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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Ben venga la devozione a Gesù bambino

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  29 ottobre 1974 Figli miei tanto cari al mio cuore, eccomi qui alla fine di questo mese di ottobre che i buoni vollero dedicare al mio rosario; eccomi qui per dirvi grazie per quanto avete fatto e per invitarvi a continuare in questa offerta d'amore. Continuate ad offrirmi serti di rose profumate con la recita del rosario e riportatelo dove vi è possibile, nelle parrocchie e nelle famiglie. Sarà una primavera perenne dove nascono le mie rose ed io renderò l'aria mefitica, che soffoca le anime un po' dovunque, leggera e profumata. Oggi però voglio anche ricordarvi in modo particolare ciò che in cielo si desidera. Tutti vi siete accorti che la devozione al mio bambino Gesù viene da noi particolarmente caldeggiata in ogni luogo ed anche fuori tempo, vale a dire, non solo nelle ricorrenze natalizie, ma in ogni mese dell'anno. Come mai?, vi domanderete voi. In un mondo dove si tiene in considerazione solo la potenza e la grandezza, è giusto che si presenti agli uomini

Dio è l'autore di ogni bene

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  27 ottobre 1974 Figli diletti, quanto è bello rivedere le vostre posizioni davanti a Dio per lodarlo e per domandargli perdono delle colpe! Io sono la Vergine del Magnificat e vorrei spronarvi veramente ad innalzare ogni giorno il vostro inno di ringraziamento a Dio per tutto ciò che Egli compie nel mondo ed in ciascun'anima. È mirabile l'opera di Dio. Egli infatti conserva ciò che ha creato compiendo come una continua creazione. Basterebbe levare gli occhi al cielo durante il giorno o durante la notte, e guardarsi un po' attorno per vedere continue meraviglie, continui misteri che non potete spiegare che con l'intervento della potenza, della bontà e della sapienza di Dio. Se poi poteste vedere l'opera instancabile di Dio attorno alle anime, per rendere efficace e valida la redenzione, un canto di riconoscenza e di gratitudine si sprigionerebbe dal vostro cuore. Dio è veramente mirabile nelle sue opere, ma vedete quanto è sciocco l'uomo: invece di risal

I pensieri che vi devono guidare al confessionale

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  22 ottobre 1974 Figli diletti, eccomi in mezzo a voi. Sono la Madre della Divina Misericordia e sono desiderosa di parlarvi di un sacramento purtroppo oggi molto trascurato e mal ricevuto: il sacramento della Misericordia o Confessione. È opportuno parlarvene, mentre è ancora in corso il giubileo, ed è doveroso parlarvene perché possiate a vostra volta chiarire le idee agli altri, specie ai vostri figli o nipoti o a coloro che in un modo qualsiasi sono affidati alla vostra cura o custodia. Vi devo anzitutto confermare che la Confessione è d'istituzione divina. Voi sapete infatti che Gesù, dopo la sua risurrezione, disse agli apostoli: "Andate, predicate, battezzate e perdonate i peccati. Coloro ai quali voi li rimetterete, saranno perdonati; coloro ai quali voi li riterrete, non saranno perdonati". Gesù ha perciò affidato alla Chiesa, oltreché la predicazione, il compito di rendere gli uomini liberi da ogni legame di colpa e di ridare ad essi la grazia santifican

Non preoccupatevi che di amare

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  2 ottobre 1974 Figli diletti, è un incontro gioioso questo! Vedo qui tutte unite, come in un'aiuola fiorita, anime consacrate di diverse congregazioni. Vedo due sposi che celebrano le nozze d'argento e la presenza dei loro anziani genitori mi fa pensare a Gioacchino e ad Anna. Non mancano anime consacrate, anche se in abito secolare, e gli uomini pure sono rappresentati dai papà e dai giovani. Siate tutti benedetti ad uno ad uno e con affetto materno. Ricordate che, qualunque sia stato il vostro passato, qualunque sarà il vostro avvenire, non sarete mai soli. Avrete sempre al vostro fianco la Madre vostra immacolata pronta ad aiutarvi in tutto, pronta a rialzarvi se cadete, pronta a capirvi e a riparare se sbagliate. Io desidero che, immergendovi nel mio cuore che è anche la dimora del cuore del mio Gesù, abbiate a capire e a riempirvi d'amore, cosicché il pensiero più importante della vostra vita sia quello di amare. Sono così poche le anime che cercano il loro

