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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli

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  26 Settembre 1978 Siate benedetti, figli, perché l'invito di Gesù alla preghiera è sempre da voi ben accolto. Pregate senza interruzione! Ecco l'invito di Gesù, e voi ne fate, di questo invito, una legge e lo seguite con tanto amore. Avviene da voi, in questo luogo, ciò che avveniva al tempo della vita mortale di Gesù. Le folle si accalcavano attorno a Lui. Gesù parlava loro e predicava. Talvolta diceva agli apostoli: "Figli, andiamo in un luogo deserto, andiamo a riposarci un poco!"; e, quando arrivavano nel luogo deserto, trovavano altra folla, desiderosa della parola di Dio. Così, per chi ama il Signore, non c'è luogo che tenga, non c'è interruzione. Qui si ascolta la parola di Dio, là si ascolta la parola di Dio. E io mando questo mio strumento perché si renda un oggetto concreto di quello che io voglio dirvi, perché, vedendo in lei la mia persona e il mio Gesù, possiate accogliere la Parola con più fede e con più amore. Ma vi voglio ricordare un fa

La ricompensa vi sarà data per mezzo mio

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  24 Settembre 1978 Sia pace e grazia ai vostri cuori! Ecco, figli, sono qui in mezzo a voi. Voglio ripetervi ciò che stamane avete ascoltato nella pagina del Vangelo. È un padrone che va in cerca di operai, ed esce lui stesso alla prima ora, alla terza ora, a mezzogiorno e nel pomeriggio, e trova operai volonterosi che vengono a lavorare nel suo campo. Il padrone pattuisce un denaro coi primi e, quando arriva il momento di consegnare la mercede, ecco che anche agli ultimi viene dato un denaro. Vi assicuro che anche voi, se vi foste trovati al posto dei primi, avreste reclamato e avreste detto: "Ma come, da tutto il giorno io lavoro e tu ci dai la stessa paga degli altri?". Figli, vi voglio chiarire questa verità. L'essere chiamati per primi non è un obbligo, non è una croce più pesante da portare, ma è un onore, è una grazia in più. È un dono anticipato. L'essere chiamati alla fede, l'essere chiamati a vivere una vita cristiana fin dall'infanzia, fin d

Dovete essere buoni con Dio, con il prossimo e con voi stessi

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  17 Settembre 1978 Figli miei, eccomi qui in mezzo a voi per parlarvi della bontà. Voglio che i vostri cuori siano riempiti di bontà, perché la bontà racchiude molte altre virtù, e vi posso dire che senza la bontà non si può andare in paradiso. Un giorno un giovane s'avvicinò a Gesù e lo chiamò così: "Maestro buono! ". Al che Gesù rispose: "Buono è solamente Dio". Ecco perché io voglio donarvi la bontà, e voglio donarvela in nome dello Spirito Santo che voi invocherete. Voglio donarvi la bontà perché è un raggio della divinità. Voglio donarvi la bontà perché dovete imparare a comportarvi bene con Dio, col vostro prossimo e con voi stessi. Dovete essere buoni con Dio, che è bontà infinita. Ma come potrete essere buoni con Dio? Riconoscendo la sua grandezza e la vostra miseria. È tutto qui. Se vi rivolgete a Dio riconoscendo la vostra miseria, voi siete buoni perché implorate la sua misericordia, perché gli date modo di mettere in atto la sua bontà. Che cos&

Come realizzare in voi l’ave Maria

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  16 Settembre 1975 Figli, tanto a me cari, sia pace e grazia ai vostri cuori. Sono Maria, la Madre del Redentore. Sono qui per istruirvi e per chiedervi di realizzare in voi l'Ave Maria, così da diventare altrettante Marie. Vi sembrerà strano il mio linguaggio, ma quando vi avrò spiegato ogni cosa, ne sarete tanto contenti e mi sarete grati. Vi sono due azioni nella vita dell'uomo, del cristiano in particolare, di grandissima importanza. Queste azioni si rispecchiano nell'Ave Maria, che voi recitate molte volte al giorno. Nella prima parte dell'Ave Maria, mi salutate come mi salutò l'angelo, "piena di grazia", e mi dite che il Signore è con me. In queste parole io vedo l'azione che voi compite sovente, di comunicarvi. Rivolgo perciò a voi le parole che m'indirizzate, e v'invito a desiderare sempre più di vivere in grazia di Dio e di aumentarla sempre più, così da possederne la massima misura desiderata da Lui a vostro riguardo. Riceve

Dovete essere veramente buoni

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  13 Settembre 1975 Figli miei, figli redenti dal sangue del mio Gesù e dalle mie sofferenze, siate benedetti. Siete stati chiamati per diverse strade accanto a me, ma la voce che chiama è sempre quella: è la voce di Dio, che vuol dare ai suoi figli conforto ed aiuto. È la voce di Dio, che s'identifica con la mia di Consolatrice degli afflitti e di Aiuto dei cristiani. Io sono, perciò, qui in mezzo a voi. Sono da voi rappresentate varie categorie di persone: i sacerdoti, le mamme, le nubili, i celibi, i religiosi. Vi sono coloro che sono addetti alle pubbliche cose, e coloro che nell'umile lavoro artigianale trascorrono la loro giornata. Tutti però avete un nome comune: siete cristiani, e questo è per voi il più grande vanto e per me il più grande impegno. Nessuna cosa vale al mondo quanto quella di essere cristiani, che è come dire degli impegnati a vivere come testimoni di Colui che, essendo Figlio di Dio, volle farsi uno di voi, per elevarvi da semplici creature uman

Offrite le vostre sofferenze

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  10 Settembre 1975 (a Muggiò) Figli diletti, quanta gioia mi dà questo incontro! Siete tutti miei figli, desiderosi di amarmi e di udire la mia parola. E come può una mamma non esaudire i desideri buoni dei propri figli? Che cosa non farebbero le mamme per far contenti i propri cari? Io dunque sono qui. Sono santa Maria. Sono qui per dirvi ancora una volta: siate santi! I vostri nomi sono scritti nel cielo. Là è preparato un seggio di gloria per ciascuno e non dovete che essere docili ai miei insegnamenti e lasciarvi guidare per giungervi. Il mondo si prefigge delle mete umane. Gli uomini mirano alle conquiste della potenza, della ricchezza e del piacere, ma rimangono a mani vuote e trovano soltanto amarezze. I cristiani guardano il cielo e intravedono, oltre le stelle, la propria casa. Le ricchezze del cristiano non hanno nessun confronto con le cose passeggere dei mondani. Il vero cristiano gode di una felicità vera già su questa terra, poiché, anche nel dolore, nella fatica, n