Il mondo si salva con l'esempio

 


9 Maggio 1976.

Figli diletti, tanto cari al cuore di Gesù, tanto utili alla Chiesa e all'umanità, siate benedetti! La vostra preghiera è accetta a Dio, a cui sale come profumo d'incenso.

Io oggi sono qui, Mamma tra le mamme. Sono qui per festeggiarvi. Ma come posso conciliare il grande dolore che ha colpito una parte della vostra terra, con la gioia che vorrei comunicare ad ogni mamma? Eppure non è difficile, se pensate che dalla morte nasce la vita per il cristiano, e dal dolore della mamma nasce la vita umana.

Io desidero elevare i vostri pensieri fino a farvi ringraziare il Signore, principio e fine di ogni cosa, e a farvi uscire dal cuore un canto di ringraziamento, perché in ogni evento lieto o triste Egli sa trovare un punto d'incontro delle anime con Lui.

Ben più terribile è il peccato, essendo esso il vero male. Quando migliaia di donne reclamano la libertà di uccidere le proprie creature, chiedono cose ben più gravi di un terremoto, in cui, se alcuni periscono purtroppo in peccato, l'entità della catastrofe reclama da parte del Signore un'infinita misericordia.

Non giudicate perciò, mai, gli avvenimenti umani col vostro metro! È troppo corta la vostra vista per poter consigliare Dio, alla cui presenza gli uomini di tutti i secoli sono noti e per il quale gli anni e i secoli sono come un giorno. Adorate e ringraziate, perché i desideri di salvezza di Dio si compiono sempre.

Se volete un consiglio, sia questo: un santo timore di offendere Dio vi guidi nelle vostre azioni, e uno zelo nuovo e sempre più fervente vi renda apostoli della grazia di Dio. Vale a dire, fate conoscere a tutti non già i disegni di Dio che sono nascosti, ma il suo desiderio di vivere in ciascun'anima per renderla felice.

Quando i grandi cataclismi dell'umanità distrussero uomini e cose, non era ancora venuto sulla terra il Salvatore, anche se la promessa fatta all'inizio del mondo fu costantemente rinnovata per tutte le generazioni.

Ora Gesù Salvatore, ancora come duemila anni fa, s'immola. Essere in grazia di Dio è, come dire, essere inseriti in Lui, per cui la salvezza delle anime e del mondo diventa opera comune.

Io guardo l'umanità divisa tra coloro che amano e coloro che odiano, e desidero che mediante la grazia, coloro che hanno capito il valore della vita, stendano un manto di salvezza e di protezione sull'universo. Io reclamo da voi quest'azione universale.

Con Gesù, per Gesù e in Gesù, voi dovete agire. Devono risvegliarsi i vostri sentimenti buoni e, guidati da me, devono andare incontro alle anime apatiche, fredde ed egoiste. Non c'è un cuore che arda d'amore di Dio che rimanga isolato. Esso diventa come un centro propulsore di vita.

Voi dovete essere tali, e la vostra azione deve essere fatta in profondità. Se siete coerenti con ciò che credete, il vostro modo d'agire diventa una predica delle più efficaci, che risveglia rimorsi e dà incitamenti al bene anche senza parole.

Tutto ciò che vi ho detto si addice in modo speciale alle mamme, a cui è affidato non solo il compito di dar vita, ma anche quello di educare e di crescere cristianamente le proprie creature. Una mamma santa edifica la sua casa, come un sacerdote santo edifica la sua parrocchia.

Un tempo la famiglia si chiamava il santuario domestico. Non sono infatti gli sposi, ministri del sacramento del matrimonio? Essi devono tendere alla santità, allontanando i pericoli che derivano dall'infedeltà a Dio e dall'infedeltà reciproca. Gli sposi che, teneramente amandosi e aiutandosi reciprocamente, attuano i desideri di Dio e rispettano la sua legge, sono degni di ogni benedizione, e quel compito tanto delicato che riguarda i figli, viene completato dalla grazia, anche se impegni particolari di lavoro o l'incapacità lo rendono difficile.

La mamma di questo prezioso santuario che è la famiglia, è la custode che deve con la preghiera tenere accesa la fiamma della fede. Il padre nella famiglia deve rappresentare l'autorità; dovrebbe essere così retto e così giusto da poter dare ordini in nome di Dio.

È pur vero che attualmente si tende a togliere questo senso di superiorità e si vuole la massima parità di diritti e di doveri. Ma, figli, non si migliorano le situazioni se non con la fede; e togliendo al capo famiglia quel diritto che gli compete, si libera l'uomo da responsabilità gravi e lo si porta a un modo di vivere pieno di leggerezza, senza tener conto che anche tra i figli nasceranno delle divisioni.

La mamma secondo il cuore di Dio, deve dare al proprio marito quell'onore e quella supremazia che Dio stesso gli dona. Egli poi deve essere degno di rappresentare l'autorità divina.

L'amore che deve unire i cuori, non deve essere puramente fatto di attrattive umane, che possono venir meno per le diverse circostanze della vita, ma deve trovare la sua sorgente in Dio, che è amore per essenza.

A tutte le mamme presenti che mi vorranno seguire e far seguire in questi miei insegnamenti, io prometto la pace familiare e il dono di una figliolanza buona, rispettosa e santa.

Vi ho aperto il mio cuore ed intendo presentarvi i miei festosi auguri. Se nella vostra vita passata vi è stato qualche cosa di meno retto, abbiate fiducia, impegnatevi seriamente a riaffermare e a rafforzare quei legami che qualche volta sembrano sul punto di infrangersi. Rinnovate l'amore, ritornate ad una pratica religiosa che sia edificante per tutti. Si salva il mondo con l'esempio, più che con le parole!

Io fin d'ora vi benedico. Volete mettere nel mio cuore addolorato e ricco d'amore e di grazia tutto ciò che vi turba? Vi prometto di risanare numerose piaghe.

Arrivederci, figli!

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