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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Volete dare al mondo il Salvatore?

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  24 marzo 1974 Figli diletti, sia pace a voi. Sono la Vergine dell'Annunciazione e godo di rivolgervi un caldo invito a prepararvi, con una preghiera intensa e piena d'amore, a celebrare la festa più grande dell'anno che ricorda il momento in cui il Verbo di Dio prese dimora nel mio seno. Si annunciava in tal giorno la salvezza dell'umanità col compimento del grande mistero dell'Incarnazione. Era legato, questo mistero, all'adesione della mia volontà a quella di Dio. Figli, il mondo ancora deve essere salvato. Il Verbo eterno, il Figlio di Dio, deve entrare ancora una volta nel mondo. Chi vorrà con me farsi strumento di salvezza? Occorre il vostro sì consapevole e pieno alla richiesta dell'angelo. "Vuoi dare al mondo il Salvatore?", domanda Gabriele a ciascuno di voi. Se lo accogli in te stesso, questo Dio Salvatore, sei in grado di donarlo agli altri. Accogliere Dio vuol dire fare piazza pulita di tutto ciò che gli dispiace, vuol dire accogl

Consideratevi tutti veri servi del Signore

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  11 Marzo 1977 (a Saronno) Figli diletti, quanto vi sono riconoscente per questi raduni di preghiera che con tanta fede e con tanto amore portate avanti, superando le difficoltà che provengono un po' da tutte le parti! Se saprete vincere voi stessi e quel senso d'inerzia che vi può allontanare dal sacrificio, oppure quel pensiero, anche più facile, che vi può mostrare molto lavoro da compiere nelle vostre case, o che vi fa supporre che questo tempo che voi dedicate alla preghiera sia tempo perduto, riuscirete facilmente a superare anche tutto ciò che può provenire dall'esterno. Vi saranno coloro che, con un motivo qualsiasi, cercheranno di demolire quello che il Signore sta costruendo, e vorranno che la vigna del Signore, che sono le anime, non trovi nella preghiera e nell'istruzione religiosa il proprio alimento. Voi non vi lascerete mai perdere di fiducia e di coraggio, ed io vi assicuro che i risultati che otterrete saranno meravigliosi. Voi camminerete per

Le pene che mi vengono dalle anime buone

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  9 Marzo 1977 (a Muggiò) Figli diletti, siate benedetti! Ecco, sono qui con voi. Sono la Madre della Chiesa, sono il Rifugio dei peccatori. La mia parola vuole esservi di aiuto, e vuole indicarvi la strada da seguire nelle attuali circostanze dolorose, da cui siete circondati. Vi ricordo intanto che, come hanno perseguitato i profeti, così hanno perseguitato il mio Figlio, e lungo il corso dei secoli perseguitarono e perseguiteranno tutti i seguaci di Gesù, desiderosi di vivere secondo i suoi insegnamenti. Voi vi lamentate di ciò che vedete, di ciò che vi viene trasmesso oralmente oppure coi mezzi di comunicazione; ma immaginate quanto è superiore il male che appare ai miei occhi e agli occhi del Padre! Egli vede le anime portate alla rovina dall'opera continua e deleteria del demonio, e vede coloro che collaborano con lui, i quali, con la parola, con l'esempio e con la stampa, distruggono negli uomini, sue creature, ogni pensiero di fede e di morale. Quando sentite p

