Ben venga la devozione a Gesù bambino

 


29 ottobre 1974

Figli miei tanto cari al mio cuore, eccomi qui alla fine di questo mese di ottobre che i buoni vollero dedicare al mio rosario; eccomi qui per dirvi grazie per quanto avete fatto e per invitarvi a continuare in questa offerta d'amore. Continuate ad offrirmi serti di rose profumate con la recita del rosario e riportatelo dove vi è possibile, nelle parrocchie e nelle famiglie. Sarà una primavera perenne dove nascono le mie rose ed io renderò l'aria mefitica, che soffoca le anime un po' dovunque, leggera e profumata.

Oggi però voglio anche ricordarvi in modo particolare ciò che in cielo si desidera. Tutti vi siete accorti che la devozione al mio bambino Gesù viene da noi particolarmente caldeggiata in ogni luogo ed anche fuori tempo, vale a dire, non solo nelle ricorrenze natalizie, ma in ogni mese dell'anno. Come mai?, vi domanderete voi. In un mondo dove si tiene in considerazione solo la potenza e la grandezza, è giusto che si presenti agli uomini il Re del cielo e della terra, il Creatore del mondo, nell'umile aspetto di un neonato che ha bisogno di tutti e che aspetta da tutti di essere circondato d'affetto?

Figli, è come l'annientamento della superbia umana questo presentarsi piccolo, umile, nella povertà più grande. Quasi quasi, si direbbe che questo bambino, Figlio di Dio, voglia sconfiggere tutti coloro che si reputano grandi e capaci di imporsi agli altri. È uno spettacolo fatto di dolcezza e di forza allo stesso tempo, per cui un bambino può dire con la sua presenza: non illudetevi, la vera grandezza sta nel farsi piccoli e nel riservare a Dio il posto che gli compete.

Ma vi è un altro motivo per promuovere e diffondere la devozione a Gesù Bambino. Mentre nella società e nei parlamenti si propongono leggi che approvino l'omicidio, ossia l'aborto, e mentre spudoratamente e con grande offesa di Dio, di cui si nega la provvidenza e il diritto di creare, si distruggono esseri che attendono di vedere la luce, ecco che si presenta un bambino, il più bello e il più buono che sia mai esistito, per commuovere il cuore di madri senza fede e senza amore, di madri omicide.

Che importa che il sacerdote assolva perché si vanno campando motivi plausibili per uccidere? Che importa se la legge lascia passare inosservati questi delitti? Nessuna legge potrà mai rendere lecito ciò che è contrario ai comandamenti di Dio. Ecco il mio bambino, che, per sfuggire alla morte, si lasciò portare con ben scomodo viaggio in terra straniera. Ed ecco mamme che si rifiutano di lasciar vivere i propri figli; concepiti solo per passione, essi sarebbero forse un rimprovero per loro. Così il mio bambino vuol fare le sue apparizioni nel mondo e desidera ancora una volta essere messo in salvo.

Mai come ora i bambini subiscono le cattiverie da cui sono circondati e ne rimangono scandalizzati. Sentite bambini che ancora non sanno bene esprimersi, ripetere le bestemmie che papà e mamma pronunciano con rabbia o per abitudine. Vedete bambini che sanno fare discorsi come i grandi e non sanno pregare. Vogliono i genitori inculcare nei propri figli il pensiero e la persuasione di essere stati gli autori di ogni benessere, oltreché della vita loro. Vogliono sostituirsi a Dio. Quando poi i figli sono piccoli, questi genitori incoscienti trasformano in idoli questi esseri, finché, divenuti grandi, essi sfogano la loro prepotenza su coloro che male li hanno educati.

Ecco il bambino Gesù, in ogni casa, che deve insegnare a custodire i piccoli come tesori, a risparmiare ad essi non tanto quei sacrifici che concorrono ad una sana educazione, ma quelle sofferenze a cui andranno incontro se non s'insegnerà loro il vivere cristiano, fatto di preghiera e di adempimento del proprio dovere. Ben venga dunque questa devozione e porti in ogni casa quella fede, quella fiducia, quella pace che accompagnò ogni istante della mia vita.

Sono la Madre dei pargoli e desidero aiutare tutti, madri e figli. Se le mamme si sentono incapaci, io le istruisco e le conforto. Capita qualche volta che per la mancanza di soccorso in determinati momenti, nascano bambini asfittici o distrofici. Essi diventano la croce delle famiglie. È vero che ogni genitore desidera vedere i propri figli umanamente perfetti, ma se voi sapeste e vedeste ciò che so e vedo io!

Pensate che quelle creaturine crescono spiritualmente in santità e fanno aumentare il tesoro della comunione dei santi, così che ne vantaggia tutta la Chiesa. Esse vivono in grazia di Dio, per cui la loro anima rallegra tutto il paradiso. Se poi i genitori si prodigano per questi figli con amore per la gloria di Dio, si santificano ed aumentano meriti e gloria per il loro paradiso. A queste mamme che, pur tenendo in cuore una grande pena, sanno accettare la volontà di Dio, va la mia benedizione particolare.

Ed ora benedico tutti i bambini spastici del mondo. Sappiate conservare la purezza dei bambini, sappiate coltivare in essi la bontà. Fateli pregare, poiché la loro preghiera è come quella degli angeli e arriva direttamente al cielo. Arrivederci, figli. Pregate perché i bambini conservino l'innocenza e siano i parafulmini della società.

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