Dovete essere pietre vive

 


9 Novembre 1975

Figli diletti, eccomi qui per il solito appuntamento. Ci sono alcuni che si meravigliano che il mio strumento abbia a scrivere tanto e così spesse volte, ma ditemi, non sono io la Mamma? E quale mamma rimarrebbe muta davanti ai suoi figli venuti da lontano per farle visita? E non sono io la vostra Maestra? E che direste voi se le insegnanti dei vostri bambini si assentassero con facilità, così da interrompere le lezioni?

Io sono in questo luogo per stabilire i miei contatti coi miei figli, coi miei alunni, e per fissare ad ognuno compiti particolari, tutti assai importanti. Dobbiamo insieme costruire quella grande torre che è la vostra santità, e siccome anch'io, come il mio Gesù, amo parlare con similitudini, vi dico: dovete essere tutti impegnati come gli operai di un cantiere e lasciarvi dirigere e guidare, apportando ciascuno il proprio contributo con umiltà, senza presunzione. Anzi, la torre sarete voi stessi, poiché ciascuno di voi sarà una pietra viva.

La pietra viva, che deve servire come basamento su cui dovete appoggiare la vostra, è Gesù. Voi dovete raggiungere le sue stesse dimensioni. Anzitutto vi devo dire come potete essere pietre vive. Deve abitare in voi la vita. Quella vita del corpo che gli uomini amano tanto, non è che l'apparenza della vera vita. Dovete far vivere in voi Dio, come il dolce vostro Ospite, perché Lui che vivifica la materia, Lui che ha creato il mondo dal nulla, Lui che ai resti dei corpi mortali darà l'annuncio della risurrezione, è ancora Colui che deve farvi vivere in questo mondo con ideali, con desideri, con sentimenti così elevati da farvi superare tutte le miserie umane.

È bello avere pensieri elevati. Per essi vi sentite più leggeri e gustate la bellezza e la bontà, così da trasformare il vostro cuore e indurlo ad essere buono. Ma potrebbero essere vani questi sentimenti, se una forza superiore non li alimentasse. Diceva Gesù alla Samaritana: "Se tu conoscessi il dono di Dio!". Ebbene, questo dono misterioso di Dio che può vivificare, dar forza, trasformare ed elevare, è la grazia. Togliere il peccato dall'anima è come introdurre, al posto di chi spadroneggia, il vero Padrone di casa.

L'anima è di Dio, figli! È sua, perché Egli l'ha creata e la crea ogni volta che un bambino viene concepito nel seno materno. Qui permettetemi di farvi una piccola parentesi. Dovranno decidere gli uomini se potranno aver diritto di sottrarre alla vita umana quelle creature che ancora non hanno visto la luce. Ma non vi pare che sia un diritto che spetta solo a Dio? Egli dona la vita e la toglie, ne è padrone assoluto. Oh, non vi pare che la mano omicida di Caino, che uccise Abele, sia insanguinata come quella delle madri snaturate che osano uccidere le proprie creature che vivono nel loro seno? Ed è sangue innocente che grida vendetta.

Fate conoscere il pensiero di Dio, e non vogliate tentare il Signore ed usurpare i suoi diritti, eludendo il suo sguardo e dimenticando la sua autorità.

Voi dunque dovete essere pietre vive, perché Dio vi ha creati e Gesù vi ha redenti, e a prezzo del suo sangue ha vinto la morte che regnava nelle anime. Vi è una legge da osservare per vivere, ed è quel complesso di regole che vanno dal cibo al vestiario, dal riposo al lavoro, tutto dosato con perspicacia. Ma vi è anche una legge morale da osservare, e tutto ciò di cui necessita lo spirito, con mezzi soprannaturali e con lo stesso ordine deve regolare le anime.

Figli miei, saper conoscere il dono di Dio è apprezzare la grazia. Se figli disamorati dei genitori e ingrati sciupano il patrimonio familiare e disprezzano i loro doni, voi li chiamate cattivi e snaturati. Come dovrò io chiamare quei figli che vivono in peccato, rifiutano la grazia e disprezzano la vita spirituale di cui Dio li vorrebbe arricchire?

Questo studio per essere pietre vive, vi deve portare ad un lavoro facile ma altrettanto importante, perché le pietre vive siano unite fra loro. Non si può costruire, non solo una torre, ma nemmeno una capanna, senza cementare fra loro quei mattoni che devono comporre un'unità.

Saper far capire agli altri quali sono i veri valori della vita, non è cosa facile. Se però sarete voi stessi solidi nei vostri propositi, così da vivere un cristianesimo integerrimo, diventerà facile essere solidali con gli altri. Saranno spinti ad avvicinarsi a voi per quella rettitudine che vi guida, che avrà forza di attrazione e sarà luce che illumina. Quando non c'è peccato in un'anima e c'è desiderio di bene, si acquistano gradatamente tutte quelle virtù che formano la santità.

Pietre vive sono tutti coloro che, nella preghiera e nella mortificazione, modellano la propria esistenza sugli insegnamenti del Vangelo, così da essere simili al Cristo.

Figli diletti, vi benedico! Fate che non si possa mai dire che coloro che frequentano la mia scuola sono peggiori degli altri. Amatevi a vicenda ed usate fra di voi quell'amabilità, quella delicatezza di modi che si chiama buona educazione, che piace tanto a Gesù e alla vostra Mamma. Sono la Madre amabile che, oggi più che mai, desidera di essere amata da voi.

Arrivederci, figli. A coloro che vengono da molto lontano, il mio festoso abbraccio.

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