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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Le virtù morali di Giovanni Bosco

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  31 Gennaio 1978 Figli miei, sono la Vergine Ausiliatrice del popolo cristiano. Voglio oggi, come continuando una lezione precedente, additarvi un modello da imitare, perché possiate imparare da lui il modo con cui educare i giovani e rendere fruttuose le vostre relazioni sociali. Intendo parlarvi di Giovanni Bosco, grande benefattore dell'umanità per il suo metodo di educazione dei giovani. Non vi sto a dire quali furono i suoi amori, che egli fece in modo di trasfondere in tutte le anime da lui avvicinate, e cioè: l'amore all'Eucaristia, e al rosario, ma vi parlo delle sue qualità morali con le quali poté far presa su tutti i cuori. Giovanni Bosco fu un'anima serena. Il suo ottimismo gli fece accogliere, non solo tranquillamente, ma con gioia, le situazioni più difficili della vita. Seppe ogni giorno far buon viso alla croce, che si presentava molte volte pesante e difficilmente accettabile da altri. La sua gioiosa accettazione del sacrificio gli sapeva far tr

La preghiera e il lavoro

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  8 Gennaio 1975 (a Muggiò) Figli tanto cari al mio cuore, siate benedetti, perché, rinunciando alle vostre occupazioni e al riposo forse a voi necessario, avete voluto venire qui per offrirmi un mazzo di rose. Io le raccolgo dal vostro cuore, queste rose, e le offro al mio Bambino perché le tramuti in tante grazie. In questi primi giorni dell'anno, tutti vanno scambiandosi auguri e felicitazioni. Io voglio imitarvi e voglio io pure augurarvi un anno ricco d'ogni bene, sia nell'ordine naturale che spirituale. Desidero di vedervi felici, così come le mamme desiderano ogni bene per i loro figli. Affinché i miei auguri si possano tramutare in una realtà, vi invito a fare in modo che nella vostra vita non manchino mai la preghiera ed il lavoro. Il legame che vi unisce a Dio e a me è quello della preghiera, che, partendo dal cuore e dalla mente, vi mette in grado di ottenere dal cielo tutti quegli aiuti che vi sono indispensabili. Soprattutto la grazia di Dio vi è indispe

Quando non è possibile dialogare

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  29 Gennaio 1978 Figli miei, sia pace a voi! Ecco, sono qui per ascoltare e per rispondere, proprio come fanno le mamme! Sono qui per ricevere e per dare. Sono qui per stabilire con voi legami d'affetto, saldi e duraturi. Sono qui per parlarvi di cose sante, perché possiate assorbirle e tramutarle in vita per le anime vostre. Sono la Mamma celeste, ma vivo con voi sulla terra con una presenza d'azione, e con un modo tutto particolare comunico coi miei figli, a cui non lascio mancare nulla. Il vostro modo di comunicare con gli altri deve rispecchiare il mio comportamento. Quando una mamma ha idee ben chiare, quando ha un cuore particolarmente sensibile, il suo linguaggio non può essere un linguaggio comune! La sua lingua, "che batte dove il dente duole", non può non soffermarsi sull'argomento che forma l'ideale della sua vita, non può non parlare di fede e di religione. Quel Dio, che con l'intelligenza ha donato all'uomo la favella e che desider

Perché mi cercavate?

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  26 Gennaio 1975. Figli diletti, sono in mezzo a voi. Sono Maria di Nazareth, Madre di Gesù e vostra. Sono qui, ma desidero essere sempre con voi e nelle vostre case, e desidero non soltanto che voi viviate una vita buona, ma che viviate la mia vita d'intenso amore di Dio e d'intenso dolore santificato. Molte cose a voi sembrano incomprensibili, eppure nelle disposizioni di Dio sono chiarissime e belle. Ecco perché vi dico: guardatemi nei diversi momenti della mia vita e fate come me. Oggi vi presento un quadro che fu per me di grande gioia e di grande dolore al tempo stesso. Per tre giorni avevamo cercato Gesù, e con tutta l'ambascia del cuore e con tutta la voce che potevo emettere, avevo gridato all'aria il suo nome. Finalmente, nel tempio lo ritrovammo. Un delicato rimprovero, una domanda gli posi: Figlio, perché ci hai fatto questo? Tuo padre ed io, addolorati ti cercavamo. Mi pare di sentire un coro di voci elevarsi da molte famiglie. Sono padri e madri

Nella festa della sacra famiglia

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  22 Gennaio 1978 Figli a me tanto cari, quanto godo di trattenermi con voi! Io desidero il vostro bene più di quanto lo desideriate voi e, a procurarvelo, indirizzo ogni mio suggerimento e consiglio. Voi costituite una grande famiglia spirituale della quale ho la responsabilità, che devo guidare alla santità e a cui devo aprire ogni giorno orizzonti nuovi, perché si possa compiere quell'apostolato oggi indispensabile. Ecco perché vi do i miei suggerimenti, destinati a conservare in questa vostra famiglia quelle virtù che la renderanno sempre più fiorente ed attiva. Anzitutto non deve mai mancare l'amore che deve legarvi a Dio! Ogni opera, da voi compiuta personalmente, deve essere come un anello di quella lunga catena che vi unisce, che deve portare benefici a tutti essendo stata compiuta per amore di Dio. La comunione dei santi è una realtà alla cui crescita dovete collaborare anche qui, e chi frequenta questa famiglia spirituale, deve sentire come rifluire nuova vita

