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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Siate generosi con Gesù

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  28 marzo 1972 Figli miei diletti e cari, sono l'Immacolata, qui in mezzo a voi per disporre i vostri cuori a far memoria degli ultimi giorni di vita terrena del Salvatore Gesù. Voglio oggi ricordarvi due piccoli avvenimenti di quei giorni che vi saranno di incitamento e di aiuto. Gesù era andato presso i suoi amici a Betania e aveva portato con sé i suoi apostoli. Mentre stava seduto a tavola venne Maria, che, preso dell'unguento profumato assai prezioso, ne cosparse i piedi del mio Gesù. Era presente Giuda, che, calcolando meschinamente il prezzo dell'unguento, fece osservare che quei trecento denari si potevano risparmiare e adoperare per i poveri. Gesù rispose a Giuda che l'atto compiuto da Maria di Magdala aveva un significato, poiché era in previsione della sua sepoltura ed aggiunse che i poveri li avevano sempre con loro. Vi voglio far riflettere su questo fatto per invitarvi ad essere sempre generosi con Gesù. Lo avete ancora con voi vivo e vero nei sant

La legge dell'amore

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  4 Aprile 1978 Figli diletti, sia pace a voi! Sono la Madre vostra, sono la vostra Maestra. Sono qui per istruirvi e per incoraggiarvi, perché possiate crescere sempre più nell'amore di Dio e dei fratelli, così da rendere la vostra vita veramente esemplare. Il mondo spirituale si regge con l'amore, ma anche la vita fisica si regge ed ha origine dall'amore. Se togliete l'amore dal mondo, diventa impossibile vivere! Gli uomini sarebbero belve, se mancasse l'amore. Tutte le opere che nel mondo sussistono devono avere origine dall'amore. Persino le case che vedete, e che appaiono ai vostri occhi come cose tanto materiali, necessitano d'amore in chi le costruisce e le fa costruire, ma assumono poi un grande valore quando ad abitarle sono chiamate famiglie che si amano o persone che si dedicano al bene comune. L'amore è così importante che Gesù, volendo stabilire nel mondo la sua Chiesa e volendo mettere Pietro a capo di essa, l'interrogò per ben t

La virtù della pazienza

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  17 marzo 1972 (in una casa privata) Figli miei, sia pace e gioia ai vostri cuori, poiché quando vi riunite in preghiera noi siamo in mezzo a voi. Io sono qui con una presenza tutta particolare, anche se non lascio mai il paradiso, dove rallegro gli angeli e i santi e dove, immersa nella Trinità beata, mi faccio interprete dei desideri di Dio presso gli uomini. È presente in mezzo a voi il mio Gesù, che promise a suo tempo che dove due o più persone si fossero riunite nel suo nome, Egli sarebbe stato in mezzo a loro. Ma anche tutto il paradiso è aperto sopra il vostro capo, e mentre tutti i suoi abitanti gioiscono di ascoltarvi e di unire le loro preghiere alle vostre, procurano con ogni mezzo di sollecitare dal Padre quelle grazie di cui abbisognate. Voi siete qui ed io, da buona Mamma, compio verso di voi quei doveri che voi pure compite verso i vostri figli. Ogni bambino che viene al mondo deve crescere e voi gli procurate tutto ciò che gli necessita perché la crescita s

Occorre la vostra intercessione

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  12 Marzo 1978 Figli diletti, eccovi qui per il vostro incontro d'amore con la Mamma del cielo. Quanta gioia procura al mio cuore questa vostra preghiera! Essa sale come profumo d'incenso verso il cielo, e diffonde nel mondo fiducia e fede. Sembrano cose impossibili agli uomini, eppure, per l'universalità della preghiera, tutta l'umanità gode di benefici divini. Se gli uomini fossero attenti alla voce di Dio e alla sua misericordia, vedrebbero con gli occhi della fede quello che in primavera vedono con gli occhi del corpo. Non è vero che, al primo sole e alla pioggia primaverile, gli alberi si rivestono di fiori, i monti sembrano giardini fioriti, e i campi sembrano trapuntati di piccole stelle, che sono margheritine semplici e delicate? Oh, non vi viene da pensare che una mano potente abbia lanciato a piene mani petali e petali fino a trasformare la natura? Figli, se tutti fossero attenti all'azione di Dio nel mondo, raccoglierebbero i frutti, i fiori, i pe

