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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Lo scopo dei cenacoli

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  29 Giugno 1975 (a Seregno) Figli tanto a me cari, sia pace a voi. Ecco, sono qui per istruirvi su un'opera tanto a me cara, che deve sempre più svilupparsi per la gloria di Dio e il bene delle anime. Intendo parlarvi dei cenacoli. Si domandano molte persone, tra cui anche sacerdoti: Come mai queste riunioni nelle case? Non c'è la chiesa in cui riunirsi a pregare? E perché mai queste donnette si mettono a fare teologia e a spiegare il Vangelo? Non ha forse detto Gesù agli apostoli: "Andate e predicate"? Ecco, figli, le mie spiegazioni semplici e veritiere. La casa viene anche chiamata il santuario domestico e, se attualmente, per la mancanza di fede e di moralità si sta rovinando la famiglia, quanto è necessario che essa sia riconsacrata dalla presenza del soprannaturale, che viene attirato e concretizzato a mezzo della preghiera. Chi prega in compagnia con altre persone e prega con fede, ha la forza di chiamare Gesù, che viene con tanto amore a benedire e a s

Avete ricevuto un triplice dono

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  25 Giugno 1978 Figli miei, figli che tanto amo e che seguo in tutte le vicissitudini della vita con materno affetto, siate benedetti, e il manto della mia protezione vi ricopra e vi difenda da tutti quei pericoli che vi minacciano. Voi avete ricevuto da Dio un triplice dono, una triplice vita. La vita spirituale, che è la più importante, per la quale avete acquistato quella figliolanza divina che vi ha elevati al di sopra di ogni creatura. Avete ricevuto la vita del corpo, che ha un grande valore, poiché il corpo è lo strumento che serve all'anima per compiere il bene e per realizzare quella missione che a ciascun uomo è affidata, per la futura conquista della vita eterna e per il bene dell'umanità. E avete ricevuto una vita morale, per mezzo della quale voi vi qualificate nella famiglia e nella società come veri galantuomini, che rispettano gli altri e lavorano dignitosamente, così da meritare quella stima che è come un bene inerente alla vita spirituale e a quella fisi

Precursori del regno di Dio

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  24 Giugno 1978 (a Legnano) Figli a me tanto cari, sia pace a voi e grazia ed ogni bene! Ecco, sono pronta all'appuntamento, desiderosa di esprimervi, col mio affetto, il desiderio vivissimo che ho di fare di voi dei veri cristiani, che abbiano a portare nel mondo il Signore mediante la fede e la carità, di cui voglio continuamente arricchire la vostra mente e il vostro cuore. Come non ricordarvi oggi il mio incontro con Elisabetta, mentre voi mi andate ripetendo per centinaia di volte ogni giorno le sue parole: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno"? Ed io, al suono di queste parole che voi mi ripetete, come santificai Giovanni nel seno di Elisabetta, così accresco in voi quella grazia santificante che è come la vostra statura spirituale. Ma vi devo ricordare il grande avvenimento che la Chiesa oggi celebra. È Giovanni che viene alla luce, e che viene chiamato così per significare che egli sarà l'inviato del Signore che dovrà a Lui pre

Il libro che vi parla d'amore

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       18 giugno 1972. Figli miei diletti, siate buoni e ascoltatemi bene. Sono la vostra Mamma addolorata e sono qui per mostrarvi un libro aperto, nel quale voi dovete imparare a leggere ogni giorno e dovete meditare lungamente nelle ore dolorose della vostra vita. Questo libro porta un nome che è diventato tanto comune da non essere più apprezzato. Questo libro divino che vi parla d'amore è il santo crocifisso. Sopra ogni tabernacolo voi lo vedete, il crocifisso; è di metallo vile o pregiato oppure di legno, ma non parla al cuore degli uomini. Certamente la devozione al Bambino Gesù fa tenerezza ed è bene coltivarla. Ma se imparerete a leggere in quel divin libro che parla d'amore, crescerà la vostra statura spirituale, diventerete grandi nelle virtù, specie nella pratica della mortificazione e del sacrificio, diventerete veramente gli "alter Christus", perché cercherete ed abbraccerete la croce con la stessa avidità e ansia con cui l'ha abbracciata e d

Beati i puri di cuore

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14 giugno 1972 (a Muggiò) Figli miei diletti, sono qui con voi e voglio farvi partecipare alle mie gioie purissime. Io voglio iniziare la mia lezione con quella beatitudine che oggi viene dimenticata dalla maggior parte dei miei figli: "Beati i puri di cuore perché vedranno Dio". Così vi ha detto il mio Figlio e in queste parole vi è un comando ed un invito, vi è una promessa ed un augurio festoso. Così vi dice il mio Gesù: siate puri, poiché la purezza vi darà quella gioia intima che rasenta la beatitudine del paradiso; siate puri, perché la purezza è luce che vi permetterà di scorgere il Signore dentro di voi, vicino a voi, davanti a voi; siate puri, perché potrete con maggior entusiasmo aspirare a raggiungere il cielo. La purezza è una virtù che tutti devono praticare secondo il loro stato e comprende non solo il conservare puro il proprio corpo come tempio dello Spirito Santo, oppure l'usare del corpo per compiere quei doveri inerenti alla famiglia, da Dio volut