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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

La superbia è un grave peccato

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  27 Marzo 1976 (a Legnano). Figli a me tanto cari, sia pace a voi. Vedetemi con gli occhi della fede. Sono la Mamma vostra. Sono però anche la Regina del cielo e della terra, e ciò che nessun'altra mamma di questo mondo potrebbe fare per voi, io lo posso fare. Sono onnipotente per la grazia che il mio Figlio, Figlio di Dio, mi ha ottenuto. Perciò vi prego: aumentate sempre più la vostra fiducia, e quando i vostri problemi non vi sembrano risolvibili, esponetemeli con semplicità ed umiltà. Abbiate fede e fiducia e, soprattutto, mettete a base della vostra preghiera l'umiltà. Ricordate il brano evangelico. Due uomini salgono al tempio per pregare. Sembrano uguali le loro intenzioni. Sono invece così discordi, che uno viene condannato e l'altro giustificato, cioè perdonato. Uno aveva il cuore pieno d'orgoglio, l'altro si sentiva davanti a Dio come un povero peccatore e si batteva il petto invocando pietà. È veramente così, figli! È sempre così. La superbia im

Dovete rinnovarvi nello spirito

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  21 Marzo 1976. Figli a me tanto cari, sia pace a voi e grazia ed ogni bene! Io sono qui con voi come per un dolce colloquio e desidero che, uscendo di qui, abbiate a sentirvi pieni di fervore per riprendere la vostra vita ordinaria in un modo non comune. È il primo giorno di primavera e il sereno del cielo, lo splendore del sole, danno un'aria festosa a tutte le cose, per cui vi pare di ringiovanire. E non è la primavera la stagione della rinascita? Sia una vera rinascita anche nel campo spirituale. Dovete rinnovarvi nello spirito, nel comportamento, nelle opere. È una cosa meravigliosa, ma vera. Voi vedete le piante, che solo pochi giorni fa erano spoglie e che sembravano prive di vita, ricoprirsi di gemme e di fiori; poi vedrete foglie e frutti ricoprire quei rami che sembravano secchi, e fare di essi una festa di colori. Voi siete le mie pianticelle. Non importa se già avete visto passare molte primavere. Davanti a Dio il tempo non esiste e per me siete sempre piccoli

Siate perseveranti

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  20 marzo 1973. Figli cari, sia pace ai vostri cuori! Sono la Madre della santa perseveranza e desidero darvi mano perché, rinvigoriti sempre più nella fede, possiate tener fisso il punto d'arrivo senza tergiversare mai, né a destra né a sinistra, ma abbiate a procedere alacremente sul vostro cammino, raccogliendo attorno a voi tutte quelle anime che, desiderose di bene, vogliono usufruire anche del vostro aiuto dato in nome della carità fraterna. Viatori su questa terra, state compiendo il vostro pellegrinaggio attraverso il deserto del mondo, come gli Ebrei che, dopo la schiavitù d'Egitto, s'incamminarono verso la terra promessa. Non tutti furono fedeli a Dio durante questo lungo viaggio, come non tutti gli uomini sono fedeli alla sua legge; ma voi che ricevete continuamente doni particolari, dovete essere forti, dovete saper additare gli idoli ed infrangerli come fece Mosè, aiutando chi cade a rialzarsi. La vita dell'uomo è come una corsa che si corre nello s

Siate coraggiosi

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  16 Marzo 1976. Figli diletti, sia pace a voi! Sono la Madre vostra, desiderosa del vostro maggior bene. Sono qui in mezzo a voi e vi do un segno della mia presenza. Questo piccolo segno, però, vuole essere un invito e un richiamo a quella preghiera e penitenza che forma il programma quaresimale. Quando nell'antico Testamento Dio mandò il profeta Giona ad ammonire gli abitanti di Ninive di cambiare vita e di fare penitenza, essi accettarono e, cominciando dal primo cittadino fino all'ultimo, seguirono il comando di Dio. Così fu risparmiata la distruzione di quella città. Oggi non è il profeta Giona, ma è la Regina dei profeti che vi fa lo stesso invito. L'ora si fa sempre più tenebrosa e difficile. Urge, figli, di cambiare vita. È tempo che si bandisca ogni distrazione ed ogni sollievo. È tempo di male straordinario. Occorre essere straordinariamente impegnati nel bene, perché chi è impreparato può correre il rischio di subire dei mali troppo gravi. Vi occorre cor