Il sacramento della confessione

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  12 marzo 1972 Figli miei diletti, sia pace a voi e grazie. Sono la vostra Mamma, e ogni incontro con voi mi rallegra perché posso allargarvi le braccia e il cuore per accogliervi. Vi prendo sulle mie ginocchia e, accarezzandovi, v'invito ad essere buoni, sempre più buoni, per far piacere a Dio e perché possiate voi stessi gioire della vostra bontà. S'avvicina la solennità della Pasqua, ed io, traendone motivo dal brano del Vangelo che oggi vi è stato letto, vi voglio parlare del sacramento della Confessione. Voi vi accostate forse di frequente a questo sacramento, ma spesse volte esso non porta quei benefici effetti per cui è stato istituito. Il Vangelo vi parla di un cieco dalla nascita che Gesù guarisce in un modo assai strano. Prende del fango fatto con la saliva e la terra e lo pone sugli occhi del cieco, poi dice: "Va e lavati alla fontana di Siloe". Il cieco va e torna. Ha riacquistato la vista. Figli, anche voi con il peccato originale siete ciechi

Preghiera fiduciosa e coerenza

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  11 Marzo 1975 Figli diletti, sono con voi per accompagnare la vostra preghiera ed avvalorarla. Sono la Madre vostra immacolata, la celeste Tesoriera di tutte le grazie. E che cosa non posso ottenere a coloro che umilmente chiedono, fortemente mi amano e docilmente al volere di Dio si sottomettono? Tutto potete ottenere, figli. È una grande cosa il poter avere una Mamma presso il trono di Dio che, essendo stata una creatura umana come voi, capisce tutti i vostri bisogni e le vostre debolezze, per cui non le è difficile farsi vostra interprete. Io perciò v'incoraggio a non limitare mai le vostre richieste. Dovete essere generosi anche nel chiedere ed avere una fiducia ancora più grande. La fiducia è confidenza, è fede, è speranza, è sicurezza di essere compresi ed esauditi. Non dite che tante volte avete chiesto e non avete ottenuto, perché molti doni sono a voi sconosciuti o non amati o non capiti. Ricordate che il Signore vi dà i vestiti secondo le stagioni, cioè vi dà, mo

La vostra giovinezza non deve tramontare

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  10 Marzo 1978 (a Saronno) Figli miei, eccomi qui con voi per continuare un discorso che avete iniziato col primo giorno di Quaresima. Dovete continuare a dar morte a quell'uomo vecchio che insistentemente vuole prevalere, per dare vita all'uomo nuovo, che vi fa vivere una vita divina e che vi fa risorgere quotidianamente con Gesù fino al giorno in cui, allo squillo delle trombe meravigliose che annunzieranno la risurrezione finale, i vostri corpi si riuniranno all'anima per essere glorificati in Cristo risorto. Voglio invitarvi a volgere il vostro pensiero alla primavera, che già si va delineando con un clima più mite e coi primi germogli che spuntano sui rami finora stecchiti. Voglio invitarvi a riflettere sulla vita del cristiano: essa è meravigliosa e, nel suo decorso, presenta una somiglianza con la natura. La vostra primavera, però, che può essere ormai trascorsa per il passare degli anni, o può essere all'inizio per la giovinezza incipiente, deve durare sem

Se si conoscessero le pene dell'inferno...

