Vi parlo della vostra missione

 


25 febbraio 1973.

Figli diletti, sia pace a voi e a tutti i vostri cari. Si realizzino i vostri santi desideri e possiate compiere, nel migliore dei modi, quella missione a cui ognuno è chiamato dalla bontà e misericordia di Dio.

Sono la Mamma vostra e oggi, a un mese dalla festa dell'Annunciazione, vi parlo di missione. Fu in tal giorno che ebbe inizio la redenzione e perciò cominciò la mia missione di Corredentrice. L'adesione della mia volontà a quella di Dio diede a Lui la possibilità di compiere i suoi desideri.

Questo mese di attesa deve disporre i vostri cuori a capire i disegni di Dio su ciascuno di voi e a metterli in pratica.

Anche per me fu un mese di grande attesa quello che precedette l'annuncio dell'angelo. Vedevo l'umanità come sommersa in un mare di iniquità, e il desiderio di salvare gli uomini si andava sempre più intensificando nella mia anima. Invocavo a gran voce, pur nel segreto della mia cameretta, la venuta del Salvatore, e mentre pregavo per la fortunata donna che gli sarebbe stata Madre, vedevo la mia nullità e mi auguravo di poterla conoscere per andarla a servire.

L'umanità navigava in un mare di dolore, poiché il peccato non porta mai la felicità, ed io sarei morta mille e mille volte pur di sollevare tutti dall'abiezione. Avevo dunque in quel periodo intensificato la preghiera, e la mortificazione e la rinuncia anche a quelle cose che sembrano indispensabili, mi rendevano tanto cara al Signore. Combattevo il male attorno a me e nel mondo, offrendomi vittima a Dio perché avesse pietà di tutti.

Ora basta che voi apriate gli occhi per scorgere in quale miseria estrema e in quali mali morali il mondo cammini. Molte cose voi non le scorgete perché il lupo si veste d'agnello e sa bene camuffarsi. D'altra parte voi sapete che il male tende a propagarsi molto più di quanto si propaghi il bene, anzitutto per l'attrattiva che il male possiede; e il demonio sa circondare di allettamento anche i sacrifici che il male richiede.

Inoltre la forza dei malvagi ha molta importanza nella vita degli uomini. L'astuzia di cui si servono per comunicare le loro idee, per condurre le anime alla perdizione, è assai grande, quanto non lo è quella dei buoni che vogliono portare anime al bene.

Ancora il mondo geme sotto la sferza del dolore, che non accoglie come riparazione e come prezzo di riscatto, ed è doveroso intervenire. Si soffre senza ricompensa. È necessario allora che i buoni soffrano e riparino. Ecco, figli, il mio tempo paragonato al vostro. Volete unire i vostri desideri ai miei? Volete dar vita, calore e forza alla vostra preghiera?

È bello vedervi quando, tutti uniti come un cuor solo e un'anima sola, supplicate per ottenere una grazia, ma sarà più bello ancora se, allargando questa bella famiglia fino ad arrivare a tutte le nazioni della terra, voi supplicherete il Padre che ancora una volta mandi il Redentore e Salvatore a salvare, a convertire, a risanare i tanti vostri fratelli che imputridiscono nel peccato, nel quale desiderano avvoltolarsi come animali immondi.

Così, con un amore fraterno che non conosca limiti, voi disporrete i vostri cuori ad accogliere l'annuncio dell'angelo.

Mi potreste dire che siete già in età avanzata e che la vostra missione sta già per volgere al termine. Ma io vi rispondo che non è la longevità che misura l'importanza di una missione, e che il Signore non conta come voi gli anni, i giorni ed i mesi. Poteva forse la mia santa mamma pensare di dover ricevere una missione tanto importante nella sua vecchiaia, come quella di essere la madre di colei da cui sarebbe nato il Salvatore?

Così io v'invito a prepararvi in questo mese, che sarà un mese di grazia, a capire quale sarà la volontà di Dio a vostro riguardo e ad aderirvi nel migliore dei modi. La recita dell'Angelus vi ricordi questi santi pensieri e vi dia sempre più luce e forza.

Forse avete dubitato che il Signore volesse in un breve tempo lasciarvi orfani della vostra mamma spirituale. Ma no! È stato solo un richiamo a intensificare per lei le vostre preghiere, per aiutarla a far fronte alla sua grande responsabilità. Non dimenticate che a chi più è affidato, più sarà richiesto.

Credete forse che il chiamarsi mamma sia soltanto un gioco? Essere mamma significa dar vita, educare, crescere, aiutare ed essere pronta a morire per le proprie creature. Queste cose che avvengono nel campo naturale, si realizzano anche nel campo dello spirito. Pregate dunque, perché questa povera mamma sia all'altezza del suo compito e sappia accettare la sofferenza come contributo alla sua maternità spirituale.

Figli, vi benedico tutti.

Prepararsi a compiere la volontà di Dio, è amarlo in partenza. Verrà un giorno, e sarà l'ultimo, in cui potrete dire anche voi con sincerità: "La mia missione è compiuta", e in quel giorno l'intensità del vostro amore, che vi auguro abbia raggiunto il massimo grado, vi farà accettare la morte come dono d'amore. A questo giorno pensate con gioia, poiché finalmente mi vedrete faccia a faccia ed insieme loderemo Dio.

Arrivederci, figli. Vi segno la fronte, il cuore e le mani col segno della croce, perché possiate distinguervi per ogni vostro pensiero, affetto e azione. Siete miei figli e lo sarete in eterno.

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