Le pene che mi vengono dalle anime buone

 


9 Marzo 1977 (a Muggiò)

Figli diletti, siate benedetti! Ecco, sono qui con voi. Sono la Madre della Chiesa, sono il Rifugio dei peccatori.

La mia parola vuole esservi di aiuto, e vuole indicarvi la strada da seguire nelle attuali circostanze dolorose, da cui siete circondati. Vi ricordo intanto che, come hanno perseguitato i profeti, così hanno perseguitato il mio Figlio, e lungo il corso dei secoli perseguitarono e perseguiteranno tutti i seguaci di Gesù, desiderosi di vivere secondo i suoi insegnamenti.

Voi vi lamentate di ciò che vedete, di ciò che vi viene trasmesso oralmente oppure coi mezzi di comunicazione; ma immaginate quanto è superiore il male che appare ai miei occhi e agli occhi del Padre! Egli vede le anime portate alla rovina dall'opera continua e deleteria del demonio, e vede coloro che collaborano con lui, i quali, con la parola, con l'esempio e con la stampa, distruggono negli uomini, sue creature, ogni pensiero di fede e di morale.

Quando sentite parlare del terremoto, in cui hanno trovato la morte alcune migliaia di persone, vi sentite presi da un sentimento di pietà e di timore. Quando Dio volge il suo sguardo sull'umanità, vede disastri ben più gravi, e se la sua misericordia viene ancora mantenuta, è perché è infinita.

Pensate, però, quanto è grande il dolore di una madre che perde un figlio, o perché colto dalla morte o perché fuggito da casa. Ebbene, quegli uomini che, rifiutando la fede, si abbandonano alle licenze più immorali o alle cattiverie più nefaste, sono figli di Dio, che Egli ama infinitamente e che dovrebbero godere della sua gioia infinita per tutta l'eternità.

Dio non può soffrire né morire. Il Figlio di Dio, però, come uomo, sofferse per i peccati di tutti gli uomini, e continua la sua immolazione, anche se misticamente, per salvarli. E un amore ripudiato, è una salvezza respinta, per ogni figlio che volutamente si danna, e si ripete per il mio cuore materno il dolore di quelle mamme che perdono un figlio. Così dovete comprendere le mutilazioni della Chiesa per ogni cristiano che rinnega la sua fede e diventa apostata.

Ma vi è un'altra sofferenza ugualmente grande, che pochi capiscono e che è inferta al mio cuore, non già da increduli o infedeli, non già dai malvagi e da coloro che cedono alle tentazioni del demonio, ma dalle anime buone, dai consacrati, dai sacerdoti, che non solo cadono nel peccato di superbia e di orgoglio, ritenendosi giudici severi e ingiudicabili, ma che si sovrappongono all'autorità di Dio stesso e della Madre sua, ritenendosi autorizzati ad impedire il bene e a giudicare il comportamento di Dio nel confronto delle anime.

Se è doloroso per il mio cuore vedere il diffondersi del male, è altrettanto doloroso che non si assecondino i miei desideri e che non si favoriscano quelle pratiche di pietà e quelle opere di bene destinate ad aiutare la Chiesa.

Temano quei sacerdoti che, senza rendersi consapevoli della verità e senza verificare quello straordinario di cui è pieno il mondo, lo condannano e lo discreditano, quando non lo impediscono apertamente. La mano di Dio arriva a tutto, e si renderanno conto forse troppo tardi, quei figli prediletti, di avere sbagliato impedendo il bene, perché il male l'avrà sostituito e sarà tanto grave da non poter più essere impedito.

Che cosa dovrete fare voi, che siete assidui e desiderosi della mia parola? Continuate ad amarla e traetene profitto. Sappiate che quelle che io vi dono, sono lezioni su cui dovrete meditare, non solamente voi, ma tutte quelle anime che verranno dopo di voi, che saranno desiderose d'imitarvi e di perfezionarsi.

Non spiega la maestra le verità della scienza e del sapere ai suoi alunni? E se basta una formula per ricordare un particolare teorema, non vi pare che è necessario che l'insegnante faccia capire per esteso ciò che la formula racchiude?

Sappiate apprezzare la vostra scuola, e imparate a seguire la vostra coscienza, facendo con tutta libertà di spirito tutto quel bene che desiderate. Sappiate che la preghiera è un grande bene, come pure l'istruzione religiosa, e che per fare il bene non occorrono permessi.

Un'altra cosa vi voglio ricordare. Voi potrete nella vostra vita far molto per tutti coloro che amate, ma molte volte non raccoglierete gratitudine e riconoscenza. Imparate a far sempre tutto per amore di Dio, e la ricompensa vi sarà data da Colui che retribuisce anche un solo bicchiere d'acqua dato per amor suo. Siate sempre disposti ad aiutare tutti e non aspettatevi nulla da nessuno, perché il Signore non abbia a dirvi che avete già ricevuto la vostra mercede.

Io vi accompagno passo per passo, giorno per giorno. Benedico ogni vostro sforzo, e ritengo fatto a me tutto ciò che fate ai vostri fratelli per farmi conoscere ed amare.

Portate la mia benedizione alle vostre famiglie e ai vostri parroci. Dite loro che i cenacoli familiari sono voluti da Dio, in previsione del giorno in cui con grande difficoltà si potrà frequentare la chiesa e ci sarà la libertà di credere.

Arrivederci, figli. Amatevi ed aiutatevi a vicenda. Siate un cuor solo ed un'anima sola.

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