Una triplice fedeltà

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  19 Gennaio 1975 Figli diletti, sia in voi quella pace che deriva dalla fede. Una fede viva in questa verità: Dio è infinitamente buono e vi ama. Io sono la Vergine fedele: fedele a Dio, fedele ai miei doveri, fedele fino a sapermi sacrificare per ciascuno di voi. La mia qualità di Corredentrice del genere umano mi rende responsabile della vostra vita e della vostra morte, poiché tutto deve convergere ad assicurarvi un'eternità di gioia. Io sono fedele a questa mia missione, e la mia assistenza personale a ciascuno di voi, anche se invisibile, è certamente efficace. Come vorrei che ciascuno di voi potesse realizzare questa triplice fedeltà, per assicurarsi la tranquillità in questa vita ed una corona immarcescibile per l'eternità. Anzitutto la fedeltà a Dio. Voi sapete quale fu il primo atto che scaturì dalla sua onnipotenza: la creazione del mondo. Vi sono molti che vogliono dare a tutte le cose un'origine materiale e una definizione scientifica. Io vi dico che nes

Dovete dare uno sguardo all'anno che viene

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  11 Gennaio 1978 (a Muggiò) Figli miei, sia pace a voi! Sono Maria di Nazareth. Sono qui, come Mamma e come Sorella vostra, per darvi conforto ed aiuto. Non ho altro desiderio a vostro riguardo che quello di vedervi felici, della felicità di coloro che conducono una vita buona e che la spendono tutta nel servizio di Dio. Che varrebbe che, umanamente, poteste dire di possedere tutto e che i vostri interessi andassero a gonfie vele, se non possedeste quella felicità che solo Dio può dare? Anzitutto però, essendo la prima riunione che fate in quest'anno nuovo, io voglio invitarvi a fare piazza pulita di tutto ciò che può avervi danneggiato la vita spirituale, e perciò la felicità. Vorrei un dolore perfetto, che avesse la potenza di cancellare, come per un colpo di spugna, tutto ciò che avete fatto di male e ciò che avete fatto in modo imperfetto, cioè quel bene che doveva essere come il buon frumento, del quale dovevate riempire i granai eterni, e che invece molte volte portav

Gli impegni dei battezzati

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  12 Gennaio 1975 Figli diletti, sono con voi. Sono la Madre della Chiesa. Desidero darvi alcuni consigli, perché possiate essere sempre più pietre viventi e membra del corpo mistico del mio Gesù. Quando Dio condannò i nostri progenitori dopo il peccato e promise il Redentore, prese per così dire un impegno con tutti gli uomini, che si potrebbe formulare così: non lascerò nulla d'intentato, perché gli uomini possano essere liberati dal dominio del demonio, sotto il quale sono caduti peccando, e perché possano salvarsi. Il mezzo di salvezza fu Gesù, Figlio di Dio, che liberamente accettò di coprirsi di tutti i mali dell'umanità per poter distruggerli col suo sangue. Gesù venne, e prima d'iniziare la grande opera di risanamento sociale e prima di offrirsi vittima sulla croce, volle, per mano di Giovanni Battista, ricevere il Battesimo nel fiume Giordano. Fu in quel giorno che, apertisi i cieli, si udì la parola del Padre che confermava Gesù essere Figlio suo e Messia.

Gesù è l'agnello di Dio

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  15 Gennaio 1978 Figli diletti, a me tanto cari, siate benedetti per tutto ciò che avete fatto, che fate e che farete, per rendere al mio Figlio e a me quell'onore che torna sempre a vostro vantaggio. Io desidero che sempre più e sempre meglio abbiate a compiere quegli atti di culto che a Gesù, come Figlio di Dio, e a me, come Madre sua, sono dovuti, perché da quanto voi fate ne deriva quella protezione e quell'aiuto che vi fa crescere in sapienza e grazia. Vi necessita la sapienza, figli, e nessuno di voi la può possedere o può darsela se non la riceve dall'alto. Quanto ricevete in questo luogo è destinato a farvi acquistare la sapienza che, per mezzo della preghiera, vi viene donata. Come se volete attingere acqua, voi vi premunite del recipiente in cui metterla, così se volete riempirvi di sapienza, che è come dire di luce divina, dovete predisporre i vostri cuori e le vostre menti per accoglierla. Disponete i vostri cuori con un vivo desiderio di bene e le vostre

La preghiera unisce le anime a Dio e fra loro

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  14 Gennaio 1975 Figli miei, cari al mio cuore più di me stessa, sia pace a voi e grazia. La mia presenza qui è in modo particolare un'approvazione per quanto fate ed è un incitamento a continuare a dare alla preghiera quell'importanza che merita. Non importa che molti disprezzino la preghiera e la chiamino un perditempo. Non importa se molti sopravvalutano l'azione perché la ritengono indispensabile. Voi sappiate che chi prega compie non solo l'azione più importante della vita, ma compie anche verso l'umanità intera un vero atto di carità e di bontà che sarà ripagato nel cielo. Certamente chi non ha fede vuol agire da sé, e ritiene di fare grandi opere solo perché sa dire qualche parola in favore dei lavoratori o dei poveri; ma costoro sono in errore, e se le buone parole possono avere la loro utilità quando sono pronunciate a tempo e luogo e quando servono a costruire, certamente non sono tutto. Chi è che regge il mondo? Chi può impedire il male? Chi può