Cosa esige la perfezione

 


18 Aprile 1978

Figli miei, quanto mi è cara la vostra preghiera! Per alcuni, essa è come un desiderio infinito di perfezione; per altri, è un alimento che li anima a fare sempre maggior bene in famiglia e nel mondo; per altri ancora, la preghiera è come una supplica perché aumenti in loro lo spirito di fede, mentre, per alcuni, è come un grido angoscioso, perché cessino attorno ad essi quei mali che con grande fatica riescono a sopportare.

Qualunque sia il motivo che vi unisce in preghiera, io ne godo, perché vedo il vostro desiderio di allontanare il male e di andare verso il bene, verso la luce, verso la grazia, che è Dio. In questo cammino di bontà, in quest'ascesa verso il Monte santo di Dio, io vi precedo, indicandovi momento per momento ciò che dovete fare, ciò che dovete cercare e ciò che dovete fuggire.

Io sono la Madre del Signore, sono la vostra guida. Che fareste da soli, in queste tenebre di morte in cui il mondo si va dibattendo? Voi sareste come dei bambini sperduti in un bosco oscuro, in cui non è possibile distinguere il giusto sentiero.

Io vi tengo per mano, e vi do la lanterna. Essa è come un dono prezioso che non dovete lasciar spegnere. È la fede in Dio, la vostra lanterna. Non lo vedete con gli occhi del corpo, il Signore; lo vedete però nelle sue opere, e potete immaginare la sua bontà e sapienza, se osservate le leggi della natura da Lui stabilite perché tutto possa giovare all'uomo e perché tutto si conservi.

Vi occorre una fede anche maggiore, per vedere in ogni avvenimento lieto o triste la mano di Dio, che tutto governa e permette per portare a compimento quel piano di salvezza che, preannunciato all'origine del mondo, si attuò con la venuta del Salvatore e si perpetua nei secoli fino alla fine dei tempi.

Avete bisogno di sentire la presenza di Dio, e di comportarvi di conseguenza in modo conveniente e rispettoso. Basterebbe questo pensiero per avere una tranquillità che nessun evento potrebbe turbare. Potreste in tal modo dire che non vi fa paura né la morte, né la malattia, né la miseria, né la fame, e nemmeno la violenza e le catastrofi.

La sicurezza che a vegliare su di voi c'è un Padre onnipotente e infinitamente buono che non vi lascia mancare nulla, vi deve dare pace; ma, se avete questa certezza, dovete anche aver di mira la legge di Dio e i suoi desideri. Non potete pensare a Dio senza sentirvi verso di Lui obbligati! La sua è legge d'amore, ed è Lui il primo a venire verso di voi, ma voi non potete rimanere inerti e riposare sui suoi doni. Occorre rispondere all'amore con l'amore.

La ricerca di perfezione è una ricerca d'amore. Voi volete con la vostra vita testimoniare a Dio che avete conosciuto ed apprezzato la sua bontà, e volete voi pure essere buoni. Intendere la perfezione senza la bontà è un errore. Essere buoni, comporta un continuo ritorno su sé stessi per correggere ciò che è difettoso, e un prodigarsi continuo perché tutti possano godere di quei beni che Dio ha diffuso nei vostri cuori.

La perfezione non può limitarsi ad un lato solo della vostra vita o ad un momento particolare di essa. La perfezione esige una riforma e una conversione continua, cioè un rendere la propria vita sempre più somigliante alla vita del Padre, che ama, perdona, elargisce a tutti la sua felicità e bontà infinita.

Figli, è bene che voi abbiate sempre di mira la perfezione, anche se continuamente ricadete nei soliti difetti e anche se vi sentite miseri, perché la vostra aspirazione alla santità, che è sinonimo di perfezione, vi rende meritevoli di aiuto e di perdono. La mediocrità che vi fossilizza, e la vostra pigrizia che tenta di rendervi disagevole il cammino, non devono essere da voi accarezzate. Dovete mirare alla vetta, se volete mantenere quel fervore, quell'entusiasmo e quella serenità che vi occorrono per arrivarvi.

Siate santi, perché i momenti attuali esigono degli esempi preclari di virtù. Il male travolgente esige un combattimento diuturno, non potete riposarvi. Dovete tener viva la luce della lanterna con l'olio della preghiera, ma non dovete cedere le armi. Il vento delle passioni, le molte tragedie e i drammi umani, non devono che suscitare in voi desideri più ampi di bene e di bontà.

Il vostro cuore, può essere duro come un macigno davanti a coloro che soffrono? Oh no, fate che sia un nido, dove possano trovare conforto molti, tutti i sofferenti! Come io apro il mio cuore a voi, così voi apritelo ad altri, e dove c'è un dolore da alleviare, voi siate presenti!

Siate perfetti nel vostro parlare. Fate che le vostre parole cadano come un balsamo sopra le ferite che amareggiano la vita di molti. Siate perfetti nei vostri pensieri, e non vogliate renderli come frecce che distruggono il bene morale, l'onore, che supera la vita fisica. Siate prudenti, perché mai vengano pronunciate parole che possano creare sfiducia in chi vi ascolta, verso qualcuno. Siate perfetti quando pregate, perché il vostro dono giunga gradito a Dio e abbracci tutta la Chiesa. Siate perfetti nelle vostre azioni, che rispecchino la giustizia di Dio e tornino a bene di tutti.

Siate sempre desiderosi di maggior fede, di bontà e di santità, anche se da soli potrete far poco, perché Dio ama chi ha grandi desideri, ed io sono disponibile per voi che volete fare tanto.

Ora vi benedico tutti. Sono con voi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Alimentate la lampada della vostra vita

L'uomo non può bastare a se stesso

Siate generosi nel sacrificio