Qual è la volontà di Dio

 


23 luglio 1974

Figli diletti, sono con voi. Sono la Regina del divino volere. Desidero farvi conoscere sempre meglio qual è la volontà di Dio a vostro riguardo, perché osservandola possiate divenire sempre più perfetti e così possiate raggiungere il paradiso, che è la vostra vera patria.

Il Signore, nella sua infinita bontà e nel suo infinito amore, poiché Egli è l'amore per essenza, dopo aver creato l'uomo, che doveva godere delle meraviglie del creato quale re, lo sottopose ad una prova. Purtroppo la superbia lo portò alla disobbedienza e all'impurità per cui non fu più possibile mantenere quell'ordine, quell'armonia, quella pace di cui l'uomo avrebbe dovuto godere e che era la volontà di Dio.

Rotti i rapporti col suo Creatore, la creatura dovette subire le conseguenze del peccato; conseguenze che si perpetuano nei secoli, anche se la redenzione operata dal Figlio di Dio fatto uomo ha dato agli uomini i mezzi per riabilitarsi. La vita dell'uomo rimane però una prova da superare corrispondendo all'amore di Dio, osservando la sua legge, per raggiungere la sua visione beatifica.

Se non vi fosse stato il peccato, gli uomini, dopo aver vissuto sulla terra per un periodo di tempo conversando con Dio e amandolo, anche se non fosse stato possibile che lo potessero visibilmente vedere essendo Dio puro spirito ed essi rivestiti di un corpo di carne, l'avrebbero raggiunto come premio eterno, dopo aver goduto gioie ineffabili anche nel mondo, che avrebbe dovuto essere un paradiso terrestre. Come un nubifragio, cadendo sopra un giardino in fiore, ha la capacità di distruggere ogni cosa, così che di ogni cosa si formi un cumulo di sterpi, così il peccato rovinò i piani di Dio e distrusse la felicità umana ed eterna per cui l'uomo era stato creato.

L'uomo non fu però abbandonato da Dio, che, mandando il suo Figlio, ristabilì quel legame d'amore e diede il mezzo agli uomini di ricostruire quelle preziose virtù che erano già state seminate come fiori nelle vigne che Lui stesso avrebbe coltivato. Ripristinò le forze perdute e diede all'uomo la possibilità di sperare, di credere e di arrivare alla meta.

Il giardino terrestre doveva essere la casa dell'amore, amore di Dio e amore vicendevole. La redenzione volle essere il mezzo per rifare questo paradiso terrestre nell'amore di Dio e del prossimo. Questa, e nessun'altra, è la volontà di Dio. Tutto deve concorrere al raggiungimento di questo scopo che deve far rivivere Dio in mezzo agli uomini mediante la carità.

Come vi esprimerò, figli, in parole semplici ciò che voi dovete fare per salvarvi? Come dovete collaborare al ripristino del regno di Dio sulla terra? Non vi è un altro modo che questo: ristabilire l'ordine, riportare l'amore mediante l'osservanza della legge.

Quando io vedo ciascuno di voi nell'esercizio dei propri doveri e ne vedo le conseguenze più svariate, ammiro la sapienza di Dio che, attraverso lo studio e le inclinazioni di ciascuno, dà modo a tutti di rendersi utili ai propri fratelli. Nessuno può bastare a sé stesso, per cui possa vantare un'indipendenza assoluta, e nessuno è inutile su questa terra, poiché vi sono dei misteri nascosti nella vita umana, per cui anche persone che in apparenza sembrano vegetare, insensibili alla vita o incoscienti, hanno un' importanza nella vita del mondo per quell'anima che possiedono, che cresce continuamente in grazia e fa dono della sua grandezza anche agli altri.

Quando con amore una persona compie il suo dovere, assegnatogli da una missione o da uno stato particolare di vita, o si prodiga per degli sconosciuti che accetta come fratelli, allora realizza la volontà del Padre, che così ha voluto chiamarsi proprio perché i figli, considerandosi fratelli, avessero ad amarsi. Quando perciò vi domandate: "Qual è la volontà di Dio a mio riguardo?", io vi rispondo: Dio desidera che voi siate i suoi portavoce nel mondo e che abbiate, nel compimento dei vostri doveri, a seminare la carità.

Quanto gioisco ripensando a quel fatto evangelico in cui il mio Gesù, richiamato da alcuni perché la sua mamma e i suoi fratelli lo cercavano, volgendosi ai suoi discepoli che lo stavano ascoltando, rispose: "Chi sono la mia mamma, mio fratello e mia sorella?", e accennando ad essi: "Ecco la mia mamma, mio fratello e mia sorella: sono coloro che compiono la volontà di Dio".

Vorrei che ognuno qui presente si domandasse in che modo osserva la divina volontà, in che modo tende alla perfezione e alla salvezza. Volontà di Dio è sinonimo di felicità. Perduta la felicità terrena col peccato, si può riacquistare la pace del cuore e la serenità mediante i sacramenti, che sono pegno della felicità futura. Chi vive con questi pensieri non si turberà molto per le perdite di ciò che è umano.

La vita della grazia, che porta in voi come dolce ospite il Signore, fa godere di tutto come se tutto fosse un grande bene. Anche le prove della vita, la malattia e la morte, prendono un aspetto divino; tutto nella volontà di Dio assume un aspetto delizioso, come il firmamento che, anche se guardato durante la notte, fa rapire il cuore nella magnificenza delle stelle e dei pianeti che lo illuminano.

Figli, sia in voi un desiderio solo, quello di amare Dio, di servirlo nelle creature e di raggiungerlo per cantare la sua gloria in eterno.

Vi benedico tutti e vi amo.

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