La fede va continuamente approfondita

 


8 Marzo 1977

Figli, tanto a me cari, sia pace a voi! Ecco che ancora e sempre, la Madre del Signore, la Sposa dello Spirito Santo, vuole rivolgervi la parola che illumina, che incoraggia a fare il bene e che dissipa le tenebre dell'errore. Sono la vostra Maestra, e voi dovete seguirmi con docilità e con intelligenza, oltre che con amore filiale.

Voglio citarvi, in questo momento, alcune parole dette dal mio Gesù ai suoi discepoli. "L'incarico di spiegare la legge di Mosè - disse Egli - passò agli scribi e ai farisei. Ora essi comandano, e voi dovete ubbidire e fare ciò che vi dicono, ma non dovete fare ciò che essi fanno".

In tutti i tempi, e anche attualmente, vi sono molti che insegnano, ma di questi maestri non dovete imitare il comportamento di vita, perché essi parlano bene e razzolano male.

Mi rivolgo perciò a voi tutti, a cui vado ripetendo di diffondere la divina parola, invitandovi a riflettere e a procurare di mettere in pratica ciò che insegnate e quei pensieri che diffondete, perché non avvenga che Gesù possa paragonarvi agli scribi e ai farisei.

Ma vi voglio anche sottolineare un altro insegnamento, che vale per moltissime persone che vanno affermando di aver perduto la fede, e forse anche la moralità della vita, a causa del cattivo esempio ricevuto in determinati momenti della propria esistenza. A questo punto, vorrei convincere tutti della bellezza della fede, che non viene meno e che non verrà mai meno, anche se tutti gli uomini che si dicono credenti dovessero rinnegarla.

La fede è il legame che unisce l'uomo a Dio. Essa è basata su verità eterne, che Dio stesso comunicò agli uomini, o direttamente o per mezzo del suo Figlio divino. Queste verità rimangono immutabili anche se molte persone, interpretandole a modo loro, senza la luce dello Spirito Santo, le frammischiano con molti errori.

La fede è anche la pratica di quella legge divina che Dio ha impresso nei cuori, per cui si dovrebbe poter dire di ogni cristiano che egli pratica ciò in cui crede.

Ma, figli, quanto difficilmente si trova nel mondo una coerenza perfetta tra il credere e il praticare! Le difficoltà quotidiane mettono a repentaglio i principi di fede, e l'andazzo comune diventa come una forza che trascina al male. Ecco che, se si guarda l'esempio che vi viene da molti, vi sentite venir meno nelle vostre convinzioni e vi dibattete tra il bene e il male. Non deve essere così!

Le verità in cui credete devono essere così evidenti per voi che nessuna forza umana possa demolirle. Ditemi, figli, forse che, quando molti scolari sbagliano la soluzione del problema, chi l'ha risolto bene deve lasciarsi intimorire?

La fede è il problema più interessante, più importante e anche più difficile della vita. Occorre impegnarsi tenendo di mira il Vangelo, il Credo, il Decalogo e tutte quelle verità che, dichiarate dogmi, vengono proposte e comandate dalla Chiesa.

Certamente, l'esempio ha la sua importanza, ed è per questo che molti figli, arrivati ad una certa età, non credono e non praticano più perché imitano il padre. Avviene anche che qualche scandalo, dato da sacerdoti o religiosi, porti i fedeli ad allontanarsi da Dio. Ma come non rendersi conto che, pur avendo ricevuto un grande compito ed una grande responsabilità, questi chiamati conservano la loro debolezza umana? E come si può scandalizzarsi fino al punto di rinnegare la propria fede, in nome di coloro che l'hanno tradita?

Qualche volta, situazioni difficili della vita richiedono una pratica più fervente ed una maggiore costanza nella vita cristiana. Ma perché molti si lasciano abbattere, e trascurano la preghiera e pronunciano frasi blasfeme contro Dio? Non è Egli padre? E non è Colui che, per rialzare l'uomo dallo stato di abiezione in cui si trovava, mandò il Figlio suo sulla terra perché si sobbarcasse tutti i peccati e tutti i dolori?

Figli, siate forti, perché possiate anche voi dire, come dissero alcuni santi: "Né la malattia, né la miseria, né le difficoltà, né la morte, mi separeranno dalla fedeltà a Gesù".

Sappiate che la fede è l'ancora di salvezza, che vi porta a galla nel naufragio che può rappresentare la vita. Senza fede vi è la disperazione. Chi vi toglie la fede, vi toglie ben di più di tutti i beni della terra, perché vi toglie la possibilità di raggiungere il cielo.

Una mamma senza fede non potrà accettare i sacrifici che la maternità impone. Vedete e costatate quanto è doloroso arrivare a rinnegare i propri figli, piuttosto che assumersi di essi la responsabilità e le cure che richiedono! Senza fede non ci può essere coscienza, perciò, anche se qualche volta la mitezza e la bontà naturale del carattere impediscono di compiere cose gravi a danno del prossimo, non si esiterà al momento opportuno di scagliarsi contro di esso e di danneggiarlo moralmente e spiritualmente.

La fede va però continuamente approfondita e studiata nei suoi minimi particolari. Ecco perché io vi dono le mie lezioni e vi richiamo ai vostri doveri!

Perseverate, e siate fedeli. Gioirete della vostra fede, come una sposa gioisce per i gioielli che lo sposo le dona; la saprete difendere dai ladri che continuamente la insidiano e la diffonderete, persuasi che le ricchezze che Dio a mezzo della fede vi dona, sono destinate anche agli altri, ai fratelli vostri.

Vi benedico tutti e vi aumento la fede.

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