La ricompensa vi sarà data per mezzo mio

 


24 Settembre 1978

Sia pace e grazia ai vostri cuori! Ecco, figli, sono qui in mezzo a voi. Voglio ripetervi ciò che stamane avete ascoltato nella pagina del Vangelo.

È un padrone che va in cerca di operai, ed esce lui stesso alla prima ora, alla terza ora, a mezzogiorno e nel pomeriggio, e trova operai volonterosi che vengono a lavorare nel suo campo. Il padrone pattuisce un denaro coi primi e, quando arriva il momento di consegnare la mercede, ecco che anche agli ultimi viene dato un denaro. Vi assicuro che anche voi, se vi foste trovati al posto dei primi, avreste reclamato e avreste detto: "Ma come, da tutto il giorno io lavoro e tu ci dai la stessa paga degli altri?". Figli, vi voglio chiarire questa verità. L'essere chiamati per primi non è un obbligo, non è una croce più pesante da portare, ma è un onore, è una grazia in più. È un dono anticipato.

L'essere chiamati alla fede, l'essere chiamati a vivere una vita cristiana fin dall'infanzia, fin dall'aurora, fin dall'inizio del giorno, è una grande fortuna. Ecco perché chi è cresciuto nella fede cristiana, chi ha avuto genitori cristiani, chi ha potuto conservare in sé la fede, la purezza, la carità, l'amore di Dio, non deve reclamare se a un certo punto viene caricato della croce, perché la ricompensa più bella che il Signore può dare alle sue creature che l'hanno servito e amato, è quella di renderle partecipi delle sue sofferenze. Ecco perché non ci si può lamentare quando la croce grava sulle spalle! È la ricompensa umana e divina; è Gesù che dice: "Poiché mi hai servito per tutta la giornata, ecco, ti voglio rendere simile a me". Ma vi è un'altra ricompensa, che sarà eterna, ed è basata sulla prontezza con cui si risponde alla chiamata e sulla grandezza dell'amore. Ecco che qualche volta gli ultimi arrivati mettono più zelo nel compiere il bene, per cui battono i primi. Li battono nel servire il Signore, nell'entusiasmo della fede e nell'ardore della carità. Gli ultimi operai, arrivati all'ultima ora, forse, nella gioia di essere stati chiamati, avranno messo tutte le loro energie per portare a compimento il lavoro. Figli, a questa mia scuola siete stati chiamati proprio a tutte le ore. Ci sono i chiamati della prima ora e ci sono gli ultimi arrivati; ma tutti mi siete immensamente cari. E quando vedo lo sforzo di certe persone che vogliono camminare nella via della virtù e della santità, anche se hanno incontrato il Signore da poco, io dico: beata questa scuola, benedette le anime che la frequentano; io stessa sarò la vostra mercede! Oh, non mi onorate come Vergine della Mercede?

La ricompensa che vi sarà data in paradiso per tutto ciò che fate, purché sia fatto nell'amore di Dio, rispondendo alla sua chiamata, vi sarà data per mezzo mio. Questa ricompensa eterna sarà data a voi per le mie mani, perché voi mi amate, perché mi servite e mi fate conoscere. Figli, nel campo di lavoro in cui siete chiamati a lavorare, dovete essere i miei missionari. E che cosa fanno i missionari? Portano avanti un'idea, dimenticando tante volte sé stessi per far conoscere quest'idea! E voi, che siete i missionari della Madonna, che cosa portate avanti? Ecco, portate avanti la mia immagine e il mio rosario, portate avanti le mie virtù attraverso la vostra persona, perché tutti abbiano ad amarmi. E se ogni piccola cosa in paradiso avrà una ricompensa eterna, io, essendo la vostra mercede, aggiungerò cose e cose, meraviglie e meraviglie, e godrete del mio amore materno, come forse altri non ne godono perché mi hanno rifiutato la loro collaborazione e il loro amore.

