La famiglia deve essere risanata


15 gennaio 1974

Figli diletti e cari, sono qui con voi. Sono la Madre vostra, la Madre di tutti gli uomini della terra. Sono la Vergine Sposa, custode delle famiglie.

Sono lieta di poter sempre comunicarvi quegli insegnamenti che faranno di voi dei modelli di vita cristiana. Sono contenta di ammonirvi e di incoraggiarvi secondo la necessità, perché possiate veramente essere a vostra volta maestri semplici e buoni che, seminando dovunque le verità divine, date modo ad altri di conoscere e di amare Dio. Il primo ambiente, però, in cui dovete svolgere la vostra opera è la famiglia. Questa magnifica istituzione divina ed umana ha bisogno di essere risanata. Essa è come una creatura delicata in cui si vanno formando piaghe sempre più profonde che sembrano quasi insanabili.

Come farete a svolgere la vostra missione che richiede tanta delicatezza e tanta fede, tanta umiltà e prudenza? Anzitutto dovete avere idee ben chiare a riguardo della famiglia.

Voluta da Dio per il bene individuale e sociale, la famiglia deve vedere in Lui il supremo Signore ed Ordinatore, deve perciò rispettarlo ed osservare le sue leggi. Ciò costituirà quell'ordine spirituale che va messo in prima linea.

Avete costatato molte volte la necessità del dolore come mezzo di purificazione e di santificazione e sapete anche voi la funzione sociale di redenzione che ha la sofferenza unita a quella di Gesù. Ma chi non crede, o accetta il dolore stoicamente o si ribella, trovandolo un castigo ingiusto.

La morte stessa, che i santi chiamano dolcemente "sorella" e a cui i cristiani pensano con gioia quasi a sollecitare il loro incontro con Dio, diventa, per chi non ha fede, motivo di disperazione; vedete così, molto sovente, gente inconsolabile che rifiuta di credere nella vita eterna, mentre si dispera per la perdita di persone care.

Dio deve essere il guardiano delle famiglie e giustamente si dovrebbe dire che invano si formano queste cellule della società se non si pone Dio a custodia di esse.

La famiglia dev'essere legata da un affetto profondo e duraturo che non sarà interrotto nemmeno con la morte. Ma l'amore umano è troppo debole perché possa resistere alle molte difficoltà e allo spogliamento di tutto ciò che formava l'oggetto di questo amore. È necessario che l'amore di Dio compenetri tutti i membri della famiglia, li animi e li renda costanti. La legge di Dio è legge d'amore. Solo ubbidendo a questa legge è possibile salvare la santità della famiglia e renderla meritevole di protezione e di provvidenza.

Per tutti questi motivi, si dovrà da parte vostra cercare di ripristinare questo ordine spirituale. Ad ognuno i propri doveri e i propri diritti, ma i primi doveri da rispettare sono quelli verso il Creatore e Signore del mondo, che nella famiglia ha diritto di regnare.

Ma proseguiamo, figli, nella nostra opera di risanamento.

Vi sono dei doveri morali, vi è un ordine morale da rispettare che è indipendente dal grado di cultura e dalla mansione che i membri hanno nella società. Vi è un'autorità nella famiglia che va rispettata. Nella famiglia di Nazareth si ubbidiva e c'era il più perfetto ordine morale. Giuseppe era considerato capo famiglia. A lui ubbidì nei suoi trent'anni di vita privata il mio Gesù, ed io pure ubbidii con tanto amore a lui che rappresentava sulla terra l'eterno Padre, da cui aveva ricevuto l'autorità.

È vero che molte spose piangono per i propri mariti increduli e così poco adatti a comandare. Ma non vi pare che sarebbe il caso di aiutare con grande carità e amore quelle creature che, forse cresciute in famiglie poco educate e in ambienti malsani, non hanno avuto quegli insegnamenti che li avrebbero potuti far diventare dei veri galantuomini?

Nessuno deve troppo presumere di sé, ma quando la donna specialmente vuol impegnarsi ad ottenere delle trasformazioni, può riuscirci con la grazia di Dio e con quella costante bontà che la rende superiore in virtù agli occhi del marito.

Il rispetto del marito da parte della moglie, crea quell'atmosfera di rispetto anche da parte dei figli che è indispensabile per poter bene educare. L'umiltà è virtù base nella perfezione cristiana. Ma come potranno i miei figli essere in armonia fra loro se tutti vorranno comandare? Io benedico quelle famiglie in cui si rispetta l'autorità del padre e aiuto molto tutti i membri, specie le mogli ubbidienti, che nell'ubbidienza si santificano anche se il capo-famiglia fosse difettoso.

Salvato l'ordine spirituale e morale, non resta che da vedere quello materiale e fisico.

Molta pace necessita di molto ordine. Quanta povertà vi era nella nostra casa, sia a Betlemme che a Nazareth, che in Egitto, ma quanto ordine! Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto. Ecco una frase che può essere di guida specie alla donna. Poi ordine nella persona, che non è lusso ma pulizia. Il buon odore di pulito è un richiamo per tutti ad amare la casa e le persone che compongono la famiglia. La pulizia però non deve portare ad essere schiavi della casa.

Vi sono persone esagerate che farebbero a meno della preghiera, della Messa e dei doveri religiosi pur di rendere lucida e trasparente la propria casa, così da far pesare sugli altri questa specie di mania. No, figli, la casa è al vostro servizio, ed è fatica sprecata se tutto non è fatto per amore di Dio, ma per avere l'approvazione degli uomini. E dall'altra parte vi sono coloro che, sciupando il tempo tanto prezioso, non sanno compiere quei doveri così necessari che riguardano l'ordine e la pulizia. Il giusto sta nel mezzo, figli. Amate di essere anche in questo equilibrati e sappiate a questi principi indirizzare le nuove famiglie, le nuove generazioni.

Figli, vi benedico tutti. Arrivederci e tanto amore sia nei vostri cuori ora e sempre.

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