Siate tutte mamme come me

 


13 maggio 1973.

Figlie dilette, sono qui con voi. Sono la vostra Mamma, sono la Mamma delle mamme. Quanto vorrei dirvi attorno alla vostra e alla mia missione! Vorrei però tutto sintetizzare in una brevissima frase: siate tutte mamme come me, siate strumenti di vita e di salvezza.

Quanto mi è caro che oggi abbiate a festeggiare la vostra maternità, mentre ricordate anche la mia apparizione a Fatima e mentre la Chiesa vi ricorda che questa domenica è quella del Buon Pastore. Vedete come in tutte e tre queste ricorrenze c'è un pensiero, una realtà, un mistero di salvezza.

Perché infatti apparvi ai pastorelli di Fatima? Perché mostrai ad essi l'inferno? Perché li avvertii del gran male che sarebbe venuto nel mondo e dei castighi riservati agli uomini, se non perché desiderosa della salvezza eterna di tutti i miei figli? Invitai gli uomini alla preghiera e alla penitenza. Quanti hanno ascoltato questo invito che aveva la forza di un comando e l'hanno messo in pratica?

Ora, dunque, ditemi: che farà questa Mamma per attirare, per convertire, per risanare questi figli malati nell'anima?

Io vado, come il Buon Pastore, in cerca delle pecorelle smarrite. Conosco le mie pecorelle per nome e metto in atto tutto ciò che Dio mi permette di adoperare per richiamarle.

Desidero che tutti abbiano la vita, una vita abbondante e fiorente. Cammino per le vie del mondo, semino lacrime, sangue, fiori. Richiamo con la tenerezza sconfinata di chi ama in profondità, di chi ama sinceramente.

Il dono d'amore che io offro alle mie creature è vita, è felicità, è salvezza. Ma vi è una madre più desolata di me? Si rifiuta il dono, si rifiuta la vita. Che devo fare? Io trattengo con le mie mani levate verso il cielo, la giustizia di Dio. Se voi mi sostenete con le vostre preghiere, con le vostre lacrime, col vostro amore, io m'interpongo ancora e sempre fra Dio e i peccatori.

Se mi aiutate, sarete salve voi e gli altri. Non venga mai meno in voi il desiderio di salvezza. Siate mamme come me, vi ho detto. Anche voi piangete sui vostri e sui miei figli. Non disperate, ma pregate.

C'è una mamma che dice: «Mio figlio ha perso la fede». Mamma, prega. Aumenta la tua fede e prega per tutti i miei figli che sono come il tuo. Sacrificati per essi. Tu sarai vita per il tuo e per gli altri. La vita è un dono e la vita eterna è il massimo dei doni. Perdere la vita del corpo è nulla, purché si salvi quella dell'anima.

Mamma, tu che piangi sulla morte di un figlio, tu che supplichi perché tuo figlio guarisca, sai piangere sui peccati gravi che i figli commettono, per cui camminano come cadaveri davanti a Dio?

Siate come me, sorelle mie. Non amate i vostri figli per quello che sono, ma per quell'anima che possiedono e che è destinata alla gloria eterna. Sì, la salute è un talento, l'intelligenza è un talento, la forza è un talento. Ma che valgono questi talenti, se non sono messi al servizio di Dio?

Guardate per un istante il mondo. Dovete credere alla misericordia di Dio e alla sua bontà. Ma il peccato voluto, accettato e propagato, offende Dio.

Non si conosce la legge di Dio o la si combatte o si dimenticano i suoi comandi. Ma non ricordate il quarto comandamento: Onora il padre e la madre? E come possono questi figli avere amore, rispetto e dedizione per voi mamme, se voi vi scordate d'inculcare nella loro mente e nel loro cuore i divini desideri e comandi?

Siate mamme come me, vi ripeto. Mamme modellate sul cuore di Dio. Non avvenga che i vostri figli siano orfani pur avendo una mamma vivente, perché non avete saputo insegnare ad essi la via della salute, non avete saputo comunicare la vera vita.

Io mi sono rivolta alle mamme perché negli scambievoli auguri avessero a capire ed a ricevere quanto ho nel cuore. Ma tutti mi siete figli ed io vi amo tanto. Fate che io possa dedicarvi le mie cure. Non sfuggitemi dalle braccia come quei figli ribelli che rincorrono farfalle e corrono nei pericoli.

Siate fedeli ai vostri impegni di cristiani autentici. In ciascun figlio, una mamma vorrebbe scorgere la somiglianza con se stessa. In ciascuno di voi, io vorrei vedere la somiglianza col mio Figlio primogenito, il più buono dei miei figli. È Lui il modello. Seguite le sue orme, camminate al suo seguito. Egli è Via, Verità e Vita.

Quando nei momenti di sconforto voi sentite il bisogno di una buona parola e vorreste avere un cuore con cui aprirvi, venite qui. Io vi attendo sempre a braccia aperte. Quando la debolezza, la tentazione, il mondo vi fanno cadere, non rimanete nella vostra posizione. Se cadeste nel fango della strada, cerchereste di rialzarvi e di ripulirvi prontamente. Fate così quando cadete: cercate le mie braccia e il mio cuore.

Quando, delusi per la cattiveria degli uomini, vi vien voglia di non credere più alla bontà di Dio, venite qui. Sono una mamma fedele fino in fondo. Vi parlerò dolcemente al cuore, vi ridarò speranza e gioia.

Quando nella perdita di qualche congiunto vi prende la desolazione ed il timore, ravvivate la vostra fede e pensate che le vostre preghiere e la vostra fiducia devono essere il mezzo per sollecitare il loro incontro con Dio e che dall'altra vita non lasciano mancare a voi l'assistenza e l'aiuto.

Qui, figli, ai piedi della Mamma, fra le mie braccia, sul mio cuore, piangete, amate, credete, sperate. Siete miei, siete mia possessione e mia eredità. Non godo che di vedervi felici e buoni.

Vi benedico, figli, e vi amo tanto.

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