Dovete essere pescatori di anime

 


13 Aprile 1977 (a Muggiò)

Figli miei, quanta gioia mi avete dato, quante grazie otterrete, e quanta unità col paradiso, col purgatorio e con tutta la Chiesa può fare una preghiera ben fatta!

Io sono la Mamma del cielo, la Mamma vostra, e ogni volta che mi dimostrate affetto e devozione, gioisco per la possibilità che mi date di farvi del bene.

Io desidero anche soddisfare i vostri desideri, soprattutto quando riguardano il fiorire della virtù e l'aiuto che volete dare alle anime. Siete tanti e siete buoni. Io vi leggo in fondo al cuore. Siete generosi, e desiderate fare la volontà di Dio, anche se qualche volta è per voi dolorosa ed incerta. Io vi assecondo e vi guido.

Non mi chiamate qualche volta Stella del mare? E che cos'è la vostra vita, il mondo, la Chiesa? Non sono come un mare piuttosto burrascoso, in cui dovete essere aiutati per arrivare al porto?

Sì, figli, sono la Stella del mare e, come il navigante tiene di mira la stella polare che gli indica la direzione da prendere, così voi dovete guardare la vostra Mamma e seguirla nella sua volontà, ascoltarne gli insegnamenti e metterli in pratica, per poter raggiungere quella santità che il Signore vuole da voi e la Patria celeste, fine ultimo della vostra vita.

L'immagine del mare era frequente nel linguaggio del mio Gesù, poiché gli apostoli da Lui scelti erano pescatori, che in riva e sul mare trascorrevano la maggior parte del giorno e della notte. E voi che siete chiamati a far parte dei gruppi di preghiera, avete una vocazione molto simile a quella degli apostoli: voi pure dovete essere pescatori di anime!

Quante ore dovete dedicare a questa pesca miracolosa? Io direi tutta la giornata, tutta la notte, tutta la vita, poiché le vostre azioni, quando sono conformi alla volontà di Dio e quando rientrano nel compimento dei vostri doveri, diventano una preghiera continua, cioè un gettare continuamente le reti per pescare anime e anime.

Capita qualche volta che persone che vengono al gruppo, abbiano vissuto delle tristi esperienze; altre forse avevano dimenticato Dio, la Chiesa, i Sacramenti; altre persone vengono come attratte da una forza misteriosa; altre ancora vengono per curiosità. Ma, quando arrivano vicino al mio cuore, sono prese nella rete delle vostre preghiere, ed io faccio in modo che cambino pensieri, affetti ed azioni, cosicché avvengono delle vere conversioni.

Ma la vostra preghiera non si limita ad essere di aiuto a chi viene con voi. Essa è un chiamare Dio in vostro soccorso. Dio viene ed opera. Le azioni di Dio non hanno limite. La sua infinita bontà abbraccia con un unico amplesso tutte le creature. La vostra preghiera ben fatta diventa una di queste azioni divine che danno sollievo, aiuto e grazia a tutto il mondo. È necessario però che non manchi mai l'amore, che ne è l'anima, e che trasforma le azioni rendendole preghiera.

Ma che cos'è questo amore che ha il potere di attrarre Dio in voi e di divinizzare la vostra vita? Oh! non intendetelo come lo pensano i mondani o la gioventù, poiché quello non è che passione o attrazione fisica. Voi dovete amare, cioè dovete donarvi a Dio con semplicità e con fiducia, abbandonandovi fra le sue braccia come fa il bambino con il proprio padre, sentendosi sicuro.

Mi potrete dire che Dio non lo vedete, ma voi sapete che Gesù, Figlio di Dio, si è fatto uomo. Gesù è il volto di Dio, è il cuore di Dio, è il braccio di Dio. Come desidero che abbiate a conoscere sempre meglio il mio Gesù, per poterlo amare sempre di più!

È ancora nel mondo Gesù, vivo e vero nell'Eucaristia. È ancora vivo nella Parola che vi viene comunicata, poiché Gesù è il Verbo di Dio. È presente nel vostro prossimo, che dovete amare e che non dovete far soffrire e danneggiare. Ma è presente in un modo mistico ma reale quando, nelle vostre famiglie, nella scuola, nei posti di lavoro, voi cercate di fare unità, cioè di amare tutti e di fare del bene a tutti.

Questa presenza operante di Dio nel mondo, e in particolare nella Chiesa e nelle anime, deve procurarvi una grande gioia, e ancora la Stella del mare torna opportuna a rettificare tutto ciò che può essere difettoso.

Se il navigante non tiene la bussola che gli indica la stella polare, può correre dei seri pericoli: può sbagliare rotta e può essere sommerso dai marosi e dalle bufere. In alto mare i guai possono diventare seri. Io vi tengo la mano sulla testa e vi ottengo la sapienza. Essa è la bussola. Con la sapienza vi do l'equilibrio, perché sappiate fare a tempo e luogo il vostro dovere, senza pericolo di sbagliare scegliendo ciò che vi piace di più.

Figli, lasciatevi guidare! Non disperdete mai le vostre energie in futilità e in cose di vostra scelta. Lasciatevi condurre per i miei sentieri, che sono quelli di Gesù! Tenete per certo che non vi potranno mancare i sacrifici, ma che anche questi hanno importanza per quella pesca miracolosa di cui vi ho parlato. Il tempo pasquale deve richiamare molte anime nella barca della Chiesa, perché la salvezza sia una realtà.

Vi benedico, figli, ad uno ad uno. Questo raduno, organizzato per mia volontà, è ricco di risultati buoni. Aiutatevi a vicenda e amatevi. Mi farete contenta. A tutti coloro che sono nel dolore darò consolazione e sollievo.

Arrivederci, figli!

Commenti

Post popolari in questo blog

Alimentate la lampada della vostra vita

L'uomo non può bastare a se stesso

Siate generosi nel sacrificio