Siate vigilanti nell'attesa dello sposo

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  15 ottobre 1974 Figli diletti, sia pace a voi e grazia ed ogni bene. Ecco, sono in mezzo a voi, felice di essere come una di voi, la vostra sorella maggiore, che desidera rendervi simili a sé per potere per sempre godere con voi nel cielo. Sapeste, figli, com'è bello vivere amando il Signore. Sapeste che grande cosa è la fede. Sapeste che gioia grande si gode in paradiso. Tutti gli uomini della terra dovrebbero essere tesi verso questo ideale: raggiungere la gloria. Come le dieci vergini della parabola, infatti, l'umanità va verso lo Sposo delle anime. Ma che avviene? Osservate e vedrete che anche oggigiorno la parabola corrisponde a verità. Ci sono molti che, mentre dovrebbero essere vigilanti nell'attesa, si addormentano lasciando mancare l'olio alla lampada. Vinti dalla stanchezza o dalla pigrizia, dall'inerzia o dall'indolenza, non si curano di ciò che li attende. Preferiscono pensare alle cose di quaggiù e godere delle gioie effimere che il mondo o

Preghiera e penitenza per salvare il mondo

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  13 ottobre 1974 Figli diletti, sia pace a voi e grazia ed ogni bene. Sono la Vergine che, apparendo a Fatima, chiedeva a tre pastorelli di comunicare al mondo il suo messaggio di salvezza basato sulla preghiera e sulla penitenza. Ancora, come allora, la mia insistente richiesta è basata su questo binomio: preghiera e penitenza. Nulla è cambiato da allora e il mondo non ha capito il messaggio. Vi sono però delle oasi dove si prega intensamente, come qui, e molte sciagure sono state risparmiate agli uomini per questa devota e ardente preghiera. Vi sono mali comuni e si devono fare preghiere comunitarie per vincerli. L'unione fa la forza, e questa forza che viene da un coro di voci che salgono al cielo, ha il potere di disarmare il Padre e di indurlo ad avere ancora una volta pietà degli uomini. Oh, sì! sorgano dovunque gruppi di anime oranti che, umilmente tesi verso il cielo, siano come dei Mosè sul monte e intercedano per tutto il popolo. L'amore che deve unire i vostr

Pregate con fede e con umiltà

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  6 ottobre 1974 Figli diletti, che con amore e con gioia mi volete onorare ricordando quel dono mirabile che io vi ho fatto con il santo rosario, siate benedetti e grazie copiose scendano su di voi, sulle vostre famiglie, sulla Chiesa e sul mondo. Gli uomini, sotto il peso di una croce come di un incubo, si dibattono ansiosi di essere liberati, ma non sanno a chi rivolgersi. Sono come coloro che, con gli occhi bendati, brancicano nel buio. Ma non vedete, vorrei dire loro, che la luce viene dall'alto? Non sapete che il Signore non vi abbandona e che solo in Lui potete avere salvezza, solo da Lui aiuto e solo per Lui potete sperare di raggiungere il vero bene? Oh! non cercate la vita in mezzo ai morti, chiedetela a chi ve la può dare. La preghiera, figli, non finirò mai di raccomandarvela. Il rosario, figli. Ecco la corda di salvataggio che vi può fare uscire dal profondo della vostra miseria per risalire alla base. Il rosario, la piccola imbarcazione dentro cui potete metter

La preghiera del rosario per ottenere l'umiltà

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  4 ottobre 1974 Figli diletti, siate i benvenuti nella casa del mio Signore e mia. Io vi accolgo a braccia aperte e vi voglio presentare ad uno ad uno al mio Figlio. Vi presenterò così: questo è un mio prediletto, o una mia prediletta, che, dopo aver conosciuto me, vuole approfondire la lezione di santità di cui hai parlato un giorno ai tuoi discepoli. Gesù vi accoglierà senz'altro nel suo cuore e vi spronerà a camminare speditamente nella via della virtù. "Siate santi", vi ha detto Gesù, "com'è santo il Padre vostro che sta nei cieli". Ma come farete, figli, ad essere perfetti come Lui, mentre non lo conoscete? Ecco che interviene ancora Gesù: "Chi conosce me, conosce il Padre mio". Che cosa dovrete scoprire dunque nel Padre? "Venite e imparate da me, che sono mite ed umile di cuore". La prima lezione di santità è una lezione di umiltà. In un mondo in cui trionfa solamente l'orgoglio, e la potenza e la prepotenza hanno il sopra