Vi dono la sapienza e il santo timore

 


22 agosto 1973.

Figli diletti e cari, eccomi, sono con voi. Oggi mi onorate Regina ed io voglio aprirvi lo scrigno del mio cuore ed offrirvi le mie ricchezze, i miei monili. Voglio rendervi consapevoli della vostra grandezza. Siete miei figli, siete miei sudditi, siete ciò che ho di più caro dopo il mio Dio e Signore. Quali sono i miei tesori di cui voglio farvi dono?

Io voglio darvi la sapienza. Voglio scoprire ai vostri sguardi quelle verità che, se riuscirete a capire, vi renderanno felici. Vi voglio far conoscere sempre meglio il mio Figlio. Se io sono realmente Regina, è perché ho avuto la chiamata e la missione di essere la Madre di Dio. Il Figlio di Dio fatto uomo è Re dell'universo, ed io, in quanto Madre sua, sono stata elevata alla dignità regale.

Di questa dignità voi pure dovete essere sempre più consapevoli. Siete figli di Re, e la sapienza umana che forma l'ornamento di coloro che sono elevati in dignità, scompare davanti alla vostra elevatezza.

La sapienza divina, che io voglio donarvi, vi farà scoprire sempre più e sempre meglio quanto sia necessario arricchirvi di virtù per crescere in quella santità che è una vocazione per i cristiani di tutti i tempi. La sapienza eterna è il mio Gesù, poiché Lui solo è la santità personificata.

Quando ai miei figli apro il mio scrigno e faccio dono della sapienza, la santità non appare più come una montagna insormontabile, ma come una conquista di ogni giorno. La Regina non conserva segreti per i suoi figli, che ama di un amore tutto particolare. Questi segreti che io vado svelando a voi e che voi accogliete come granelli di sapienza, sono i gradini che vi fanno salire a poco a poco per arrivare alla vetta.

Ma, figli miei, vi voglio anche manifestare la mia grandezza, perché per voi sia grande onore servirmi e con grande amore mi abbiate ad ascoltare. Una Regina deve avere un regno. Ebbene, guardate l'universo con tutti i suoi abitanti.

Lo scettro del comando è nelle mie mani ed ogni creatura mi potrebbe e mi dovrebbe chiamare Beata. Ma guardate il contrasto: mentre gli angeli e i santi del cielo inneggiano alla loro Regina, mentre le anime purganti sospirano di avermi con loro, molti uomini mi disprezzano, rifiutano i miei doni e negano la mia grandezza che è come un riverbero della grandezza di Dio. Nel regno vi sono i ribelli.

Così il principe di questo mondo, che è Satana, lavora per rovinare il mio regno, quello delle anime. Ogni re ha le sue leggi e le mie leggi sono quelle dell'amore, perché devono essere l'eco di quelle leggi divine che Dio diede all'uomo e che il mio Gesù sanzionò e completò. Io faccio luce e spiego ciò che potrebbe essere poco comprensibile ai miei figli.

È luce diretta quella che viene da Dio. La mia è luce riflessa, ma tanto necessaria perché non dobbiate essere abbagliati. Io vi istruisco, vi do luce e faccio in modo che le verità arrivino alla vostra mente e al vostro cuore con tanta semplicità e delicatezza per cui non vi sia difficile praticarle. Così voi potete attingere alla mia sorgente, che scende dal cuore di Dio, e saziarvi e dissetarvi.

È dunque vero che sono Madre e Regina. Chi dirige un popolo, deve dare ai trasgressori delle leggi, pene più o meno severe a seconda della gravità dell'infrazione. Ma io pago di persona con le mie lacrime ed offro il sangue del mio Gesù come riparazione e come riscatto. Ma quanto mi fanno soffrire i trasgressori!

Vorrei avere vicino a me tutti gli uomini della terra e farei per ciascuno molto più di ciò che la più tenera e la più potente delle madri potrebbe fare. Ma molti non mi ascoltano, non mi amano, rifiutano in questa vita il mio patrocinio e non si curano della vita eterna, alla quale voglio indirizzarli.

Apro ancora il mio scrigno a vostro favore e vi dono il santo timore. Non vi pare un dono tanto pregiato, eppure sapeste, figli, quanto è grande il suo valore!

Il timore di Dio è la consapevolezza della sua grandezza, della sua bontà, della sua potenza. Se avete questo timore, vi assicuro che non offenderete mai il Signore, ma quasi senza accorgervi sarete portati all'amore.

Ora vi ho detto ciò che posso fare per ciascuno di voi, ma la mia regalità avrà il suo trionfo in paradiso. Sarà meraviglioso vedervi là, tutti voi che mi avrete seguita ed amata, partecipare della mia stessa gloria.

I re della terra vedono molte volte i propri figli dibattersi in problemi e difficoltà a cui non possono dare una soluzione ed un aiuto. I re della terra vedono qualche volta distrutte le proprie famiglie e private del trono e delle ricchezze, ma io ciò che prometto mantengo e ciò che dono non ha la durata di un giorno. Il mio regno, che è quello del mio Figlio, durerà in eterno ed ognuno che farà parte di questo regno sarà in possesso di una felicità completa. I desideri saranno saziati ed ogni eletto godrà non solo della sua felicità, ma anche di quella degli altri come propria.

Quando una mamma ama sinceramente i propri figli, è felice di renderli partecipi di ciò che possiede. Ebbene, io sarò felice di rendervi tutti partecipi di ciò che io possiedo, per sempre.

Figli, grazie per l'amore che mi portate, che vi ricambio ben di cuore, centuplicato. Voi mi date un'ora di preghiera. Io vi dono tutto ciò che il mio cuore vede utile per voi in vista di una ricompensa eterna.

Vi benedico e vi amo. Rimango con voi per dar pregio alla vostra preghiera.

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