Gesù è risorto

 


26 Marzo 1978

Figli diletti, sia pace a voi! Sono qui con voi. Sono la Madre di Gesù risorto e sono Madre vostra. Voglio guidarvi, come risorti, fino alla risurrezione finale, quando comincerà quella vita gloriosa in cui anima e corpo saranno premiati, e potrete godere per sempre della visione beatifica di Dio.

Il grande mistero che oggi si celebra, ha questo duplice significato e scopo: quello di garantire la divinità di Gesù, e perciò della sua dottrina, e quello di assicurarvi che anche a voi è riservata la grande gioia della risurrezione. Voglio rendervi coscienti di queste verità, che hanno un'importanza grandissima per la Chiesa e per la vostra vita.

Gesù è veramente il Figlio di Dio. Ecco perché è necessario e doveroso praticare i suoi insegnamenti. Egli è venuto al mondo per salvare le anime, e ha portato a tutti gli uomini la grazia perché con essa potessero identificarsi con Lui e aspirare a quelle altezze che umanamente sono irraggiungibili: le altezze della santità, che può introdurre nella Patria celeste. La conferma della divinità della sua Parola, Gesù ve la diede con la santità della sua vita, ma la convalidò coi suoi miracoli, che culminarono nel miracolo della sua risurrezione.

La santità di ogni anima è la conferma della validità della grazia, da Gesù ottenuta e concessa, che viene premiata nel godimento eterno di Dio. Quando un'anima rifiuta di credere alla divinità di Gesù, diventa eretica. Quando rifiuta di credere alla sua risurrezione, annulla l'opera di Gesù, e rende assurda e vana la fede. Allora cade ogni aspirazione a un ideale di santità, e si può dubitare e non essere tenuti a credere alla vita eterna che attende tutti.

Gesù è risorto! Ripetetelo spesse volte a voi stessi come monito e come invito ad un miglioramento spirituale continuo! Gesù è risorto! Gridatelo forte a chi vuol rinnegare la propria fede, a chi lo bestemmia e lo maledice. Gesù è risorto ed è entrato vittorioso presso il Padre, ma dal cielo verrà ancora per giudicare tutti gli uomini.

La gioia della risurrezione deve dare a tutti coraggio. Quando la morte viene a rapire qualche membro della famiglia, è una separazione provvisoria. Quando la morte sferra il suo colpo per dividere il corpo dall'anima in grazia di Dio, è una separazione piena di speranza che fa sentire più vicino il paradiso; è una separazione che unisce, anche più intimamente, con l'amore di Dio e con pensieri di fede.

La vostra vita futura, figli, sarà come voi la volete. Se avrete appesantito l'anima vostra con l'attaccamento alla terra, il vostro viaggio verso il cielo sarà più lento. Tutte quelle scorie che vi hanno forse impedito di veder bene, di vedere con chiarezza la luce vera, devono essere eliminate, deve avvenire una purificazione.

In cielo il vostro corpo assumerà un aspetto tutto spirituale: sarete trasparenti, leggeri, belli! Le qualità del corpo di Gesù dopo la sua risurrezione, saranno pure le vostre, come già sono le mie, ma fin d'ora dovete lavorare attorno alla vostra esistenza per renderla luminosa, e perché il valore da voi dato alle cose dello spirito vi renda capaci di superare ciò che riguarda il corpo.

Coraggio, figli! La meta da raggiungere, anche se elevata, non è irraggiungibile. Le difficoltà che sopraggiungono sono sempre da poco, se pensate alla loro durata e all'assistenza continua che avete.

Nella risurrezione che vi attende, sappiate vedere l'amore di Dio, che non cessa un momento nella vostra vita e che vi vuol far godere di Lui per sempre. Nella risurrezione che vi attende, riponete la vostra speranza, che non deve venir meno, anche se il pensiero delle vostre colpe passate dovesse turbare il vostro spirito, o se la debolezza dovesse farvi prevedere altre cadute. Nella risurrezione che vi attende, dovete rafforzare la vostra fede.

Perché avrebbero dato la vita milioni di martiri? Perché nella sofferenza e nel dolore sarebbero vissute anime vittime, offrendo instancabilmente per sé e per altri il loro sacrificio? Perché moltissime anime avrebbero cercato nella perfezione cristiana di raggiungere quella perfezione divina, proposta e vissuta da Gesù, se la risurrezione non fosse assicurata e non fosse la sorte riservata ai figli di Dio?

Io vi addito il cielo e là vi attendo, figli! Là è la vera vita, la vostra casa, la Gerusalemme celeste! Non attardatevi mai nelle cose futili del mondo! Non dimenticate coloro che vi attendono, e fate che la vostra fede nella risurrezione vi faccia santificare il dolore, di cui non sentirete più il peso. Pensate al cielo, quando le vostre vicende personali e familiari vanno bene, e quando i contrasti e le vicissitudini della vita vi tormentano. Se tutto saprete indirizzare per un giusto scopo, saranno le stesse difficoltà e pene che vi causeranno gioia, perché in esse distinguerete chiaramente la mano di Dio.

Figli, io vi amo, e vi sollecito per una vita di santità e di grazia, vera risurrezione. Il paradiso vi attende, e per paradiso non intendo il luogo, ma tutte quelle anime che, immerse nella Santissima Trinità, lo godono, tra cui vi sono anch'io. Arrivederci, figli! Vi benedico.

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