Siate fedeli, siate pazienti, siate apostoli

 


5 maggio 1974

Figli diletti, pecorelle del mio gregge, sia pace ai vostri cuori e alle vostre anime ora e sempre. Sono la Regina dei cuori e quanto godo di attirarli a me con la forza del mio amore!

Avete unito la vostra preghiera a quella del mio Gesù, ed io mi rallegro perché più di ogni altra creatura al mondo Egli mi ha amata. La sua preghiera perciò diventa per voi una vera ricchezza. L'amore di cui la può riempire è così potente e grande per cui non dovete che rallegrarvi di essere esauditi.

Sento molte volte delle anime anche praticanti e che si professano mie devote, che dubitano ed accusano Dio e i santi di non mantenere la loro parola. Dicono: "Ci promettono ma non mantengono". Ciò mi dispiace molto perché, se così pensate, mettete Dio al vostro livello e lo qualificate cattivo e bugiardo. Io v'invito a credere, a sperare, ad aver fiducia e pazienza.

Ricordate la promessa fatta da Dio ad Abramo. Egli desiderava tanto di avere dei figli. Ebbene, Dio gliene concesse uno - Isacco - e gli promise che gli avrebbe dato una figliolanza numerosa come le stelle del cielo e la rena del mare. Che avrebbe dovuto fare Abramo quando, dopo questa promessa, Dio gli comandò di uccidere l'unico suo figlio? Avrebbe potuto disubbidire e voi al suo posto avreste forse detto che Dio non era buono e, chissà, forse vi sareste ribellati al suo comando. Abramo ubbidì. Il figlio gli fu conservato, e la sua figliolanza, poiché doveva rappresentare non appena il popolo d'Israele ma il cristianesimo, cioè il popolo di Dio, fu davvero di un numero stragrande.

Figli, Dio è sempre fedele e se io vi parlo la parola di Dio e vi prometto aiuto e grazie, dovete aver fiducia, anche se la prova si prolunga e non si risolvono subito le vostre apprensioni. Il Signore è eterno e tutto in Lui è presente. Dio è infinitamente buono ed essendo Padre vuole esaudire i desideri dei suoi figli, anche se aspetta il momento adatto, anche se vuole che le grazie siano preparate da molte preghiere e se alcune cose non può concederle essendo dannose per la vostra salvezza eterna.

Ma permettetemi oggi di rivolgervi ancora un invito. Voi ascoltate le mie parole, ma, anche se non le mettete in dubbio, difficilmente le ricordate e le mettete in pratica.

Ebbene, permettetemi che vi ricordi ciò che avvenne ai primi tempi della Chiesa. Gli apostoli, accesi di Spirito Santo, predicavano la divina dottrina ai Giudei, ma essi erano sempre diffidenti per cui furono chiamati i pagani. I Giudei se ne andarono ed i pagani accolsero la parola di Dio con fede ed amore e si convertirono.

Non deve mai avvenire che voi vi allontaniate ed abbiate noia e nausea di quanto v'insegno, ma desidero che vengano ad ascoltarmi anche anime lontane. Dice Gesù nel Vangelo che in cielo le meretrici saranno in prima linea; non certo perché sia lecito fare il male, ma perché, richiamati al bene, i lontani sono molte volte più ferventi di coloro che, avendo conosciuto Dio sin dalla prima età, lo servono con freddezza cadendo sempre negli stessi difetti.

Non meravigliatevi perciò che io richiami qui gente che ha vissuto poco bene, anzi fate anche voi come me e con bontà, con carità e con amore portatemi tutti, specie coloro che nella vostra famiglia stentano ad amarmi e non praticano. Io toccherò i loro cuori e ne farò monumenti della gloria di Dio.

Giovanni, nell'Apocalisse, vide migliaia e migliaia di anime che con bianco vestimento davano gloria all'Agnello. L'Agnello immacolato è Gesù, che è al tempo stesso pecora e Pastore. Davanti all'altare, implorando perdono, i peccatori, purificati nell'anima, devono glorificare l'Agnello immacolato che ancora s' immola per la loro salvezza.

A voi il mio invito pressante perché la vostra preghiera e la vostra opera sia in collaborazione con la nostra.

Quando un giorno tutti i buoni, i purificati, i santi saranno introdotti nel cielo, Cristo Gesù avrà la sua piena gloria, il pieno riconoscimento della sua opera. Tutti conosceranno pienamente e con perfezione l'efficacia della parola di Dio a proprio vantaggio e il contributo d'amore e di dolore ricevuto attraverso la vita, la passione e la morte di Gesù sulla croce. Ogni mio figlio vedrà anche l'amore e il dolore di cui io feci dono a ciascuno e la materna assistenza data in ogni circostanza.

Non dite mai perciò quella terribile frase: "Non credo più perché il Signore e la Madonna non si ricordano più di me". È veramente terribile questa frase, perché il Signore potrebbe togliervi quel dono meraviglioso per darlo ad altri.

Se voi vedeste nel mondo quale differenza esiste fra chi crede e chi non crede, rimarreste sbalorditi. Immaginate che nel mare in cui navigate vi fosse una grande burrasca. Ebbene, si butterebbero in mare le scialuppe per non affogare e vi salvereste. Il paragone vale. Chi possiede la fede, nel mare burrascoso della vita può sperare di salvarsi. Senza la scialuppa della fede vi è disperazione e rovina.

Figli, siate fedeli, siate pazienti, siate apostoli. Tutto serve per il bene.

Vi benedico tutti. Benedico le infermiere presenti e voglio donare alle loro mani quella delicatezza per cui ogni malato da loro curato abbia a sentire la mia carezza.

Nell'amore di Dio e mio, in unione con tutti i fratelli del mondo, formiamo una barriera di bene contro le forze del male.

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