Non trascurate la voce dello spirito

 


21 maggio 1972

Figli miei diletti, figli di predilezione, che, chiamati dallo Spirito del Signore, siete accorsi qui ai miei piedi per attingere la forza, la capacità e la grazia, onde camminare nella via dei comandamenti e dei consigli evangelici per raggiungere la vita eterna mediante la santità, siano esauditi i vostri buoni desideri.

Ecco, io supplico per voi il mio celeste Sposo perché vi dia l'abbondanza dei suoi doni e lo prego di investire le anime vostre di quell'ardente fuoco di carità che già sperimentarono non solo i primi apostoli, ma anche i primi cristiani.

Anche a voi è stata donata l'abbondanza dello Spirito Santo nel sacramento del Battesimo; ed anche nella Cresima lo avete ricevuto, perché, corroborati dalla sua forza, poteste vincere il maligno e combattere quali bravi soldati di Cristo la vostra diuturna battaglia. Ma lo Spirito Santo non rimane mai inoperoso. Egli si comunica ed opera continuamente nelle anime che lo invocano e che lo ospitano con desiderio di santità.

Egli si manifestò agli apostoli con un rombo dal cielo come di vento impetuoso, al cui fragore gli uomini tutti si dovevano scuotere. Ma ancora Egli viene nelle anime e sradica tutto ciò che è difettoso e cattivo; viene anche come soffio salutare e fecondo a portare quelle ispirazioni che sono come i semi che danno origine alle opere più divine, e perciò più grandi.

Già lo Spirito del Signore aveva aleggiato sulle acque e, riempiendo l'universo, lo aveva reso fecondo, perché il mondo è di Dio e la vita dipende da Lui.

A Mosè lo Spirito aveva parlato attraverso un roveto ardente a significare la sua potenza, la sua forza, il suo amore e, al tempo stesso, il timore e il rispetto che deve mantenere l'uomo alla sua presenza. E agli apostoli, riuniti in preghiera con me, si manifestò con l'apparizione di tante lingue di fuoco che si separavano e si posavano sopra ciascuno. Ancora lo Spirito veniva a testimoniare le stesse qualità: la sua forza, la sua potenza e il suo amore.

Al battesimo del mio Gesù una colomba, apparendo sopra il suo capo, stava a rappresentare lo Spirito Santo e ad indicare la prontezza con cui ognuno deve rispondere alle chiamate dello Spirito, mentre di Lui, di Gesù, ne esprimeva il candore e la semplicità.

Figli, vi ho ricordato quali sono i simboli che voi dovete far vostri. Attenti al Signore, che passa come il vento! Non lasciate passare né il tempo né gli inviti al bene che vi vengono da ogni parte.

Se il vento impetuoso deve aiutarvi a scuotere voi stessi e il mondo perché venga eliminato il male, quella leggera brezza che vi accarezza l'anima quando siete in chiesa o nella vostra casa nei momenti di maggior raccoglimento, non la dovete trascurare. Il fuoco che sentite qualche volta e che vi brucia il cuore e vi punge col desiderio di fare di più e di fare meglio, non lo dovete trascurare: è la voce dello Spirito Santo che si comunica a voi.

Quando vi pare di dover pregare meglio, amare di più, agire con più disinteresse e con più rettitudine, non trascurate questo desiderio: è l'invito dello Spirito Santo ad elevarvi come colomba verso le alture e a guardare la vita in rapporto all'eternità.

Io, figli, fui coperta dall'ombra dello Spirito Santo ed Egli mi unì a sé in una fusione d'amore perfetta, così da poter dar vita all'Uomo-Dio.

Anche voi dovete realizzare in voi stessi questa divina maternità; anche voi dovete servire come strumenti di vita. Il regno di Dio attende di essere ripristinato, rinnovato. Un Cristo vero, reale dovete donare al mondo.

Dalla vostra unione intima e profonda con lo Spirito Santo, scaturirà la vostra santità e da essa quella testimonianza di Cristo nel mondo che lo farà conoscere ed amare, e soprattutto ne verrà un servizio filiale operoso e costante.

Vi benedico, figli miei, perché avete voluto venire qui ad attingere luce, forza ed amore a questa sorgente. Chi attinge si preoccupi di avere un recipiente ben grande. È un invito di Mamma che non posso omettere. Se avete un cuore meschino che pensa solo alle proprie miserie, insufficienze e alle proprie necessità, come potrete rifornirvi dell'abbondanza dei doni di cui lo Spirito Santo vi vuole riempire?

Allargate il vostro cuore, vi ripeto, fate che le necessità di tutti siano le vostre. Le sofferenze e i bisogni di ogni uomo che vive sulla faccia della terra trovino risonanza in voi. Solo così mi assomiglierete. Non sono io la Regina dell'universo? E non sono tutti miei figli i buoni e i cattivi, i bianchi e i neri? Non è morto il mio Gesù per tutti? Che sarebbe avvenuto se io non avessi assecondato i desideri dello Spirito Santo e non avessi accettato la morte del mio Figlio per la salvezza di tutti?

Togliete dunque dai vostri cuori tutto ciò che li rende egoisti, cattivi ed anche solo interessati alle vostre cose.

Amate di allargare sempre più il recipiente, perché il vostro cuore sia capace di ospitare tutto il mondo così com'è, con i suoi guai e con le sue necessità.

Figliolini miei, figli del mio cuore, amatevi, e di questo fuoco d'amore fate che avvampi tutto il mondo.

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