Alimentate la lampada della vostra vita

 


12 novembre 1972

Figli diletti, quanto aiuto, quanta gioia vi viene da questi incontri! Il vostro sacrificio è largamente ricompensato. Voi fate qui un'abbondante provvista di tutto ciò che vi occorre per svolgere bene quella missione che il Signore vi ha affidato. Trovate qui la vera sapienza, che dovete chiedere a Dio e che Egli dona con abbondanza. La potete invocare anche per i vostri cari, ed è come chiedere che Dio dimori in essi, poiché Lui è l'eterna Sapienza.

Chiedete anche l'olio che deve alimentare la vostra lampada. Chiedete la fede che deve guidare la vostra vita. Vi sono nel mondo i saggi e gli stolti; sono come due grandi categorie. Tutti gli uomini sono avviati all'incontro dello Sposo. Il mio Figlio benedetto è il centro della storia ed è il fine da raggiungere. Gli uomini, che lo vogliano o no, vanno camminando col tempo e con gli eventi verso di Lui. C'è chi si addormenta profondamente e dimentica lo scopo della vita e dell'esistenza del mondo. Si addormentano anche i buoni, che però si sono provveduti di quel prezioso olio che a suo tempo sarà messo in opera.

C'è una sonnolenza generale. Ma quando l'annuncio della venuta dello Sposo si fa chiaro e risuona nell'aria, solo chi ha la riserva di fede e di generosità e il desiderio dello Sposo è in grado di accoglierlo.

È la parabola delle vergini stolte e sagge che leggete nel Vangelo, ma è la storia di ognuno. Siete tutti alle soglie dell'eternità. Non voglio dirvi che domani vi colpirà la morte, ma vi voglio ripetere con l'insistenza con cui il mio Gesù lo diceva ai suoi discepoli: vigilate e pregate, poiché non sapete né il giorno né l'ora.

Provate, figli, a scorrere nella vostra mente, se potete, quante persone hanno vissuto con voi e presso di voi: persone con cui avete lavorato, studiato, viaggiato, pregato, con cui vi siete preso uno svago o avete fatto una gita o un pellegrinaggio. Quanti, in questi pochi anni di preghiera in comune, hanno pregato con voi e hanno forse chiesto per voi grazie e favori. Ebbene, molte di queste persone che voi avete incontrato non sono più.

Che vale, figli, avere una vita lunga o breve, quando voi sapete che non può avere più di una determinata lunghezza e che da un momento all'altro potreste essere portati via?

È necessario che ognuno si dia pace, si dia quel giusto lavoro e sollievo, viva modestamente, senza grandi esigenze la propria vita, ma che sia pronto a rispondere all'appello quando la chiamata si fa sentire, quando lo Sposo si avvicina.

C'è un comportamento di vita che concorda con la morale, c'è un modo di vivere che non danneggia la fede e la morale degli altri. Questo modo di vivere dovete assumere.

Ci sono famiglie che piangono. Ci sono bambini abbandonati o che non hanno la fortuna di conoscere il padre o la madre perché essi si sono allontanati dalla propria casa.

Che sarà di tutti coloro che danneggiano e rovinano famiglie ed individui, quando arriverà lo Sposo? Vi sono alcuni che non distinguono i comandamenti di Dio e danno alla propria vita un unico significato: stare bene egoisticamente per se stessi, senza curarsi dei fratelli. Che avverrà di questi, se improvvisamente arriverà la chiamata?

Figli miei, la legge di Dio sia sempre davanti ai vostri occhi, come uno specchio in cui più volte al giorno potete rimirarvi. È duro per molti il dover comportarsi in un determinato modo, ma quanto sarà più duro incontrare il giudizio severo di Dio!

Figli miei, vorrei che voi foste così limpidi e così sicuri di voi stessi, da non dover scendere mai a compromessi. Se vivete il vostro cristianesimo integralmente, non avete bisogno di mostrarvi ciò che non siete e di adattarvi al male comune. Attualmente si giustifica il male e lo si scambia per una necessità, ma la verità e la serietà dei vostri giudizi devono far riflettere anche gli altri. Che tutti facciano in un determinato modo non giustifica che voi abbiate a fare come loro.

Figli, siate forti. Vi ho parlato altre volte della coscienza, che voi dovete avere retta. La coscienza retta è appoggiata unicamente ai comandamenti e trae la sua luce dal Vangelo. Essa vi deve guidare.

Se tutto il mondo sbagliasse e interpretasse a proprio piacimento la legge di Dio, non per questo dovreste cedere, ricredervi ed accettare un compromesso. Forse che i primi cristiani che si rifiutavano di bruciare incenso agli dei, avrebbero trovato più difficile accettare che morire martiri?

La fede che essi, i primi pionieri, difesero col proprio sangue, ora viene con tanta facilità manomessa. Ciò che formava l'orgoglio e il tesoro delle famiglie dei vostri antenati o dei vostri vecchi genitori, può ora esser messo in ridicolo e trasformato? No, figli, fate attenzione. Custodite intatta la fede e la morale, alimentate la lampada della vostra vita, perché sempre sereni e provvisti di quell'olio salutare, possiate essere accolti e festeggiati dallo Sposo delle anime, Cristo Signore.

Forse vi suonerà un po' duro questo mio linguaggio, ma vi assicuro che non tarderete ad accorgervi, sia esaminando voi stessi che osservando il comportamento della società e della Chiesa, della verità delle mie parole.

Figli, vi benedico e vi dono la sapienza, di cui avete tutti grande necessità. Portate un po' di luce dove ci sono le tenebre. Siate forti nella fede e custodite come tesoro inestimabile quei principi che avete ricevuto come preziosa eredità.

Benedico i vostri gruppi di preghiera d'oltralpe. Benedico i vostri malati e gli ospedali.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'uomo non può bastare a se stesso

Siate generosi nel sacrificio