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  25 febbraio 1972 (in una casa privata) Figli miei diletti, sono la Madre vostra addolorata e sono con voi per accogliere la vostra preghiera come conforto e come aiuto a me, per tutti i vostri fratelli. Figli, voi mi siete cari ed io vi metto a parte delle mie pene che tanto mi pesano sul cuore. Vi sono nel mondo tante persone che pur sembrando vive, sono dei morti ambulanti. Esse sono staccate da Dio, poiché il peccato ricopre la loro anima. La vita divina che dovrebbe circolare in loro è come stroncata e interrotta dalla colpa, che esse amano e che commettono solo per combattere Dio. Questi cadaveri ambulanti che apparentemente sembrano forse robusti e floridi di salute, mi fanno soffrire moltissimo, poiché chi sa di esser malato ha desiderio di guarire e si provvede dei medicinali necessari, ma chi non si rende conto della gravità del suo male, non sente la necessità di curarlo. La seconda sofferenza che mi ferisce il cuore è quella di vedere come molte anime, che pure fu

Mani in preghiera e operanti

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  5 marzo 1972 Figli miei diletti, eccomi qui con voi. Sono la vostra Mamma, desiderosa di darvi ogni bene. Le mie istruzioni così semplici, così limpide, assomigliano a quelle che la maestra delle scuole elementari fa ai vostri piccoli e che a suo tempo anche voi avete ricevuto; ma è solo un'apparenza, poiché il senso teologico di ogni lezione è tanto profondo che, se a queste seguirà la pratica, giungerete alle più alte vette della perfezione. Desidero, oggi, continuare quegli insegnamenti che vi ha dato il mio Gesù. Egli vi ha parlato dei suoi occhi e della preziosità della vita spirituale, vi ha parlato dei vostri occhi e della necessità di renderli luminosi per mezzo della bontà del cuore. Io oggi vi presento le mani e vi parlo di esse, perché siano sempre un richiamo a voi e un invito ad usarle bene. Anzitutto voi desiderate vederle sempre pulite, perché sono il mezzo naturale col quale dovete compiere tutti i doveri riguardanti la vostra persona e il prossimo. Invit

Siano luminose le vostre opere

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  5 Marzo 1978 Figli miei, sia pace a voi e grazia ed ogni bene! Ecco, avete cominciato il vostro colloquio con me, che deve portarvi ad una conoscenza perfetta dei vostri doveri verso Dio, verso il prossimo e verso voi stessi. È un colloquio che può assomigliare a quello che Mosè tenne sul monte, quando Dio lo chiamò per dargli i suoi Comandamenti e glieli scrisse su tavole di pietra. Quale fu l'esito di quell'incontro, di quel trattenimento? Mosè scese dal monte, ed il suo volto era trasfigurato e mandava raggi luminosi. Figli, che cosa deve conseguire alla vostra preghiera, fatta con me, e all'istruzione religiosa che io stessa vi offro e v'impartisco? Dovete uscire di qui trasfigurati! Dovete scendere da questo monte santo e portare la luminosità delle vostre opere dovunque. Tutti si devono accorgere che la mia lezione è divina, per quella precisione con cui la mettete in pratica osservando i Comandamenti di Dio, ed è come dire, i due Comandamenti della carit

Ubbidite e non giudicate

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  29 febbraio 1972 Figli miei diletti, eccovi qui pronti ad accogliere la semente della divina parola. Io la getto a piene mani. Sgombrate sempre il vostro cuore da tutto ciò che può essere d'inciampo e ricevete con fede i divini insegnamenti. La fede è tanto necessaria, direi che è indispensabile per poter capire le verità eterne. Poi occorre l'umiltà di cuore, poiché il Signore svela i suoi segreti ai piccoli e occorre la grazia di Dio che porta Dio in mezzo a voi. La grazia è luce, è purezza, e chi la possiede realizza la beatitudine proclamata dal mio Gesù: "Beati i puri di cuore perché vedranno Dio". Con questa preparazione di fede, umiltà e grazia disponete sempre il vostro cuore a ricevere i doni di Dio. Figli, oggi vi voglio riferire una frase detta dal mio Gesù da cui dovrete ritrarre la pratica. Ha detto Gesù: "Mosè vi ha dato la legge che ora tengono in deposito gli scribi e i farisei. Essi la insegnano ma non la praticano. Voi ubbidite alla