La fede va continuamente approfondita

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  8 Marzo 1977 Figli, tanto a me cari, sia pace a voi! Ecco che ancora e sempre, la Madre del Signore, la Sposa dello Spirito Santo, vuole rivolgervi la parola che illumina, che incoraggia a fare il bene e che dissipa le tenebre dell'errore. Sono la vostra Maestra, e voi dovete seguirmi con docilità e con intelligenza, oltre che con amore filiale. Voglio citarvi, in questo momento, alcune parole dette dal mio Gesù ai suoi discepoli. "L'incarico di spiegare la legge di Mosè - disse Egli - passò agli scribi e ai farisei. Ora essi comandano, e voi dovete ubbidire e fare ciò che vi dicono, ma non dovete fare ciò che essi fanno". In tutti i tempi, e anche attualmente, vi sono molti che insegnano, ma di questi maestri non dovete imitare il comportamento di vita, perché essi parlano bene e razzolano male. Mi rivolgo perciò a voi tutti, a cui vado ripetendo di diffondere la divina parola, invitandovi a riflettere e a procurare di mettere in pratica ciò che insegnate

Preghiera e adesione alla Volontà di Dio

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  6 marzo 1974 (a Muggiò) Figlie dilette, spose del mio Gesù, figli tutti che mi amate, siate benedetti per quel conforto che date al mio Gesù e a me e per quell'aiuto che date ai fratelli per mezzo della vostra preghiera. Gioiscono gli angeli ed i santi, tremano di rabbia i demoni, per i quali la preghiera è come un bastone che li perseguita e li fa soffrire battendoli. Quando pregate si schiude il paradiso, ve l'ho detto altre volte. Fate sempre della preghiera un'elevazione amorosa verso Dio ed una vera unità fra di voi e con tutta la Chiesa. Torna sempre vero quell'ammonimento: se stai per fare la tua offerta all'altare e ti accorgi di avere qualche cosa con tuo fratello, o che tuo fratello ha qualche cosa verso di te, va a rappacificarti, poi ritorna e fa la tua offerta. Così è per ogni preghiera. Se il cuore è libero da ogni anche piccolo risentimento, la preghiera diventa un'offerta come d'incenso purissimo, che mesce le sue ondate odorose con qu

Fate morire l'uomo vecchio

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  3 marzo 1974 Figli diletti, non mi stancherò mai di parlarvi e di rivolgervi i miei inviti amorosi finché voi non vi stancherete di me e non mi vorrete abbandonare. Sono la Mamma di tutte le mamme della terra e, come tale, non ho che un desiderio vivissimo, quello di vedervi crescere secondo quel modello che il divin Padre ci ha dato nel suo divin Figlio e vedervi raggiungere nel cielo non già una posizione di comando sopra gli altri, ma un grado di gloria corrispondente a quella statura spirituale che avrete raggiunto. Tutto l'anno liturgico è un invito a crescere con Gesù e in Gesù e a camminare nel mondo come dei veri risorti, ma la Quaresima è un invito più pressante a prepararsi a quella risurrezione che non è solamente un avvenimento annuale, ma deve essere un fatto giornaliero da ripetersi fino alla completa morte dell'uomo vecchio, perché possa vivere l'uomo nuovo, quello modellato sul Cristo. Chi è questo uomo vecchio? - mi domanderete voi. La vecchiaia

La tentazione della sfiducia

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  1 Marzo 1977 Figli diletti, con quanto amore io v'indirizzo la parola di Dio! Si direbbe che questa mia scuola e questi miei alunni fossero gli unici che debbo istruire, tanto sono desiderosa di comunicare con voi. Sono attratta dalla vostra predisposizione, che è come il buon terreno che accoglie la semente. Quando in una scuola ci sono alunni desiderosi d'imparare e attenti alle lezioni, tutto diventa più facile e più gioioso. Sappiate mantenere i desideri buoni che il Signore suscita, perché possiate perseverare nel bene ed essere come noi vi vogliamo. Non lasciatevi intimorire dalla vostra incapacità e debolezza, per cui molte volte vi pare di non progredire nel bene e di essere trascurati e pigri. Potrebbero essere delle tentazioni per indurvi a non fare il bene. Il maligno desidera portare le anime alla rovina e, non potendo farvi commettere gravi peccati, mette in voi lo scoraggiamento, la tristezza e l'angoscia, forse anche per il pensiero di non aver fat