Siate pietre vive della chiesa

 


10 giugno 1973.

Figli diletti e cari, sono con voi. Sono la Vergine del cenacolo. Sono con voi mentre lo Spirito Santo rinnova sopra questa assemblea l'effusione dei suoi doni.

Voi non vedete le lingue di fuoco, ma è ancora lo stesso fuoco che, invisibilmente ai vostri occhi, prende possesso delle vostre menti, affinché le verità della fede vi appariscano in tutta la loro bellezza. È ancora lo stesso fuoco che avvampa nel vostro cuore, così da renderlo capace d'amare e soprattutto di perdonare. È ancora lo stesso fuoco che, diffondendosi su di voi, vi dona quei carismi mediante i quali, imitando il comportamento del mio Gesù, voi date alla comunità quell'aiuto di cui ognuno necessita.

Ricordate, figli, quel momento solenne. Un forte rombo rivelò agli apostoli e ai discepoli, riuniti con me in preghiera nel cenacolo, la presenza dello Spirito Santo. Apparve sotto forma di un globo di fuoco che si divise in tante fiammelle, che si posarono sopra ciascuno.

Quando essi furono invasi dallo Spirito del Signore, nessun timore turbò più le loro anime e cominciarono ad adoperare i carismi ricevuti. Chi parlava le lingue, chi guariva, chi predicava, chi battezzava.

La forza dello Spirito Santo fece sparire dalle loro menti e dai loro cuori quella paura di affrontare la morte che li aveva fatti fuggire durante la passione di Gesù. Il rispetto umano, che aveva fatto mentire Pietro davanti ad un'umile serva, fu tramutato in coraggio, per cui sulle piazze non si vergognava di parlare di Gesù Cristo come Figlio di Dio e della sua risurrezione. Così grande fu il dono di cui furono arricchiti gli apostoli, che non avrebbero esitato a dare la vita ed a subire le stesse pene sofferte dal mio Gesù per testimoniare la loro fede.

Così il giorno di Pentecoste poteva essere ritenuto come il giorno natalizio della Chiesa, di quella Chiesa di cui voi fate parte in un modo così vero da essere considerati come pietre viventi di uno stesso edificio o come membra di uno stesso corpo.

Ogni pietra ha il suo valore, e ogni parte del corpo ha la sua importanza. Non potete essere tutti l'occhio del corpo, ma tanto l'occhio come il dito più piccolo sono importanti, cosicché, se soffre anche solo uno di essi, ne soffre tutto il corpo.

Questa verità vi deve anche far credere e meditare che ognuno ha il suo compito da svolgere, ciascuno la sua missione insostituibile, per cui se qualcuno vien meno al suo dovere, nessuno più lo compirà.

Voi siete Chiesa e io, come nel Cenacolo, sono Madre e Maestra. Molte cose cambiarono dopo la Pentecoste e molte cose cambiano, venendo qui. Ve l'ho detto altre volte: non vi posso togliere le croci, ma lo Spirito del Signore che agisce nelle anime, vi dona quella forza e quella serenità per cui le potete portare e non vi sembrano più così pesanti come prima. Cambia alla luce dello Spirito il vostro modo di concepire la vita e vi viene la forza di combattere i vostri nemici. Combattere però non vuol dire sopraffare, ma vincere con l'amore.

Quante volte, figli, vi vedo qui ai miei piedi angosciati perché forze diaboliche agiscono attorno a voi. Qualche volta sono veramente fratelli contro fratelli. E voi subite angherie, cattiverie e diavolerie di persone malvagie. Ebbene, venite qui! Ecco la lezione dello Spirito Santo: quelle persone sono figli di Dio e voi, con la preghiera e col sacrificio offerto in loro favore, spezzate le catene. Vi entra la pace nel cuore e non sentite più desideri di vendetta, ma di carità.

Molte volte voi coniugi venite qui col cuore angosciato perché non vi capite più o perché i vostri figli si ribellano. Ecco lo Spirito del Signore che parla al vostro cuore e voi capite la necessità di aver fiducia in Dio, di perseverare nella preghiera e di affidare alla sua onnipotenza ciò che non potete ottenere con la vostra pochezza. Ed ecco che entra in voi quella serenità e quella bontà per cui potete cercare di capire più che di essere capiti, ed avete quella facilità di comunicare che è come il dono delle lingue. Lo so, figli, che voi vorreste veder tutto chiaro e tutto risolto nel più breve tempo. Ma come potreste aspirare al cielo, se tutto andasse a gonfie vele a questo mondo?

Vi apro il mio cuore, figli. È una vera fornace d'amore. Buttatevi tutte quelle piccolezze che fanno soffrire voi e di cui voi fate soffrire gli altri, e diventate apostoli. Lo zelo per la gloria di Dio vi divori e vi faccia vedere la vita come un bel dono di Dio.

È una battaglia, lo so, ma se vi affidate al celeste Condottiero delle anime, voi sarete vittoriosi. Ognuno al suo posto, col proprio carisma, col desiderio di glorificare il vostro Re e di essere d'aiuto a tutti. Nessuno diserti le file. Non si arriva al cielo rifiutandosi di compiere il proprio dovere.

Figli, vi benedico tutti. Il fuoco dello Spirito Santo vi divori e, facendovi santi, vi renda pietre vive della Chiesa.

Benedico tutti coloro che nella propria città e casa organizzano cenacoli. Prometto a tutti, con la mia assistenza, quella luce divina che viene dall'alto.

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