Vi supplico di darmi una mano

 


9 Maggio 1975

Figli diletti, sia pace a voi. Sono la Madre vostra, sempre presente in questo luogo di preghiera. Sono qui per benedirvi e per dirvi tutta la mia gioia di trovarmi in mezzo a voi. So che mi amate e cercate d'imitare le mie virtù. So che recitate con amore il mio rosario e me l'offrite ogni giorno come un profumato serto di rose. So che desiderate coltivare la pace familiare, e fate tutto ciò che è in vostro potere perché non venga meno quella carità che è il fondamento e il centro del cristianesimo. Non posso perciò che applaudirvi, invitandovi a continuare con la stessa semplicità e con lo stesso fervore a compiere queste opere, a cui farà riscontro una ricompensa infinita.

Gesù è salito in cielo ed io pure, ma anche per ciascuno di voi il Padre ha preparato un seggio, un trono di gloria, e ciascuno deve raggiungerlo servendosi di quei mezzi che Gesù ci ha lasciati. La santa Eucaristia è Gesù in mezzo a voi. È proprio lo stesso Gesù, che disse agli apostoli: "Non vi lascerò orfani", che continua a vivere nelle vostre chiese e che vuol essere la vostra forza quando lo ricevete nella santa Comunione. Ed è lo stesso Gesù che, dopo aver tanto pregato durante la sua vita e dopo averci insegnato a pregare, prega ancora con voi. Vi ha detto infatti: "Quando due o più persone sono riunite nel mio nome, io sono in mezzo a loro". Sapeste il valore di questa preghiera comunitaria!

Giustamente la chiamate "oasi", questa casa. È un luogo dove Gesù e Maria si consolano dalle cattiverie del mondo da cui vengono afflitti. Ma è anche un luogo dove ciascuno di voi che viene a pregare trova sollievo. Nel deserto della vita, in cui viene a mancare molte volte l'indispensabile, le anime trovano qui, nell'incontro con Dio, quell'acqua che disseta e bevendo la quale non si ha più sete, l'acqua della grazia di Dio, e trovano l'alimento spirituale.

Quella parola che vi viene data con tanto amore, vi solleva e vi fa salire verso quella perfezione a cui devono tendere tutti i cristiani. Che devo fare in questo momento, mentre voi che mi amate siete ansiosi di sentire questa parola? Io vi benedico ad uno ad uno e vi prometto che, se saprete essere fedeli ai vostri impegni, sarò veramente per voi la Regina che, aprendo il forziere dei tesori racchiusi nel cuore del suo Gesù, sarà lieta di donarveli e di arricchire i vostri cuori.

Se ci metterete molta buona volontà, le stesse croci di cui sentite tanto il peso, diventeranno la vostra gioia e sarete felici d'offrirle al Padre a salvezza dell'umanità. Vi sono nel mondo tanti disperati che non solo non sanno sopportare le loro croci, ma le ingrandiscono, così da renderle impossibili per sé e per gli altri. Se verrete vicino a me, vi addolcirò il peso della croce, anzi diventerete dei buoni cirenei gli uni degli altri, così da essere felici di portare anche quei pesi che altri rifiutano.

Lo Spirito del Signore che abbiamo invocato nel cenacolo, scenda per le vostre preghiere sopra tutta la Chiesa. Figli, la Chiesa è madre, e con dolore io vedo figli suoi che, staccandosi da essa cadono nell'errore, rinunciano alle verità e vivono una vita non conforme agli insegnamenti evangelici e ai comandamenti di Dio.

Se una mamma piange, voi ne soffrite e pensate che deve avere dei grandi dolori. Se la Chiesa piange sui suoi figli, è perché non li vede secondo il cuore di Dio. Ed io pure sono Madre, e Madre della Chiesa, e mostro il mio dolore per tanti tradimenti, con lacrime di sangue e mandando i miei messaggi un po' dovunque. Ma come non si ascolta la Chiesa così non si ascolta la Mamma che parla coi suoi messaggi. Essi dovrebbero essere come le segnalazioni di un pericolo incombente, ma si trascurano, si dimentica il pericolo e la segnalazione.

Potrò sopportare che una rovina tremenda porti a dannazione molte anime redente dal sangue del mio Gesù? Oh no, figli! Ecco perché vi supplico di darmi una mano, di continuare nella preghiera e di estendere secondo le vostre possibilità questo bene mediante l'apostolato. Non dite mai che avete fatto troppo, non dite che tocca ad altri. Non chiedete nemmeno tanti permessi. Fate il bene perché Dio lo vuole e perché è urgente farlo. Adopreremo la nostra rete, quella del rosario, per pescare quante più anime potremo e vedrete che la pesca sarà miracolosa.

Vi abbraccio ad uno ad uno, figli, e vi raccomando: siate buoni, buoni con tutti, e in modo speciale con i cattivi e con coloro che vi fanno soffrire. È così la legge. Amate i vostri nemici e fate del bene a coloro che vi odiano. Siate buoni e mandate sempre tante benedizioni a tutti, che valgano a soffocare le parole di chi non sa che maledire.

Ai piedi della croce, mentre il mio Gesù offriva in un mare di dolori la sua vita per tutti, io, unendomi a Lui, perdonai ed amai tutti, anche gli stessi carnefici e persino Giuda. Se mi amate veramente, sappiate perdonare, dimenticare il male che ricevete ed amare tutti veramente di cuore. Più si ama e più Dio prende possesso di voi e dimora in voi, così da operare per mezzo vostro cose grandiose.

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