Liberaci dal male

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  14 Marzo 1976. Figli miei, che io cresco, nutro e coltivo nella vita spirituale, siate benedetti! Quale consolazione più grande può avere una mamma, di quella di vedersi circondata da figli docili che pendono dal suo labbro per imparare a vivere della sua vita? Io sono quella mamma, voi siete quei figli! Io godo d'avervi qui e vi vedo già, come anime elette, aleggiare attorno al mio trono. Certo, figli, chi mi ama, mi ascolta e mi segue, non può pensare che di essermi vicino nella gloria infinita del cielo. Quando una mamma ama molto i suoi bambini, voi dite che questa mamma li vorrebbe mettere sotto una campana di vetro, oppure dite che se li tiene sempre attaccati alla gonna. Ebbene, io faccio veramente così; ma, se non posso rinchiudervi nella campana di vetro, vi rinchiudo nel mio cuore e vi tengo sotto il mio manto, mentre tengo lontano da voi i veri mali e vi difendo dai pericoli. Sapete perché vi ho detto questo? Perché vi voglio parlare dell'ultimo punto, d

Dacci oggi il pane quotidiano

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  10 Marzo 1976 (a Muggiò). Figli miei, sia pace a voi. Ecco, sono qui con voi e desidero incoraggiarvi, darvi luce e forza, perché possiate evangelizzare coloro che vivono accanto a voi e negano le verità della fede, negano la bontà di Dio e chiudono gli occhi per non vedere le bruttezze del mondo. Io desidero anche farvi apprezzare la virtù e fare in modo che il sacrificio non vi spaventi. Quando dovrete incontrare sofferenze anche più grandi di quelle che oggi avete, dovrete essere preparati e sapere come fronteggiarle e superarle. Un giorno Gesù disse agli apostoli che, a coloro che avrebbero lasciato padre, madre, fratelli, casa e campi per amor suo, Egli avrebbe dato il centuplo in questa vita, assieme alla persecuzione, e poi la vita eterna. Gesù metteva la persecuzione assieme ai beni che Dio può dare alle anime che, amando molto, sono così generose da rinunciare a tutto per suo amore. Non dovete perciò meravigliarvi se i buoni, quelli cioè che sono disposti a seguire

Le prime tre richieste del "Padre Nostro"

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  9 marzo 1976. Figli miei, tanto cari al mio cuore, sia pace a voi ed ogni bene! Ecco, sono qui e prego con voi come un giorno pregai con Bernardetta, come pregai coi pastorelli di Fatima e con quelle anime privilegiate che ebbero la felicità di vedermi sulla terra con gli occhi del corpo. Ora la vostra fede deve ingigantire, e la vostra virtù, corroborata dalla grazia che io vi dono, deve crescere. Per questa preghiera, fatta in comunione di spirito con la mia, dovete acquistare forza per combattere il maligno e forza nel portare la croce. Sono i doni più belli che io vi possa fare, poi vengono tutti gli altri riguardanti la salute, gli interessi e le sistemazioni diverse, a cui dovete pensare per poter vivere anche umanamente. Tutto dovete chiedere, ma la vostra salvezza eterna è il dono che ogni giorno dovete implorare da Dio, poiché nessun'anima, per quanto buona, è sicura di perseverare nel bene e non potrebbe perseverare senza l'aiuto di Dio. Questa incertezza di

La voce della coscienza

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  1 marzo 1973. Figli diletti, eccovi qui con la vostra Mamma per consolare Gesù, quel mio Figlio che amareggiato, insultato, crocifisso continuamente nelle anime dei suoi figli, si presenta ancora una volta e sempre a voi e, accennando al suo cuore ferito dalla lancia, vi dice: "Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini!". Voi dunque siete qui con me a compiere un pietoso dovere verso di Lui. Assomiglia la vostra preghiera a quelle materne carezze e baci che io andavo imprimendo sulle guance del mio Figlio, quando, ritornando presso di me, dopo i suoi viaggi apostolici, Egli chiedeva al mio cuore materno conforto e sollievo. Ma la mia presenza oggi ha anche un altro scopo. Desidero continuare quella lezione che avevamo sospesa, per farvi riflettere con bontà materna sullo stato della vostra coscienza, perché non avvenga che vogliate riparare le offese degli altri, mentre poca delicatezza adoperate verso Colui che va riempiendo il vostro cammino di grazie e favori