero della croce coincide con quello della risurrezione e con la preghiera si cammina da veri risorti sulle ali della speranza cristiana.

Tutti cercano felicità e benessere e si tuffano nei piaceri del mondo. Ma se questi figli si volessero tuffare nel mio cuore, oh, quanto vorrei renderli felici!

Chi mi trova, trova la salvezza, poiché io porto al mio Figlio coloro che a me s'affidano. Vi voglio felici, e non è la mancanza di beni materiali o l'allontanamento delle creature da voi che vi rende infelici. Se voi avete Dio nel vostro cuore e lo amate, lo pregate e vivete uniti a Lui, nulla turberà i vostri giorni.

Io vado per il mondo in cerca di anime da salvare. Mi servo di tutto e di tutti per richiamare al cuore di Dio le anime. Risveglio la fede e dono di essa un vero desiderio. Frugo nelle coscienze e metto quell'inquietudine che trova rimedio in una Confessione.

Non dimentico nulla di ciò che si fa per me. Mi basta alle volte che mi si abbia offerto con tutto il cuore un fiore, un cero, un sacrificio, per risvegliare il desiderio di fare di più e meglio. Mi occorre la vostra collaborazione. Se parlate del mio amore costante, della mia sollecitudine materna, ci sarà chi vi ascolta.

Portate ai miei piedi i vostri cari, fate che si consacrino a me. Ve l'ho ripetuto, ma non mi stancherò mai di dirvi che se m'affidate volontariamente e coscientemente un compito, non lo dimentico più.

Vi voglio salvare, vi voglio felici. Accettate i miei consigli, fate tesoro delle mie parole. Quando vi sentite stanchi e sfiduciati, venite presso di me, piangete pure, sono lacrime benedette. Che fate quando avete un cruccio grande, non andate dalla mamma? Anche il mio Gesù veniva da me per avere conforto nei suoi dolori. Se mi amate, mi pensate e venite. Ma portatemi tutti! I disperati, gli sfiduciati, non devono abbandonarmi come se non potessi far nulla per loro. Qualche volta una parola che io suggerisco, un piccolo dono d'amore, un sorriso, possono rialzare e dare coraggio.

Venite, figli! Sì, venite. Da questo luogo partirete rafforzati nella fede. Non lasciatevi prendere dal dubbio. Accettate con la semplicità del bambino e sappiate che, anche se il mio strumento non riesce ad essere perfetto, io compio la mia opera perfezionando il pensiero nella vostra mente e dandovi la capacità di praticare ciò che vi viene insegnato.

Qui venite e la pazienza diventa il vostro retaggio, poiché dalla fede vi derivano molte virtù che voi nemmeno chiedete ed apprezzate.

Figli, venite qui e pregate perché in quest'oasi voluta dal cielo si aumenta la carità. Vi dovete amare tutti qui e quell'affetto che vi lega deve essere d'esempio agli altri.

La misericordia che io vi dono, per cui dimentico con grande premura ciò che voi fate di male e che mi fa dimenticare o non vedere volutamente - per meglio potervi perdonare - i difetti che avete, la dovete esercitare voi pure con gli altri. Oh, sì, promettetemelo! Non vorrete aguzzare occhi e orecchi per scoprire ciò che di difettoso c'è negli altri, ma vorrete col manto della misericordia coprire tutto ciò che non è che frutto di debolezza. Se volete che un giorno il Giudice supremo non abbia a condannarvi, siate misericordiosi.

Voi potete pensare che vi sia contraddizione tra ciò che vi ho detto al principio e ciò che vi sto dicendo. No, figli. Detestate il male, smascheratelo se è necessario, ma siate sempre pronti a dare una mano a coloro che sbagliano. Con amore, con fede e con sicurezza, agite, sempre tenendo presente che la misericordia di Gesù e della Mamma sono infinite.

Vi benedico tutti, figli, e vi aiuto. Affiancatevi a me con fede e fiducia, perché la lotta per la giustizia e per il bene abbia il suo trionfo.

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