La missione della mamma

 


8 Maggio 1977

Figli miei, sono qui con voi! Sono la Mamma delle mamme e, come voi siete venuti festosi a festeggiarmi, così io desidero presentarvi i miei auguri e dirvi con grande amore i miei pensieri.

Quante mamme vi sono nel mondo! Quante mamme buone, desiderose di compiere il loro dovere verso Dio e verso le proprie creature! Quante mamme mal comprese e mal ricompensate! Quante mamme potrebbero giustamente chiamarsi martiri, perché la loro vita è stata un continuo tormento!

Ebbene, a tutte queste mie figlie e sorelle, che con l'aiuto della fede e con forza di volontà hanno tenuto costantemente alta la propria dignità, vada il mio abbraccio materno.

Non si capirà mai abbastanza l'importanza del compito affidato da Dio a queste creature, alle mamme, chiamate a collaborare direttamente con Lui per dar vita ad altri figli di Dio, ad altri uomini,

destinati al paradiso. È la missione della mamma che assicura l'avvenire al mondo e che popola il paradiso! La mamma, è vero, non dà l'anima ai suoi figli, ma fin dal primo momento del concepimento può comunicare loro quelle virtù che poi si manifesteranno e cresceranno.

Il primo germe della vita, posto nel seno materno, diventa frutto di vita. La mamma è la custode di questa vita in embrione, e deve continuare la sua opera per tutta la vita, poiché non viene mai meno in lei il diritto di essere mamma e l'amore che le consente di esserlo.

La mamma è la prima maestra del bimbo, che da lei impara, con le prime parole e i primi gesti, a conoscere e ad amare anche Colui che sovrintende alla vita e al mondo.

La mamma è il modello da imitare. È vero che molti modelli sono difettosi, ma vi è in ogni mamma un desiderio intimo di vedersi riprodotta nelle sue creature in un modo perfetto, e da ciò nascono quelle correzioni e quel desiderio di voler migliorare certe situazioni.

La mamma ha una grande responsabilità davanti a Dio, davanti ai suoi figli e davanti alla società. Non vi sono lacrime versate inutilmente, in una mamma delusa nel risultato dell'educazione impartita, poiché non si può misurare tale dolore. Io sola posso capirle, queste mamme infelici; io, che dopo aver dato il mio Figlio come vittima, ho visto annullato il mio e il suo sacrificio. Eppure, quando una mamma ha fatto il suo dovere fino in fondo, non deve e non può avere rimpianti, come io non ho rimpianto la passione di Gesù e la mia enorme pena.

Una mamma buona è come una torre che si alza maestosa e forte, sorretta dalla grazia di Dio. Dall'alto di questa torre osserva e soffre, ascolta e tace. Ogni gesto di ritorno e di riflessione da parte del figlio che non crede e non capisce, la fa sussultare di gioia e di speranza. Ella è sicura, confida e prega. Il padre che attendeva il ritorno del figliol prodigo, scrutava l'orizzonte. La mamma scruta il cuore, e sente riprodotti in sé tutti quei movimenti che portano i figli a ravvedersi.

Quanta fiducia in un cuore di mamma che ama Dio! Pare una quercia questo essere, che, forse esile nella persona e debole nella salute, ha coraggio da dare a tutti. Provino i figli a rivolgersi alla mamma, quando nemici veri o supposti tentano di danneggiarli! La mamma diventerà un leone per difenderli e saprà compiere azioni eroiche. Le parole le fluiranno dalla bocca quando dovrà difenderli. Se in un momento di sconforto le esce dalla bocca un lamento che mostra i difetti dei suoi figli, non fatele rilevare voi questi difetti: diventerebbe una iena per difenderli e perdereste la sua amicizia.

Non è possibile elencare tutte le doti positive che il Signore semina in un cuore materno. Occorre, è vero, che una mamma coltivi queste virtù, soffocando l'egoismo e la propria volontà, per dedicare completamente, in adesione alla volontà di Dio, la propria vita a quelle anime che il Signore le affida. Ma non sarà difficile, poiché l'amore rende capaci di eroismo. Mi pare di sentirvi dire che ciò è solamente fantasia, poiché di mamme veramente sante ve ne sono poche. Eppure, io voglio che tutte siano così.

Alla mia scuola dovete crescere in virtù e grazia, fino ad essere oggetto di ammirazione per i vostri figli ed anche per me. Non vi sto a parlare di quelle mamme senza fede e senza amore, che sono di scandalo ai loro figli. Desidero piuttosto che per tutte le mamme del mondo abbiate ad elevare la vostra preghiera.

V'invito anche a riportare nelle vostre famiglie quella preghiera che ha profumo di rose. Sarà il legame che unirà i membri della famiglia fra di loro e con me. Sarà il mezzo per richiamare coloro che, attratti da falsi amori, hanno lasciato il tetto paterno. Una festa può essere un richiamo per una spiritualità più intensa e per un amore più efficace e più santo.

Per ricostruire, occorre abbattere vecchie abitudini e fare piazza pulita di ciò che ingombra. Nelle famiglie occorre un'opera di risanamento. Il rosario sarà il mezzo.

Sulle rovine di templi pagani e in luoghi di orge, è sorto un santuario in cui io vado effondendo le mie grazie. Ogni famiglia deve diventare un mio santuario. Attendo molto da voi! Dopo un risanamento spirituale e morale, occorre costruire un cristianesimo vero. Siate miei araldi e portate dovunque il mio rosario. Siate mamme spirituali e missionarie della Madonna.

Benedico tutti ad uno ad uno. Portate la mia benedizione a quei malati che mi avete raccomandato. Arrivederci!

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