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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Vi addito san Giovanni Bosco

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  31 Gennaio 1976 (a Legnano). Figli diletti e a me tanto cari, sia pace a voi e grazia ed ogni bene. Quanto godo di stare in vostra compagnia! La vostra fede e la vostra semplicità mi attirano verso di voi, così da desiderare di fare con voi una perfetta unità. Com'è bello, figli, il paradiso! E sapete perché? Perché, oltre a vedere Dio e a godere in Lui d'ogni bene, si gode di una perfetta unità fra tutti coloro che l'abitano. L'armonia, la pace e l'idioma di ciascuno ha uniformità con l'idioma di Dio, con l'amore che emana dal suo cuore, e con la pace che ne è il frutto. Così dovrebbe essere la Chiesa di Dio, quella Chiesa che porta il nome di cristiana cattolica perché basata su Cristo, e destinata ad unire in sé tutte le creature che accettano di credere ed amare. Purtroppo scissioni, eresie e odi, generano gravi fratture e ferite, che solo Dio può risanare. È il principe di questo mondo che lavora per dividere e per togliere quell'armonia ch

Vi voglio parlare dell'invidia

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  27 Gennaio 1976. Figli diletti, tanto cari al mio cuore di Madre, siate sempre i benvenuti in questo luogo e vi siano aumentate le virtù teologali: la fede, la speranza e la carità. Io amo di trattenermi con voi in amabile colloquio. Mi piace sentire i vostri commenti sulle mie diverse effigi, che desiderate belle. È pur vero che la Mamma è sempre bella per voi. Poiché andate oltre le immagini e mi vedete viva con gli occhi della fede, e sentite attraverso il mio strumento la mia voce, la statua ha ben poca importanza. È una fotografia, è un'immaginazione dell'artista, che deve servire da richiamo alla preghiera e far rivolgere al cielo pensieri ed affetti. Benedico perciò questa immagine e benedico, per mezzo suo, l'ambiente dove sarà posta e le persone che si soffermeranno davanti ad essa per salutarmi e rivolgermi una preghiera. Vi ho detto nell'ultimo mio incontro di chiedermi sempre di essere buoni. La bontà infatti racchiude molte virtù, per cui si può

A cosa conduce la trasgressione del terzo comandamento

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  20 Gennaio 1976. Figli diletti, sia pace e grazia ai vostri cuori. Ecco, sono in mezzo a voi. Sono la Vergine della Luce, e luce voglio dare alle vostre menti e voglio illuminare il vostro cammino, perché possiate camminare speditamente nella via del Signore e trascinare altri al bene. La vostra mente e il vostro cuore rimangono spesso scossi alla presenza del male e, mentre lo deplorate, vi chiedete che cosa potete fare per arginarlo. Anzitutto vi raccomando di detestare tutto ciò che avviene, più col cuore che con le labbra, perché non avvenga che il male si propaghi. Poi vi raccomando di non essere però indifferenti o apatici, adagiati cioè in quel quietismo che non vuole essere infastidito. I fatti che succedono hanno indubbiamente un'origine, qualche volta a voi sconosciuta, e hanno un fine a cui tendere, che voi non potete prevedere. Chi sbaglia avrà delle attenuanti, poiché il più delle volte sbaglia chi non ha avuto un'educazione cristiana nella famiglia, o non

Occorre ritornare all'osservanza dei comandamenti

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  18 Gennaio 1976. Figli cari, siate benedetti per questo fervore che vi porta alla preghiera e per il desiderio di bene che avete. Io sono la Madre vostra, sempre pronta ad incoraggiare tutti coloro che vogliono seguire il mio Gesù mettendo in pratica i suoi Comandamenti. Il vostro desiderio di bene coincide esattamente col mio, ma al di sopra di tutto sta la volontà di Dio, che dev'essere il motore che dirige la vostra vita. Chi infatti compie il divino volere, ubbidendo alla legge di Dio, può dirsi un vero mio figlio, un vero credente ed ha la certezza di salvarsi. Che bello sarebbe se, come in paradiso gli angeli e i santi ubbidiscono a Dio, così sulla terra tutti gli uomini, concordi fra loro, non cercassero che la sua divina volontà! Certamente il mondo cambierebbe il suo aspetto e sarebbe veramente un paradiso terrestre o una vera terra promessa. È bello questo pensiero, ed io vi consiglio di coltivarlo nel vostro cuore, in modo di fare ciò che vorreste che gli altri

Sapienza, prudenza e pazienza

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  16 gennaio 1973. Figli diletti, sia pace a voi e a tutti i vostri cari. Sono la Mamma vostra, desiderosa di donarvi ogni bene. Vi è stata da me proposta, giorni or sono, una virtù da praticare in quest'anno: la giustizia. Ho visto tanta buona volontà in questi giorni e ne gioisco immensamente, poiché la giustizia sociale da cui deriva la pace è basata sulla giustizia individuale. Oggi vi voglio indicare ciò che durante quest'anno dovete chiedere al Signore anche con la mia intercessione. Vi sono nel mondo molte persone desiderose di beni. Alcune non chiedono che beni materiali, nei quali fanno consistere la loro felicità. Ve ne sono altre che chiedono beni spirituali, ma per la loro soddisfazione, poiché fanno consistere la volontà di Dio nel possesso di quelle virtù che esse desiderano. Io v'insegno a chiedere anzitutto la sapienza, la vera sapienza, per cui sappiate discernere, capire e possedere i veri doni di Dio. La sapienza umana viene molto apprezzata

Siate generosi nel sacrificio

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  3 gennaio 1973 (a Muggiò). Figli diletti e cari, quanto godo di trovarmi qui e di effondere nel vostro cuore i miei affetti e desideri, di accogliere nel mio cuore tutte le vostre preoccupazioni, i vostri crucci e di vedere con quanta buona volontà voi mi seguite. Io sono la Madre della divina grazia e il Rifugio dei peccatori, e il nostro incontro mensile deve portare in ciascuno di voi un desiderio ardente di lavorare con l'Artefice divino, lo Spirito Santo, perché possiate crescere in quella vita interiore che è santità. Dovete al tempo stesso avere dentro di voi un'idea così chiara della bruttezza del peccato, che non vi sia per niente gravoso il proposito di voler morire piuttosto che peccare. Il vivere uniti in Dio, nell'adempimento della sua volontà, è l'unica vostra felicità e il Signore vi vuole veramente felici. Se voi imparerete da me ed anche dai vostri vecchi genitori a ripetere in tutte le circostanze della vita: "Signore, sia fatta la tua vo