L'intelligenza e la volontà, doni di Dio

 


3 Luglio 1977

Figli diletti, sia pace a voi! Ecco, sono qui con voi! Sono Madre e Maestra della Chiesa e, poiché voi siete pietre viventi della Chiesa, io sono qui per darvi la mia parola, il mio insegnamento e il mio affetto. I miei insegnamenti non sono miei, ma di Dio, del mio Figlio, per cui la mia parola s'identifica con la sua.

Che bella questa armonia che fa di due esseri uno solo, di due linguaggi una perfetta unità! Così dovrebbe essere anche nel mondo.

I pensieri, le parole e le azioni, dovrebbero essere come condotti su un unico binario e tendere ad un unico scopo: dopo aver riprodotti i pensieri, le parole e le azioni del Figlio di Dio, dovrebbero glorificare il Padre, dilatando sulla terra e in cielo il suo regno. Purtroppo non è così e, per questo, potete vedere nel mondo il più grande disordine.

Dio ha dotato l'uomo di intelligenza. Questa intelligenza dovrebbe essere il mezzo che fa scoprire la verità, che dà la capacità di scegliere tra il bene ed il male e il desiderio di compiere le opere, che, portando aiuto all'umanità, rendono tutti consapevoli dell'esistenza di un Essere superiore infinitamente buono.

Ma voi vedete come viene usata male l'intelligenza! È un dono di Dio che viene impiegato il più delle volte per combatterlo. Qualche scoperta, o invenzione, prende un aspetto diabolico, tanta è la finezza d'intelligenza con cui è stata attuata.

Il male, che va sempre più diffondendosi, è sempre frutto di un'intelligenza male impiegata. Quando un bambino apre gli occhi alla luce, è incapace di distinguere o di nominare gli oggetti che gli si parano davanti, anche se ha necessità di molte cose. La sua intelligenza è limitata, anche se viva. Gli uomini sono come bambini che, pur vedendo le meraviglie del creato, non sanno capire lo scopo per cui sono state messe davanti ai loro occhi, e non sanno chiedere e non sanno ringraziare. Il bambino cresce, e molte volte distrugge quelle stesse cose che gli sono utili e che non sa apprezzare. Anche gli uomini sono come bambini capricciosi che, nella loro cattiveria, usano l'intelligenza per rovinare le opere di Dio.

Il dono più bello, a cui è legata l'intelligenza, è l'anima. Gli uomini si scagliano contro questo dono meraviglioso. Ne negano talvolta perfino l'esistenza, o ne negano l'immortalità e la grandezza, e non si preoccupano di farla vivere. Danneggiare la propria anima servendosi dell'intelligenza, è una vera ingratitudine. Eppure è così per moltissimi miei figli, che, cresciuti nella fede, la disprezzano e vanno alla ricerca dell'errore, dell'immoralità, del fango, del peccato.

È già una cosa gravissima danneggiare sé stessi, poiché c'è di mezzo la vita o la dannazione eterna.

Quando però il male mira a danneggiare altre anime, molte anime, allora diventa diabolico. Se si poté dire di Giuda: "Meglio per lui che non fosse nato", la stessa affermazione si potrebbe dire per coloro che, dando scandalo, rovinano le anime create ad immagine di Dio e destinate al paradiso.

Ma, oltre all'intelligenza, l'uomo è dotato di volontà. Dio vuole la felicità dei suoi figli, e questa sua volontà può essere attuata ubbidendo alla sua Legge.

Tutto nel mondo è armonia: gli astri, i vegetali, i minerali e gli stessi animali, seguendo leggi prestabilite, non fanno che manifestare la perfezione di Dio. L'uomo, però, a cui è concessa con l'intelligenza, la libertà di scelta, si ribella a Dio e vuole essere autosufficiente. Vuole l'anarchia, non vuole ubbidire alla Legge di Dio, perché ritiene un'umiliazione ed un avvilimento ubbidire. Così viene meno la felicità, poiché dall'insubordinazione viene il disordine, e da questo tutti quei mali che voi ben conoscete e che portano dolore e infelicità.

Così, figli, il mondo diventa come un caos, dove le divisioni generano la guerra con tutte le sue conseguenze. Notate che intendo parlarvi non solo delle guerre civili o nazionali, ma anche di quelle familiari, che vi toccano più da vicino e vi fanno soffrire.

Tutto questo, perché quel bel dono di Dio che è l'intelligenza, viene deturpato, la volontà di Dio non viene rispettata, e la memoria, che dovrebbe ricordare agli uomini i benefici di Dio, le grazie continue ricevute, non serve che a risvegliare la malizia perché sia più pronta a peccare.

La mia lezione oggi vuole essere un aiuto per tutti a ritornare sui vostri passi. La vita è un grande dono di Dio, che va vissuta in armonia con Lui. Provate a riflettere se la vostra anima ha nella vostra vita il primo posto! Provate a pensare se l'intelligenza, la volontà e la memoria, sono al servizio di Dio, perché possano procurare a voi i beni eterni. Pensate se questi doni di Dio li mettete al servizio della Chiesa e di tutti i fratelli. Io vi aiuto personalmente ad abbellirvi e a crescere nella santità.

Figli, vi benedico tutti!

A tutte le religiose presenti, il mio abbraccio. Figlie, capirete in paradiso il grande pregio di rinunciare a tutto per amore di Dio. Vi do gioia, vi do grazia e spirito di sacrificio.

A chi vive nell'ospedale, il mio grazie. Vedete in ogni malato Gesù, e vedetemi con voi nelle corsie.

Vi abbraccio tutti e vi dico: siate fedeli, portate dovunque armonia e pace. Arrivederci!

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