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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

La virtù della giustizia

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  Figli diletti, la carità di nostro Signore Gesù Cristo, mio Figlio, riempia i vostri cuori. Voglio parlarvi della virtù della giustizia, che rende le anime care a Dio. Due volte nel Vangelo si parla di uomini giusti, e cioè di Giovanni Battista, il più giusto fra i nati da donna, e di Giuseppe, uomo giusto, mio sposo. Non trovò il Signore un termine migliore per stabilire la santità di questi due personaggi. Io vorrei poter dire di ciascuno di voi che siete giusti perché date a Dio, al prossimo e a voi stessi, ciò che il Signore vuole secondo giustizia. La giustizia verso Dio suppone l'osservanza della sua Legge e dei doveri del vostro stato. La giustizia verso il prossimo si realizza nel fare agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi, e quella verso voi stessi è come uno specchiarsi nella giustizia del mio Gesù per riprodurla, facendo della vita una meravigliosa testimonianza del Vangelo. Dirvi quanto sia importante questa virtù, non è possibile. Sappiate che l'uom

I segreti di Dio vengono svelati ai semplici

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  26 Giugno 1976 (a Legnano). Figli miei, tanto cari al mio cuore, ecco, sono qui con voi! Sono l'Ausiliatrice del popolo cristiano, e come non dovrei aiutare voi che mi amate tanto? Vi aiuto dandovi i miei consigli, mettendovi in guardia dai pericoli che vi circondano e, soprattutto, tenendovi sul mio cuore. Non vi sia strano questo mio modo di dire. Non può e non deve una mamma tenere sul suo cuore i propri figli? Quando sono piccoli li tiene stretti al cuore, quando crescono li tiene dentro il cuore, con tutte le pene e le preoccupazioni di ciascuno. Io vi considero sempre come i miei bambini e non posso fare a meno di dedicarvi tutte le mie cure. Chi mi ama, mi capisce bene e fa tesoro delle mie parole, procurando nella pratica dell'umiltà di conservarsi piccolo. I grandi secondo il mondo, possono essere tali perché la superbia li fa crescere davanti ai loro occhi e a quelli di Dio, fino a costringerlo a resistere ad essi. I piccoli secondo il mondo, sono i dispr

La vera amicizia

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  19 giugno 1973. Figli diletti, sia pace ai vostri cuori, ora e sempre. Ecco il più bell'augurio che parte in questo momento dal mio cuore per voi. È così necessaria questa pace che regna dentro e si manifesta all'esterno con quella serenità che edifica e che conquista, che io non posso augurarvi altro di meglio. Nel cuore in pace regna Dio che è come il Nocchiero della vostra barca spirituale, cioè dell'anima vostra. Giustamente il mio Gesù vi ha detto: «Beati i pacifici, perché possederanno la terra». La terra promessa, il paradiso, è l'eredità di coloro che sanno mantenere nel proprio cuore la pace: pace con Dio, pace col prossimo e pace con se stessi. Ma chi è pacifico in questo senso, possiede veramente anche la terra, poiché è facile che attorno a queste persone si costruisca come una famiglia spirituale, fatta di amici. E che c'è di più pregiato, umanamente parlando, di questa amicizia vera di cui lo Spirito Santo dice che chi la trova, trova un tes

Riconoscete la vostra dignità e grandezza

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  17 giugno 1973. Figli diletti, eccomi qui a questo convegno d'amore. Sono la Figlia dell'eterno Padre, la Madre del divin Figlio, la Sposa dello Spirito Santo, e mentre vi voglio far gioire di questa mia parentela con la Santissima Trinità, voglio mostrarvi pure la vostra grandezza che deriva dalla vostra adozione divina. Sono Figlia dell'eterno Padre. Pur riconoscendo la mia infinita piccolezza al suo confronto, gioivo dell'amore che Egli mi dimostrava e che mi avrebbe dimostrato per tutti i secoli. Era una gioia purissima quella di sentirmi da Lui compresa, protetta, difesa e beneficata. Sapevo che il Padre pensava a me ab aeterno e che neppure per un istante allontanava il suo sguardo dalla sua creatura. Egli mi aveva arricchita di grazia in vista dei meriti del suo Figlio umanato e vegliava su di me in modo perfetto. Sapevo che la sua provvidenza reggeva il mondo e che la vita mia era nelle sue mani. Egli mi amava di amore infinito ed io ricambiavo questo a

La Santa Eucaristia

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  17 Giugno 1976. Figli miei, permettetemi di dirvi quanto desidero parlarvi del mio Gesù oggi, mentre la Chiesa festeggia il suo corpo presente nella santissima Eucaristia. Desidero che aumenti in voi l'affetto, che cresca l'adorazione e che un senso di dignitoso rispetto vi renda consapevoli della presenza divina ed umana del mio Gesù in tutte le chiese del mondo, dove si conservano le ostie consacrate. È un dono meraviglioso ed è un miracolo grandioso quello che avviene sull'altare ogni volta che il sacerdote celebra la santa Eucaristia. Voi pensate con tenerezza al Bambino Gesù, che nacque nella capanna di Betlemme, e forse avete invidiato i pastori ed i Magi, che poterono stringere fra le braccia il santo Bambino dopo averlo adorato. Ebbene, per me ogni Messa non è che un rinnovarsi di quel grandioso avvenimento in tutte le sue fasi, e se vi sono ancora coloro che lo rifiutano e non vogliono riceverlo nel loro cuore, io trovo ancora anime semplici, in cui i

