Siate mamme secondo il mio cuore

 


12 maggio 1974

Figli carissimi, sono la vostra Mamma, la Mamma delle mamme e come tale oggi vi rivolgo la mia parola ed il mio augurio.

Voi mi volete festeggiare perché mi amate, ed io vi ringrazio e desidero comunicare a voi la ricchezza dei doni di cui è ripieno il mio cuore.

Chi è la mamma? È una creatura che Dio ha scelto per comunicare non solo la vita del corpo ad altre creature, ma anche perché ella faccia dono ad esse di tutto quel complesso di cognizioni e di grazie che le sono derivate dall'essere stata chiamata al cristianesimo, alla fede. La mamma è perciò anche strumento di quella vita spirituale che supera in valore la vita stessa del corpo.

Chi è la mamma? È il cuore della famiglia che deve tener accesa in tutti la fiamma della fede e dell'amore. È quella donna forte che è sempre pronta a sacrificarsi per i figli, perché raggiungano con la salute del corpo la salute dell'anima. La mamma è molte volte il capro espiatorio, è la vittima su cui ricadono le responsabilità e le colpe, per cui quasi istintivamente passate dal figlio alla madre e, se uno di essi sbaglia, vi domandate: "Che sarà della mamma?".

Figlie mie, è la saggezza della madre che crea il più delle volte il benessere familiare ed è la virtù e la santità della madre che fa dei figli dei veri galantuomini, anche se la regola ammette le sue eccezioni.

Ecco perché, mentre vi faccio i miei più fervidi auguri, vi dò qualche ammonimento che vi possa servire per sempre.

Siate mamme dignitose che sanno stare all'altezza della loro missione. Che i vostri figli possano vedere sempre in voi un modello da imitare, un Vangelo vivente, e che possano sempre ricorrere a voi, sicuri di essere ben consigliati.

Siate mamme forti che sanno valorizzare la sofferenza senza trasformare le pene giornaliere in una tragedia. Ogni avvenimento triste, guardato alla luce della Provvidenza, presenta il suo lato buono. Una mamma piagnucolosa e pessimista non attira la comprensione e l'affetto dei suoi cari e porta disgusto e antipatie dovunque. Perciò la donna forte deve essere anche ottimista e deve mostrare la sua fiducia con la serenità, se pur esteriore, quando per la molta sensibilità il cuore può piangere.

La mamma deve essere pronta a sacrificarsi per i suoi figli, cioè a pagare di persona, poiché il vero amore di cui ha dato l'esempio il mio Gesù è questo: dare la vita per il proprio fratello. Nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita per il proprio figlio, e di questo amore ne dà prova la mamma.

Vi sono mamme sciocche che hanno inteso male la maternità e ne hanno fatto una soddisfazione personale. Vi sono mamme deboli di fede e di fiducia in Dio che hanno rifiutato e rifiutano la maternità. Vi sono mamme cattive che ai propri figli non danno che scandali e preparano in essi i futuri delinquenti.

Io desidero che voi siate vere mamme, forgiate sul cuore di Dio, che pur essendo infinitamente buono è anche infinitamente giusto. Desidero che amiate i vostri figli con tutto il cuore, ma che il vostro sia un vero amore per cui anteponete i valori spirituali a quelli di intelligenza, di posizione, di cultura, insomma a tutti quei beni che nulla valgono per la vita eterna. Dovete amarli così da voler vederli morti anziché peccatori ostinati e ribelli a Dio.

Io vi invito ad essere vigilanti sui vostri figli fin dalla più tenera età, perché siano allontanati da essi tutti i pericoli. Con la stessa cura dovete preoccuparvi della salute del corpo e di quella dell'anima. Se vi accorgete che un piccolo segno o una macchia di diverso colore spunta sulla guancia di un piccolo, perché non vi dovete accorgere del danno morale o spirituale che ne può venire ad essi?

Vigilanza, figlie mie, dovete avere; una vigilanza assidua e premurosa che fiancheggi il bambino, il fanciullo, il giovane e sia di aiuto, senza opprimere, perché le idee rimangano ben chiare, perché siano messi in guardia dai pericoli che possono derivare dalle cattive amicizie, dalle cattive letture e dagli spettacoli cattivi.

E per ultimo siate, mamme, le vere amiche dei vostri figli, meritandovi le loro confidenze con quella scienza divina che vi rende maestre. Se gli insegnamenti religiosi che ricevete saranno da voi approfonditi, al momento opportuno saprete esporre le vostre idee, saprete convincere e consigliare con grazia e carità.

Siate mamme secondo il mio cuore, figlie mie, ed imparate da me, che ho vissuto la vostra vita e che prendo continuamente parte a tutti i vostri problemi. Se nelle diverse circostanze saprete domandarvi: "Come si comporterebbe la Mamma celeste al mio posto?", vi assicuro che non sbaglierete mai.

Ed ora una parola a tutte coloro che per vari motivi non hanno avuto l'onore e l'onere della maternità naturale.

Ricordate, sorelle care, che vi è un'altra maternità a cui siete chiamate e che vi sarà retribuita in cielo come se foste delle vere mamme. Vi è la maternità che deriva dal soccorso che voi non lasciate mancare a bambini orfani o a quei bambini i cui genitori non sanno o non sono in grado di esercitare la loro autorità. Vi è la maternità spirituale che abbraccia tutte le categorie di persone, per cui potete pregare e sacrificarvi. E vi è una maternità ideale che vi fa considerare la grandezza delle anime e vi fa accettare di essere vittime per la loro salvezza.

A tutte voi, che nella mente di Dio state accumulando grandi tesori per figli sconosciuti ed amati, il mio abbraccio. E a tutte le mamme il mio sereno augurio di bene perché dai loro figli possano avere consolazioni.

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