Beati i puri di cuore


14 giugno 1972 (a Muggiò)

Figli miei diletti, sono qui con voi e voglio farvi partecipare alle mie gioie purissime. Io voglio iniziare la mia lezione con quella beatitudine che oggi viene dimenticata dalla maggior parte dei miei figli: "Beati i puri di cuore perché vedranno Dio".

Così vi ha detto il mio Figlio e in queste parole vi è un comando ed un invito, vi è una promessa ed un augurio festoso. Così vi dice il mio Gesù: siate puri, poiché la purezza vi darà quella gioia intima che rasenta la beatitudine del paradiso; siate puri, perché la purezza è luce che vi permetterà di scorgere il Signore dentro di voi, vicino a voi, davanti a voi; siate puri, perché potrete con maggior entusiasmo aspirare a raggiungere il cielo.

La purezza è una virtù che tutti devono praticare secondo il loro stato e comprende non solo il conservare puro il proprio corpo come tempio dello Spirito Santo, oppure l'usare del corpo per compiere quei doveri inerenti alla famiglia, da Dio voluti e comandati, ma anche quella delicatezza che fa agire i figli di Dio in modo così semplice e retto per cui le intenzioni, i pensieri, le parole e le azioni loro non possano essere confusi con quelli dei figli delle tenebre.

Vi sono ben due comandamenti nella legge di Dio che condannano l'impurità. Ma come potranno gli uomini praticare quella virtù che così bene assomiglia a quella degli angeli?

Voi amate circondare le mie immagini di candidi gigli, ma vedete con quanta facilità essi si sciupano e perdono quel candore e quel delicato profumo che formano la loro caratteristica e il loro pregio. Anche le anime vostre, quasi profumati gigli, devono deliziare il cuore del mio Gesù ed il mio.

Troppo facilmente oggi si dice che tutto è permesso, che i giovani devono tutto vedere, tutto ascoltare, tutto provare e si passa dagli spettacoli scandalosi alla pornografia e si arriva al matrimonio sciupati nell'anima e nel corpo. Dove troverà ancora il mio Gesù quelle generazioni pure nelle quali si possa dilettare come Colui che si pasce fra i gigli?

Quando voi volete custodire un giardino fiorito, lo circondate da mura o da siepi o da filo spinato. Ma chi vorrà ancora usare della mortificazione per custodire la purezza, così pregiata e così delicata? Forse che le leggi sono cambiate? Forse che non esistono i pericoli di perdere con la grazia, la salute del corpo e quella dell'anima? Forse che l'inferno è stato definitivamente chiuso? E se non basta la mortificazione, chi aggiunge oggi una preghiera costante perché i santi, amici di Dio, la vostra Mamma celeste e il mio Gesù li preservino dai pericoli più gravi?

Figli, parlo a voi che siete buoni e che appunto perché amate il vostro corpo e lo vorrete un giorno glorioso, siete disposti a perderlo con la mortificazione, cioè siete disposti a sottometterlo all'anima. Ma vi parlo per tutti, specie per i giovani, per coloro che non disdegnano di mettere in mostra la loro carne con una moda indecente, perché sia un'attrattiva alla sensualità ed al peccato. Vi parlo per i giovani che nel vizio conducono una vita sregolata, distruggendo in se stessi la fede e la morale. Vi parlo per coloro che hanno scelto e giurato a Dio di essere casti e che poi, attratti dalla troppa libertà e dai sensi, tradiscono la propria vocazione. Vi parlo per le molte famiglie che la mancata fedeltà e castità coniugale ha rovinate.

Per tutti vi chiedo aiuto e una vera crociata vi esorto ad intraprendere. Sia il vostro comportamento invitante a riflettere. La luminosità del vostro sguardo sarà la manifestazione della vostra purezza interiore. Il vostro sorriso, la vostra compostezza, la vostra serenità, devono servire come leva per innalzare al cielo chi vi vede, ed essere quindi un richiamo ad imitarvi.

Gesù vi ha detto: "Beati i puri". La beatitudine è pace. La pace interiore si identifica con la presenza stessa di Dio in voi. Vi voglio tutti in pace perciò.

La pace è frutto di una battaglia continua contro il mondo, le cui leggi sono completamente diverse da quelle di Dio; di una battaglia contro voi stessi, poiché le cattive inclinazioni, i sensi e le vostre esigenze dovute all'amor proprio e al desiderio di godere, sono per voi una continua attrattiva; di una battaglia contro il nemico maggiore dell'uomo, che dopo aver sedotto i vostri progenitori, incessantemente lavora per portare tutti alla perdizione.

Ma nella battaglia, ardua se volete, avete la sicurezza di vincere, poiché avete al vostro fianco un'attendente disposto a disarmare ed a vincere il demonio: è il vostro angelo custode. Avete la vostra Mamma celeste, Madre purissima, Regina della pace.

Non abbiate dunque nessun timore. La cosa più importante è di non cedere, cioè di non perdere terreno. Combattere strenuamente significa farsi dei meriti, significa vincere. Non lasciatevi vincere dal rispetto umano, anche se dovrete andare contro corrente. Non temete il demonio, perché è meno che nulla di fronte alla potenza di Dio. Non temete di non riuscire perché, se pregate, tutto il paradiso è al vostro fianco.

Se vi venissero momenti di sconforto o di titubanza, guardate il cielo. Voi siete fatti non per la terra ma per le cose di lassù. Tutta la vostra vita deve riflettere questo desiderio, questa aspirazione, questa meta. Tutto ciò che maturerà lassù in un aumento di gloria è tutto bene. Ciò che per la felicità eterna non vale, non deve essere tenuto da voi in considerazione.

I vostri cari che già hanno varcato la porta del paradiso, non hanno per voi altro desiderio che di vedervi incamminati verso il luogo dove essi sono, praticando quella purezza di intenzioni, di pensieri e di azioni che è carità, povertà, semplicità, fede, luce.

Figli, vi benedico tutti ad uno ad uno e vi dico, abbracciandovi: vogliatevi bene e aiutatemi con i vostri sacrifici a convertire e a salvare il mondo.

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