Il vostro grido d'allarme

 


22 Febbraio 1977

Figli miei, eccomi qui a darvi pace. Sono la Regina dell'universo e desidero regnare sopra le anime vostre, così d'avere un pieno diritto di condurle a Dio nel modo in cui Egli vuole.

Che vale turbarsi? Che vale agitarsi e fare tante supposizioni? Non sono forse responsabile di voi, dal momento che mi avete resa vostra Padrona mediante la consacrazione? Rimanete sereni e diffondete tranquillità, anche se sono costretta a dirvi che gli uomini stanno giocando un brutto gioco, assai pericoloso, non volendo convertirsi a Dio, che reclama una santità di vita conforme alla sua Legge.

La mano di Dio è ricca di grazie e il suo cuore è fonte di misericordia, ma non temono, gli uomini, il suo giudizio e la sua giustizia quanto mai terribile e infinita! Si scherza col fuoco, potreste dire. Ed io mi presento ad ogni istante al Padre, come l'antica Ester si presentava al re Assuero, per ottenere pietà per il mio popolo.

Figli, non posso nascondervi nemmeno che l'inferno è rigurgitante di anime, che liberamente hanno scelto di abitarlo. Non vi sono mali per quanto gravi, nella vita, che possano uguagliare le pene di quel luogo, creato dalla giustizia di Dio. E non dite che il Signore è un despota se infligge quelle pene, come non potete chiamare cattivo un padre che tenga pronta la sferza per i figli, che vuole buoni.

L'inferno doveva essere il luogo dove i demoni avrebbero subito il castigo per la loro ribellione. Non fu creato per gli uomini, che Dio volle predestinare al paradiso. Ma che cosa Egli avrebbe dovuto fare con coloro che, dopo averlo odiato e bestemmiato per tutta la vita, non avrebbero voluto il premio che per essi aveva preparato?

Figli diletti, abbiate compassione di coloro che rifiutano la grazia e che rinnegano Dio, e quasi lo vorrebbero annientare se fosse possibile, perché nessun castigo sarà mai troppo grave per costoro.

Gli ingrati che usano i doni di Dio per offenderlo, dovrebbero subire la giustizia di chi è loro Padre e Padrone in vita, in morte e dopo morte. Se ad essi viene usata misericordia in vita, poiché il Signore sa attendere, sa pazientare e il suo amore non può venir meno, non sarà così alla fine della vita terrena e alla fine dei secoli. Allora, l'amore infinito si manifesterà nel premiare i buoni e castigare i ribelli.

La vita è una prova. I nostri progenitori furono sottoposti alla prova per essere confermati in grazia, ma peccarono, e le conseguenze voi le conoscete. Gli uomini sono sottoposti alla prova della vita per arrivare alla gloria eterna. Mentre, però, la prima prova poté avere una riparazione, la seconda prova sarà irreparabile: o sempre felici, o sempre nell'angoscia, nell'odio e in tutti quei mali che voi non potete nemmeno immaginare.

Vorrei che il vostro grido d'allarme non fosse tanto quello del terremoto, ma il grido che parte dal mio cuore e che è la ripetizione del grido angoscio so del mio Figlio: Convertitevi! Cambiate vita!

Ritornate, come il figliol prodigo, alla casa paterna!

Quando, dall'alto della croce, Gesù mandò il grido straziante: "Ho sete!", pensava a tutti gli uomini che, incuranti della propria salvezza, avrebbero continuato a peccare. Ma quando con le ultime parole emise l'ultimo respiro, si spaccò il velo del tempio e una scossa di terremoto agitò la terra, così da produrre delle enormi spaccature e da scoperchiare le tombe dei morti. E alcuni di essi apparvero a molti.

Figli miei, ogni giorno nella santa Messa, il mio Gesù leva alto il suo grido perché il Padre abbia pietà degli uomini, e dichiara a tutti il suo desiderio che essi si accostino a Lui. Ancora ha una sete misteriosa e divina. Triste quel giorno in cui Gesù, per l’ultima volta, dovesse emettere il suo profondo respiro!

La conversione reclama un cambiamento di vita. Non si costringa il Figlio dell'uomo a ricorrere a quei mezzi drastici a cui Dio ricorse nel giorno della grande tragedia. Il velo del tempio è un simbolo della protezione di Dio sulla Chiesa, ma potrebbe ancora avvenire che uno scisma, ottenebrando la verità, producesse delle profonde rotture. Forse che sarà necessario il terremoto per costringere molti a battersi il petto e a credere in Gesù, Figlio di Dio?

Tutto questo vi ho detto perché urge la vostra preghiera e la vostra opera. Non vi costi nessun sacrificio, non vi sembri troppo grave rinunciare a molte cose. La vostra vita vale un'eternità, ed è come un viaggio, più o meno breve, alla fine del quale vi saranno chiesti i documenti perché abbiate via libera in Dio.

Non temete né insulti, né rimproveri, né calunnie, né dicerie. Siate anime che suonano il campanello d'allarme, e che danno l'esempio di forza nella fede e di tanta fedeltà alla Legge da meravigliare tutti.

Io vi ho promesso che i miei devoti avranno la mia assistenza in vita ed in morte. Voi state calmi e confidate nel mio aiuto. Diventate tutti annunciatori di verità. I sacerdoti non temano nulla. Meglio essere chiari e coerenti, che traditori e menzogneri.

Figli, vi accolgo sotto il mio manto e vi custodisco. Arrivederci! Riempitevi di Dio e proclamate il suo nome, la sua grandezza, la sua bontà e la sua giustizia, sempre e dovunque.

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