Fate pregare gli innocenti

 


28 novembre 1972

Figli miei cari, capita sovente che questo mio strumento, nell'attesa di ricevere l'ispirazione divina, domandi a se stessa: Che cosa avrà ancora da dirci il Signore? E mentre la sua mente si lascia un po' frastornare dal dubbio e da preoccupazioni inutili, il Signore la domina e, quasi per annientarla, le mostra che quanto più la sua mente è vuota, tanto più il pensiero di Dio si manifesta come fonte inesauribile e con chiarezza agli uomini.

Ecco dunque chiarito a voi lo stato d'animo di questa mia figlia, tanto debole e tanto bisognosa del vostro aiuto.

Dio è fonte inesauribile di bene. È bene infinito in se stesso e per necessità e per impulso del suo cuore infinitamente buono si comunica alle anime. Attraverso i sacramenti che vi donano la grazia, e la preghiera, voi attingete a questa fonte.

A me, la più piccola e la più indegna fra tutte le creature, Dio comunicò la pienezza della grazia, perché, depositaria di essa, potessi farne dono a chi ne fosse desideroso. Ecco perché vi potete spiegare la conversione di tanti peccatori. Forse una preghiera, la vostra preghiera ha toccato il cuore di Dio, rafforzata dalla mia di Madre e Rifugio dei peccatori. Ed io mi sono accostata alle anime che avete raccomandato; ho fatto luce, ho dato forza, ho vinto.

Si fa molta festa in cielo quando un'anima si ravvede e si converte. La conversione è opera divina, perché significa accogliere la verità che è Dio stesso. Il tempo di preparazione al Natale è tempo prezioso per voi e per ottenere conversioni. La vostra preghiera deve essere simile alla mia, che con forza e umiltà scaturiva dal mio cuore in attesa della nascita del Salvatore. Deve essere come quel lamento che i popoli dell'Antico Testamento elevavano invocando il Messia.

Anche oggi l'uomo si abbrutisce nel vizio. Occorre un lavacro generale. Dio solo può operare quel risanamento che tutti desiderano, ma a cui non si dà inizio se non con la preghiera.

La preghiera più accetta a Dio è quella degli innocenti, che presentando lo splendore delle loro anime in grazia, sono più degni di ottenere.

Fate pregare i bambini, fate pregare gli innocenti, fate pregare coloro che non hanno ancora conosciuto la malizia del peccato e la sua bruttezza. Un bimbo parla a Dio anche senza parole. Elevate verso il cielo i vostri piccoli. Per loro, per la loro purezza, per la grazia che dimora nelle loro anime, chiedete le grazie che vi necessitano, chiedete la conversione degli adulti, dei peccatori, dei lontani. Avete dei mezzi semplici ed efficaci a portata di mano, perché non li usate?

Andate alla chiesa, venite qui, portate i bambini! Nascondetevi dietro a loro. Dite al Padre: "Te li offriamo, salvali e salvaci".

Troppo poco vi preoccupate dei bambini. Forse capite le loro necessità materiali, ma non capite quanta importanza essi hanno nella vita della Chiesa e del mondo.

Vi strazia il cuore un bimbo che soffre fisicamente, ma quello è una forza davanti a Dio.

Piangete a volte su stragi di bimbi innocenti. Cade un muro, succede un naufragio, periscono in una gita, cadono da un aereo... E voi vi domandate: "Perché questo sangue innocente sul mondo? Forse è stata un'ingiustizia - osate dire - da parte di Dio". Ma no, figli. Essi pagano per voi, per tutti, poiché solo il sangue degli innocenti può lavare le colpe.

Poi vi è il sangue che grida vendetta. Così, figli miei, molte mamme s'insanguinano le mani con sangue innocente e pretendono di legalizzare davanti a Dio e davanti agli uomini i loro atti omicidi.

Il sangue degli innocenti è prezioso. Se sparso inutilmente, per egoismo, per mancanza d'amore, grida vendetta; se offerto a Dio nell'accettazione di un sacrificio, diventa una forza.

Figli, nessuna legge umana potrà mai annullare il quinto comandamento e legalizzare la strage degli innocenti.

Così la vostra preghiera, mentre deve elevarsi a Dio perché si faccia luce nella mente degli uomini, deve essere di aiuto alle mamme perché possano compiere il prezioso lavoro di crescere ed educare cristianamente i loro figli e deve ottenere ai bambini quella fede e quella sapienza per cui si possa dire di essi che crescono in età, sapienza e grazia.

Quanto premurosamente dovete circondare i bambini di sorveglianza e di attenzioni, perché il male non li scandalizzi e non li corrompa. Il mio Gesù ha detto: "Guai a chi scandalizzerà uno di questi piccoli! Meglio sarebbe per lui che gli si legasse al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare". E ancora: "Guardate di non disprezzare nessuno di questi piccoli, poiché i loro angeli vedono continuamente il Padre mio che è nei cieli".

L'attesa del Natale, con tutte quelle preoccupazioni materiali che incidono sul bilancio domestico e sulla vita spirituale, poiché, essendo basate su spese inutili, tolgono ai poveri ciò che a loro spetta di diritto, vi faccia riflettere.

Queste riflessioni semplici che dovrebbero diventare di dominio pubblico, siano di sprone a tutti a limitare lo spreco di ciò che è superfluo e a dedicare ai poveri, a coloro che soffrono, specie ai bambini bisognosi le vostre cure.

Quando la gioia delle feste natalizie è accompagnata dalla rinuncia a qualche cosa che vi costa di dover lasciare per far felici gli altri, diventa gioia vera, che rasenta quella degli angeli.

Figli, vi benedico con affettuosa tenerezza. Sono la vostra Mamma immacolata, che avendo dato alla luce il Bambino più buono del mondo, senza concorso umano, ama con amore infinito tutti i bambini del mondo.

Arrivederci, figli. Buona preparazione al Natale e tanti santi propositi.

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