Precursori del regno di Dio

 


24 Giugno 1978 (a Legnano)

Figli a me tanto cari, sia pace a voi e grazia ed ogni bene! Ecco, sono pronta all'appuntamento, desiderosa di esprimervi, col mio affetto, il desiderio vivissimo che ho di fare di voi dei veri cristiani, che abbiano a portare nel mondo il Signore mediante la fede e la carità, di cui voglio continuamente arricchire la vostra mente e il vostro cuore.

Come non ricordarvi oggi il mio incontro con Elisabetta, mentre voi mi andate ripetendo per centinaia di volte ogni giorno le sue parole: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno"? Ed io, al suono di queste parole che voi mi ripetete, come santificai Giovanni nel seno di Elisabetta, così accresco in voi quella grazia santificante che è come la vostra statura spirituale.

Ma vi devo ricordare il grande avvenimento che la Chiesa oggi celebra. È Giovanni che viene alla luce, e che viene chiamato così per significare che egli sarà l'inviato del Signore che dovrà a Lui preparare la strada.

Io voglio rivolgermi a voi e, in virtù del Battesimo che avete ricevuto e della preghiera che elevate al cielo, desidero rendervi consapevoli che voi pure potete e dovete essere i precursori che preparano l'avvento del regno di Dio nelle vostre famiglie, nella Chiesa e nel mondo.

Veramente il Signore ha bisogno di voi, ma voi non potete essere soli ad agire. Più sarà profonda la vostra vita spirituale, e cioè più crescerete nella grazia di Dio, e più la vostra azione sarà divina. Più la vostra preghiera sarà umile e sarete consapevoli della vostra umiltà, così da costringere il Signore ad aiutarvi, e più il regno di Dio si attuerà dovunque, poiché non sarà opera vostra ma sua.

Precorrere una strada significa conoscerla a perfezione, così da poterne segnalare i pericoli e le difficoltà. Questa preparazione ad annunciare il regno deve essere fatta a base d'istruzione religiosa, che molte volte non è fatta con una cultura profana o con la lettura di libri, ma con quella docilità con cui l'anima si affida a Colui che è la vita della propria anima, lo Spirito Santo, per ricevere da Lui calore e luce.

E il regno di Dio nella Chiesa, come potrete attuarlo? Vi sono molti che confondono le proprie idee e pensano, combattendo la Chiesa, di demolire le strutture umane, che possono subire delle varianti, e vorrebbero erigersi a maestri. Non si rendono conto che ogni cristiano battezzato è una pietra che compone il magnifico edificio spirituale che è la Chiesa. E non si rendono conto che, combattendo la Chiesa, combattono sé stessi.

A questi cristiani voi dovete annunciare la buona novella, e dovete dire che solamente accettando la verità e traducendola in pratica, si è in grado di trasformare la Chiesa e di renderla come l'ha voluta Gesù, quando ad essa diede inizio. Se la Chiesa è difettosa, non è difettosa la sua dottrina, la fede e la morale. Sono gli individui che, portati al male dalle proprie inclinazioni cattive, dalle passioni, e sedotti dal maligno, male accettano di sottoporsi a quei sacrifici che la fede e la morale impongono perché si possa vivere secondo Dio.

Da veri precursori del regno di Dio nella Chiesa, dovete amare la Chiesa, difenderla in tutte le sue caratteristiche, e in particolare in quell'unità, santità e romanità per cui dobbiate avere in orrore le divisioni. Abbiate a concorrere col vostro perfezionamento alla sua santità.

Figli, il regno di Dio nel mondo deve avere i suoi missionari, ma ricordate che non sono le parole che diffondono la fede; ci sono dei mezzi, a portata di mano di tutti, che danno le ali alla verità e che diffondono Dio dovunque. Questi mezzi che voi conoscete, oltre alla preghiera, sono la sofferenza e la carità. Non ditemi che se aveste più mezzi materiali e più salute voi fareste più bene nel mondo! Sulle ali dell'amore, le vostre pene, le vostre lacrime, tutto ciò che vi fa soffrire, diventa come un seme prezioso che si comunica alle anime e che fa nascere dovunque il pensiero di Dio e il bene.

Figli, nessuna persona è venuta in questo mondo a caso, e nessuna ha una meta nascosta. Se ognuno osserva il mondo da cui è circondato, vede che anche il filo d'erba, che spunta senza essere coltivato, ha un significato profondo e può richiamare pensieri di fede, di provvidenza e di bontà. Chi vuol lavorare come precursore perché si compia il regno di Dio nel mondo, deve risvegliare in sé e negli altri questi pensieri di fede, e deve vivere e far sentire agli altri la presenza di Dio nel mondo.

Il Signore si avanza, e il suo regno sulla terra avrà il suo compimento un giorno, quando a tutti gli uomini sarà annunciata la buona novella. A voi l'essere collaboratori di quest'opera, perché, completato il numero degli eletti, voi pure possiate far parte del regno glorioso di Dio, in cui ad ogni apostolo di bene sarà data una ricompensa eterna.

Arrivederci, figli! Il vostro riposo estivo sia un rinnovarvi nello spirito, per poter riprendere con maggior fervore quelle attività destinate a portare le anime a Dio. Io vi benedico dovunque andate, e vi do aiuto perché anche la vostra salute sia migliorata. Vi assicuro il mio materno affetto.

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