Lo scopo dei cenacoli

 


29 Giugno 1975 (a Seregno)

Figli tanto a me cari, sia pace a voi. Ecco, sono qui per istruirvi su un'opera tanto a me cara, che deve sempre più svilupparsi per la gloria di Dio e il bene delle anime. Intendo parlarvi dei cenacoli.

Si domandano molte persone, tra cui anche sacerdoti: Come mai queste riunioni nelle case? Non c'è la chiesa in cui riunirsi a pregare? E perché mai queste donnette si mettono a fare teologia e a spiegare il Vangelo? Non ha forse detto Gesù agli apostoli: "Andate e predicate"? Ecco, figli, le mie spiegazioni semplici e veritiere.

La casa viene anche chiamata il santuario domestico e, se attualmente, per la mancanza di fede e di moralità si sta rovinando la famiglia, quanto è necessario che essa sia riconsacrata dalla presenza del soprannaturale, che viene attirato e concretizzato a mezzo della preghiera. Chi prega in compagnia con altre persone e prega con fede, ha la forza di chiamare Gesù, che viene con tanto amore a benedire e a santificare loro stessi e le loro famiglie.

Certamente il cenacolo non può essere fine a sé stesso; minaccerebbe di trasformarsi in una setta, se fosse così. Lo scopo di queste riunioni familiari, oltre ad essere quello di santificare la famiglia e di salvaguardarla dai pericoli, è quello d'invitare, attraverso la preghiera, ad amare la Chiesa e a far uso dei Sacramenti. Il cenacolo dev'essere il luogo dove le anime, istruite e rinvigorite nella fede, si preparano a dare alle parrocchie quegli aiuti che il fuoco dell'amore di Dio ha acceso nei loro cuori.

Il cenacolo è un luogo d'incontri personali col cielo, nel ricordo dei vostri morti che vi hanno preceduti. Non si faceva così anche in tempi non troppo lontani? Non si stabiliva nella casa un angolo dove troneggiava un altarino, e sopra di esso le immagini dei santi e, accanto ad esse, le fotografie dei vostri cari defunti? Nel cenacolo dunque si riunisce la famiglia davanti a Dio, nel ricordo dei trapassati, che possono essere vostri protettori.

Ma vi è un altro motivo che deve spronarvi a fare della vostra casa un piccolo cenacolo. Voi sapete quanto, nell'antico Testamento, fu benedetta da Dio l'ospitalità. I profeti ospitati nelle famiglie, lasciavano segni della loro benedizione, riflesso di quella di Dio, operando veri miracoli. Gesù, inviando gli apostoli nel mondo per la predicazione, diede loro questo comando: "Andate, entrate nelle case. A chi vi accoglierà, donate la pace; ma se vi rifiuteranno, la pace ritorni a voi e, uscendo dalla casa, scuotete la polvere dai vostri calzari". È come dire che non resterà ad essi alcuna benedizione del cielo. Io provai quanto penosa fu la mancata ospitalità da parte dei Betlemiti allorché doveva nascere il mio Bambino.

Col cenacolo, voi chiamate come ospiti in casa vostra, non solo Gesù e me e tutto il paradiso, ma anche altre persone, oltre ai vostri familiari, che, imponendovi dei sacrifici, vi mettono nell'occasione di guadagnare dei meriti. Chi apre un cenacolo, viene dotato della virtù della pazienza e della carità.

È perciò una gelosia errata quella che fa intralciare quest'opera meravigliosa voluta da Dio per risanare la famiglia, per far amare la Chiesa e per favorire quella carità fraterna e quella socievolezza che porta consolazione ai cuori ed aiuto a tutti, sia spiritualmente che moralmente e qualche volta anche fisicamente.

Ora rispondo alla seconda domanda, che riguarda le donnette scelte come strumenti. Veramente non ne ha colpa nessuno se il Signore vuole scegliere persone incapaci per compiere opere grandi. Ha adoperato Mosè balbuziente per confondere la potenza del faraone; ha adoperato Davide, un giovane inerme, per confondere e vincere Golia. E Gesù, durante la sua vita, ripeté che la semplicità dei bambini avrebbe confuso la sapienza dei grandi.

Così, in pieno secolo XX, mentre si va sulla luna e si fanno le scoperte più audaci, queste donnette, scelte come strumenti, vi parlano delle cose di Dio come se avessero studiato teologia. È sempre il Signore che adopera la debolezza per confondere la forza, e l'ignoranza per atterrare la scienza.

Che cosa si deve fare davanti a questi fenomeni che molti non sanno spiegarsi? Occorre verificare, rendersi sicuri che quanto viene insegnato sia conforme alla dottrina di Cristo e, se si trova che sono verità che fanno bene all'anima, anche se sono delle umili donnette che le espongono, occorre chinare il capo e ringraziare Dio. Mosè balbuziente seppe convincere il faraone, e voi che avete imparato tante cose e le sapete raccontare così bene, non dovete essere da meno di lui.

Avanti sempre con coraggio, figli! A questa scuola diventerete piccoli come bambini, ma Dio vi svelerà i suoi segreti e diventerete sapienti. Se in ogni casa vi fosse un cenacolo come questo, tanto a me gradito, si risanerebbe la società. Lo so che non è possibile ciò che io desidero, perché sono troppi coloro che si ribellano a questo pensiero. Basterà perciò che sappiate frequentare, apprendere e diffondere la parola di Dio che ricevete e che sappiate chiarire le idee a chi non vede bene.

Arrivederci, figli. Con la Chiesa e per la Chiesa sempre.

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