Il materialismo e l'immoralità

 


5 Novembre 1974

Figli diletti e cari, eccovi qui per il vostro incontro d'amore con la vostra Mamma celeste. Non vi pare che tutta la vostra città e i vostri paesi dovrebbero sentire la chiamata che viene dall'alto e dovrebbero accorrere a sentire le parole e le istruzioni della Mamma? Invece sono pochi coloro che ascoltano, sono pochi coloro che, desiderosi di verità e di bene, vengono a dissetarsi a questa fonte.

La parabola del Vangelo in cui il padrone chiama molti a partecipare al banchetto è sempre d'attualità e si adducono gli stessi motivi. Io però voglio segnalarvi due motivi, più comuni e più gravi, che impediscono ai miei figli d'accettare i divini insegnamenti: il materialismo e l'immoralità.

Il materialismo, figli, è la negazione stessa della vita dell'uomo, che è fatto di anima e di corpo. Si vuol pensare solo al corpo, si preferisce asserire che dopo la morte non c'è più nulla, per poter concedere al corpo tutto ciò che domanda e per svincolarsi da qualsiasi legame che la legge divina impone. Si divide l'anima dal corpo, provocando una morte morale e spirituale, per arrivare alla negazione stessa dell'anima coi suoi attributi, le sue necessità e la vita che la deve animare. Distrutta l'esistenza dell'anima, come si potrà ammettere l'esistenza di Dio e dell'aldilà? Come si potrà pensare al suo giudizio e all'inferno, destinato a chi rifiuta, con la sua legge, di ammettere e credere alla sua bontà?

Figli, il materialismo, che non permette di guardare il cielo e di scorgere in esso una dimora eterna per l'uomo, è quanto di più degradante ci possa essere sulla terra, poiché pone l'uomo al livello degli animali. Per chi vive di materialismo è giustificata la violenza, il delitto; la sofferenza non ha valore e la ribellione alle leggi umane diventa una necessità, dopo che si sono rifiutate le leggi divine.

Poveri figli miei, che mettono il loro cuore unicamente in ciò che passa e non alzano lo sguardo al cielo per invocare aiuto nelle loro necessità, poiché tutto vogliono far dipendere dalla loro azione, quanto si sbagliano! Ma come non vedere che l'uomo non può essere soddisfatto dalle cose materiali? Come non vedere l'infelicità e l'insaziabilità del cuore umano che non trova pace e soddisfazione se non in Dio? La stessa morte, che colpisce inesorabilmente ogni uomo, non dice nulla a coloro che vivono di materialismo. Non dice nulla la morte serena del giusto, che forse ha sofferto per tutta la vita, e la morte disperata di colui che ha navigato in un mare di ricchezze.

Il materialismo è come un accecamento comunitario. Sì, sono forze unite che si muovono alla difesa dei propri interessi; muovono lotta al capitalismo, ma non tengono di mira gli interessi veri del popolo, quelli per i quali l'uomo deve vivere e morire. Che tristezza, figli, il vedere come i fratelli si battono per la conquista di beni che, appena posseduti, terminano di essere beni veri perché vengono usati male.

Al di sopra del corpo vi sono beni infiniti ed eterni per cui vale la pena di battersi e di rispondere alla chiamata. Non vi dico con questo che dobbiate vivere come angeli, poiché non ne avete le qualità spirituali ed anche il corpo è un dono di Dio che in eterno sarà glorificato, ma occorre dargli il posto che gli compete, cioè occorre che esso sia sottomesso all'anima. Quando nella vita umana entra ordine ed armonia, entra Dio che, avendo fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza, desidera averlo collaboratore nelle sue opere.

Figli, il materialismo è come un mostro che, scimmiottando la forza e la grandezza di Dio, distrugge tutto ciò che mediante la fede, la carità e la speranza eleva l'uomo.

L'altro pericolo ugualmente grande, che ha causato i più grandi mali nel mondo, è l'immoralità. Non occorre che ve ne parli a lungo, poiché basta che voi apriate gli occhi per vedere tutto ciò che l'abbruttisce.

S'incomincia dai giovani, che con pratiche illecite non solo si rendono indegni di avere un'anima spirituale ed immortale, ma distruggono la stessa salute fisica e si preparano al matrimonio portando come dono ai futuri figli, malattie e tare innominabili. Poi l'immoralità colpisce le famiglie nei tradimenti e nelle infedeltà, che si reputano cose da nulla e che creano separazioni e lacrime.

L'immoralità pare che si estenda a vista d'occhio e va ad intaccare ogni categoria della società umana; immoralità di vita e di comportamento, che va dalla mancanza di coscienza nell'adempimento dei propri doveri fino all'appropriarsi della roba altrui, dal compimento di atti impuri fino alle azioni contro natura che scandalizzano l'intera società. È tutto un marciume, conseguenza di una cattiva educazione e del mancato ricorso a Dio, che, unico, può sedare le passioni umane e dare agli uomini pensieri di cielo.

Come fronteggiare questi così gravi pericoli che minacciano tutta l'umanità? Non basta vedere, ascoltare e deplorare, occorre fare opera di persuasione presso i vostri figli o presso coloro che vivono vicino a voi. Ognuno ha un suo campo d'azione, in cui deve far sentire la sua parola dopo aver pregato e supplicato il Signore. L'andazzo comune non può essere un motivo per cui tutti si possano adattare. Figli, non manchi mai la carità, ma con chiarezza e con fermezza dite il vostro pensiero, che è quello di Dio e mio.

Vi benedico e vi aiuto. La pace sia con voi.

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