Figli, siate felici di venirmi a pregare! Siate felici di venirmi a onorare, ma siate ancora più felici di portarmi con voi dovunque andiate, poiché, se mi portate con voi, avrete una difesa e la vostra speranza non verrà mai meno; se mi portate con voi, avrete una lucerna accesa che v'indicherà il cammino da seguire e, state certi, non sbaglierete la strada. Io vi guardo ad uno ad uno. Non mi dilungo, poiché vi preparate per la maggior parte a quel corso di Esercizi che sarà particolarmente da me benedetto. Sarò con voi in questi giorni, ma chi rimarrà a casa dovrà unirsi spiritualmente: riceverà luce e calore e grazie particolari, se approfondirà la preghiera e corrisponderà alla chiamata del Signore. Figli, "sono molti i chiamati e pochi gli eletti", ha detto Gesù. Voi avete corrisposto e siete incamminati per la mia strada, ma tanti, specialmente i giovani, chiamati in una via di perfezione, per le difficoltà che si frappongono non riescono a portare a termine quella che è la volontà di Dio.

Pregate perché sorgano queste vocazioni, perché si corrisponda alla chiamata del Signore. Ricordatevi che ogni vocazione religiosa e sacerdotale, alla quale si corrisponda, è un far riverberare in mezzo al popolo cristiano l'opera di Gesù. In questi chiamati che realizzano la vocazione, continua ad essere presente la persona di Gesù, che comunica la sua vita divina attraverso i Sacramenti, e dona quell'insieme di grazie che può portare tutto un popolo sulla via della santità e della perfezione. Ricordatevi, figli, che le vocazioni sacerdotali sono un grande dono di Dio, e voi siete tenuti a collaborare, a pregare e a sacrificarvi perché siano numerose e sante. A tutti coloro che desiderano avere nella loro famiglia qualche vocazione religiosa o sacerdotale, io dico: pregate, custodite la purezza nella vostra casa, custodite la castità nel vostro corpo e, come premio della vostra preghiera e del vostro sacrificio, sorgeranno queste vocazioni! Se non saranno nella vostra famiglia, saranno in altre famiglie, ma saranno vocazioni sante, poiché le vocazioni più belle sorgono e fioriscono dai gigli.

Siate puri, figli! In mezzo a un marasma d'impurità, custodite la purezza, che vi rende gigli nel mondo.

Custoditela, perché da voi, dalla vostra preghiera, dal vostro sacrificio, spuntino le vocazioni più belle. Io vi benedico, figli, e desidero estendere questa benedizione a tutti i seminaristi del mondo, alle religiose, ai religiosi e ai sacerdoti che frequentano questa scuola.

Di tutti voi conosco le preoccupazioni. Vorrei rispondere a tutti, vorrei dare consiglio a tutti, ma voi sapete che quello che non faccio parlandovi nella comunità, lo faccio parlando cuore a cuore e agendo nelle vostre case. Molte cose le vedete appianate, molte difficoltà superate, e non vi rendete conto che è la Mamma che interviene, è la Mamma del cielo, è la Vergine della Mercede che viene a ricompensarvi dei sacrifici che fate per essere presenti alla preghiera e per farmi conoscere a tutti gli altri. Figli, in un abbraccio unico vi stringo al cuore. Sapeste, cari, quanto amore è rinchiuso in questo cuore, e come vorrei stringere al cuore tutti gli uomini, tutta l'umanità, anche coloro che mi rifiutano, che mi bestemmiano, che negano i miei diritti e i miei doveri sacrosanti, i doni più grandi che Dio mi ha elargito! Figli, io amo voi raddoppiando, triplicando, decuplicando questo amore. Voglio riempirvi d'amore, perché possiate portarlo nel mondo.

Oh, dite a tutti: Amate la Madonna! Non vedete che Lei desidera aiutarvi in tutto? Non negatele il piacere di esservi utile! Non vedete che il mondo va male? Non vedete che si susseguono cose cattive? Ricorrete alla Mamma! Nel bisogno, i figli non chiedono sempre aiuto alla mamma? E non sono io quella Mamma che il Signore ha dato a tutti gli uomini perché tutti possano trovare in Lei l'appoggio materno? Ditelo a tutti. E su tutti, sulla famiglia, sulla Chiesa e sul mondo, scenda come profumo e come benedizione la mia parola. La benedizione di Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda copiosa dal cielo sopra tutti e rimanga sempre.

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