Il santo timore di Dio

 


27 aprile 1972

Figli miei diletti, sia grazia alle anime vostre e pace ai vostri cuori. Ecco, sono la Vergine Miracolosa che il ventisette di ogni mese voi ricorderete ed onorerete.

Oggi voglio essere veramente miracolosa per voi concedendovi un dono particolare. Io desidero svolgere verso di voi il mio ufficio di Mamma. Ebbene, desidero trasformare il vostro cuore e la vostra mente in modo tale che mi abbiate veramente a riconoscere come Mamma e a comportarvi con me come i più buoni figli.

Purtroppo, accanto a coloro che non mi vogliono riconoscere come Madre di Dio, accanto a coloro che imprecano e bestemmiano i dogmi che mi riguardano, vi sono anche dei cristiani praticanti che hanno di me una conoscenza talmente superficiale da dover dire che non sentono per me nessuna attrattiva e devozione.

Figli cari, io vorrei che il mio Gesù perdonasse a tutti e che al tempo stesso illuminasse le menti chiuse di questi figli. Vorrei tanto poter far sentire a tutti la tenerezza del mio cuore per tutti e per ciascuno, e il desiderio infinito che nutro di poterli avvicinare a me per portarli al mio Signore.

Questo è il desiderio mio più grande: che il Signore regni e trionfi in ogni cuore. Ognuno di voi, ogni figlio è come una delle pietre di cui è composta la Chiesa. Se Dio regna nei cuori, regna nella Chiesa, regna nel mondo.

Se verrete accanto a me, io v'insegnerò due grandi cose. V'insegnerò il timore di Dio e il suo amore.

Anche voi, mamme, amate di far rispettare e temere l'autorità del padre, non è vero? Ed ai vostri figli concedete qualche favore nascostamente da lui, perché la vostra indulgenza li aiuti a rivolgersi a voi, anche per chiedere al padre qualche favore particolare e di maggior importanza.

Dunque io desidero, quale mamma di Dio e vostra, imprimere bene nella vostra mente questa realtà: anche se Dio nella sua infinita bontà vi permette di comportarvi con Lui in un modo confidenziale e tenero, non per questo dovete dimenticare la sua maestà, la sua grandezza e perfezione infinita. Egli non è pari a nessuno di noi. Ve lo dico io, figli, che ho potuto e posso asserire che grandi cose ha operato in me il Signore, e ciononostante sono davanti a Lui l'umile serva, il pulviscolo impercettibile.

Ognuno di voi è stato elevato dalla bontà e dalla misericordia di Dio al grado di figlio suo adottivo, ma appunto in nome di questa figliolanza, deve sentire un'infinita riconoscenza e non deve permettersi mai di mancare di rispetto al Signore trattandolo da pari a pari. Io v'invito al rispetto e al timore poiché a Lui, infinito nei suoi attributi, ogni creatura deve rendere stretto conto del suo operato.

Che vale che la vostra debolezza sia estremamente grande, quando avete accanto a voi un padre forte e potente, disposto ad aiutarvi in ogni vostra necessità?

Al contrario, che vale dimostrare una forza che non avete, una virtù che non possedete, e comportarvi col Signore con prepotenza, ribellandovi alla sua volontà, quando sapete che accanto a voi vi è un Dio nelle cui mani risiede il mondo, come un giocattolo in mano ad un bambino? Non potrà Egli schiacciarvi, vale a dire annientare la vostra superbia in un istante?

Vorrei aggiungere ancora qualche parola per il vostro bene. Figli, Dio è ricco di bontà e di misericordia e dona le sue grazie a tutti; illumina le menti e indirizza al bene le sue creature; sulla strada di ognuno semina l'abbondanza della sua grazia ed invita e chiama con insistenza a sé. Ma che sarà di coloro che rifiutano tali doni e che pensano a coronarsi di rose mentre sono in vita, dimenticando la vita eterna?

Temete il Signore che passa, vi dico, e accogliete i suoi doni da qualunque parte vengano, con riconoscenza ed affetto. Riceveteli come talenti preziosi da trafficare, poiché il Padrone vi domanderà conto al suo ritorno. Quando verrà sulle nubi del cielo e giudicherà tutti gli uomini, i conti saranno precisi e stretti e a chi più sarà dato, più sarà domandato.

Questo è il santo timore di Dio, che il mio divino Sposo, lo Spirito Santo, concederà a voi. Quando avrete rettificato le vostre idee un po' errate in questo senso, io vi riempirò di amore di Dio.

L'amore viene per mezzo della conoscenza. E non sono queste mie lezioni, tutte intese a farvi conoscere sempre meglio Dio, le verità da Lui rivelate, la sua Chiesa istituita dal mio Figlio e tutte quelle virtù che dovete praticare per raggiungerlo?

Io svolgo così il mio dovere di Mamma. Voi siate figli affezionati. Ascoltate le mie parole con serenità, con gioia, ma anche con serietà. Una mamma non vuol parlare inutilmente e soffre quando deve ripetere le stesse cose molte volte. Ascoltatemi con il desiderio di ubbidirmi, di praticare ciò che vi suggerisco; ascoltatemi con l'umiltà dei bambini, perché io, vedendo la vostra piccolezza, sia costretta a prendervi fra le mie braccia e a stringervi al mio cuore. È difficile sbagliare quando si è tra le braccia della mamma, e se siete piccini, persino cadendo non vi potete fare un gran male.

Così, figli, con il santo timore di Dio e con l'amore di Dio, voi imparerete ad amare sempre più e a far amare la vostra Mamma celeste. L'amore unisce e trasforma. Che bello sarà il vostro incontro con il mio Figlio, nell'ultimo giorno, quando venendovi incontro scorgerà in voi una tale somiglianza con me da dovervi chiamare mamma! Ecco il mio desiderio e la mia speranza.

Vi benedico, figli. Tutto quanto vi ho detto, fatelo conoscere anche agli altri, perché imparino a temere, rispettare ed amare il Dio di maestà e grandezza infinita.

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