La santissima trinità nella vita dell'uomo

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  13 Giugno 1976. Figli diletti e cari, eccomi qui a lodare con voi la Santissima Trinità, che ha compiuto, compie e compirà in eterno opere meravigliose. Sono la Figlia dell'eterno Padre, la Madre del divin Figlio e la Sposa dello Spirito Santo, e godo di chiamarmi il giglio candidissimo della Santissima Trinità. Ogni cosa che è in me, ogni virtù che potei acquistare, ogni merito, ogni ricchezza spirituale e morale, ogni bellezza ed ogni valore, ha avuto origine da Lui, da questo Dio uno e trino che nel mondo, nelle anime e nella Chiesa, va compiendo miracoli d'amore. Io guardo il Padre e lo benedico per avermi scelta quale sua prediletta, e un amore senza misura mi eleva verso di Lui, che ha per la mia anima una particolare attrattiva. Guardo il Figlio e un amore infinito mi porta verso di Lui, che ha voluto scegliermi per Madre e che ha voluto prendere dimora nel mio grembo. Io guardo lo Spirito Santo e mi sento attratta verso di Lui, che ha trasformato il mio cuo

Siate pietre vive della chiesa

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  10 giugno 1973. Figli diletti e cari, sono con voi. Sono la Vergine del cenacolo. Sono con voi mentre lo Spirito Santo rinnova sopra questa assemblea l'effusione dei suoi doni. Voi non vedete le lingue di fuoco, ma è ancora lo stesso fuoco che, invisibilmente ai vostri occhi, prende possesso delle vostre menti, affinché le verità della fede vi appariscano in tutta la loro bellezza. È ancora lo stesso fuoco che avvampa nel vostro cuore, così da renderlo capace d'amare e soprattutto di perdonare. È ancora lo stesso fuoco che, diffondendosi su di voi, vi dona quei carismi mediante i quali, imitando il comportamento del mio Gesù, voi date alla comunità quell'aiuto di cui ognuno necessita. Ricordate, figli, quel momento solenne. Un forte rombo rivelò agli apostoli e ai discepoli, riuniti con me in preghiera nel cenacolo, la presenza dello Spirito Santo. Apparve sotto forma di un globo di fuoco che si divise in tante fiammelle, che si posarono sopra ciascuno. Quando es

Dovete essere buoni di cuore

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  9 Giugno 1976 (a Muggiò). Figli miei, sia pace e grazia ai vostri cuori! Ecco, sono sempre qui per darvi forza e coraggio nelle diverse difficoltà della vita e per aiutarvi ad essere buoni, sempre più buoni. La bontà è un frutto che matura nel cuore e si manifesta all'esterno, nel vostro comportamento col prossimo e nelle opere buone. Si dovrebbe dire che il cuore è come l'albero che, se è buono, dà frutti buoni. Purtroppo, questa bontà qualche volta difetta dall'infanzia, perché una cattiva educazione ha permesso che crescessero frutti cattivi anziché buoni, così da rendere difficile di cambiare ciò che è cresciuto connaturalmente col corpo. Voi dovete essere buoni di cuore. Lo esige la fede che manifestate e la devozione che mi portate. Se perciò vi accorgete che nel vostro cuore si vanno annidando quegli insetti velenosi che provengono dalle passioni, dovete fare in modo di snidarli. Io desidero però, soprattutto, che abbiate a togliere quell'egoismo per c

Due qualità nel fare il bene

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  8 Giugno 1976. Figli tanto cari al mio cuore, sia pace a voi! Ecco, sono qui per dare forza alla vostra preghiera ed anche per aiutarvi a rendere luminose le vostre opere, sicché gli uomini accettino di credere e lodino Dio, che vi aiuta a compierle dopo di avervele ispirate. Nel mondo si fanno molte cose, si compiono anche opere molto importanti umanamente, ma che purtroppo non portano nessun giovamento alle anime e non avranno nessuna ricompensa nel cielo. Due sono le qualità che non devono mancare a voi quando fate del bene: la grazia di Dio e la retta intenzione. La grazia di Dio vi permette di far agire Dio dentro di voi e per mezzo vostro. Ogni azione, anche piccola e insignificante di per sé, assume un valore infinito di fronte a Dio, quando l'anima è libera dalle tenebre del peccato, cioè non è schiava del demonio ed ospita dentro di sé, come in un santuario o in un tabernacolo, la Santissima Trinità. Più la grazia è abbondante, e più il Signore guarda con occh