Il valore del battesimo




9 Gennaio 1977

Figli diletti, eccomi qui a darvi consolazione. Sono Maria di Nazareth. Sono l'umile vergine che, arricchita di grazia e di grazie, acquistai benevolenza e privilegio presso Dio. Sono sorella vostra e Madre delle anime vostre, che da Dio mi furono affidate. Sono desiderosa della vostra felicità terrena e di quella celeste ed eterna.

Per quell'onnipotenza che Dio mi comunica, posso compiere cose grandi a favore di tutti. Tutto però ha uno scopo: io devo cercare che in tutte le cose sia glorificato Dio, e ciò che vi concedo e vi ottengo deve concorrere alla vostra santificazione e alla vostra gloria nel cielo.

Io vi prendo sotto la mia protezione quando vi consacrate a me, ma dal momento in cui, ricevendo il Battesimo, i cristiani diventano membri del corpo mistico del mio Gesù, io li considero come miei figli prediletti e come parte di me stessa.

Sapeste, figli, il valore del sacramento del Battesimo! Gesù stesso volle ricevere un Battesimo di acqua, per mano di Giovanni Battista, per dimostrare la sua santità. Gesù era venuto non per distruggere l'antica legge, ma per perfezionarla. Ecco perché, al Battesimo dato con acqua, poté aggiungere il fuoco e lo Spirito Santo.

Quando Gesù, immerso nel Giordano, ricevette il Battesimo, si aprì il cielo e, mentre lo Spirito Santo sotto forma di colomba si posava su di Lui, si udì la parola del Padre che affermava: "Ecco il mio Figlio prediletto in cui ho posto le mie compiacenze". Gesù poi, ricevuto il Battesimo, si pose in preghiera.

Figli, ad ogni bambino che viene battezzato, si compiono i medesimi prodigi avveratisi per Gesù. È ancora lo Spirito del Signore che si posa e prende dimora nell'anima di questo nuovo cristiano, e ancora il Padre lo chiama figlio prediletto. La grandezza di questo sacramento non è cosa visibile, ma la trasformazione spirituale è nota a tutto il paradiso. Dopo il Battesimo, l'anima diventa dimora della Santissima Trinità.

La grazia è come una linfa che, partendo dal cuore di Dio, va a dar vita a quelle creaturine che l'acqua lustrale ha deterso. È una ricchezza spirituale quella che si acquista col Battesimo, poiché i meriti di tutta la Chiesa sono a disposizione del battezzato.

È un paradiso di Dio l'anima in grazia. Il Padre la guarda con compiacenza, il Figlio rinnova per essa l'offerta del suo sangue, e lo Spirito Santo ha trovato e trova continuamente la sua dimora e, come Artefice divino, lavora ad abbellire il nuovo membro di Cristo.

Quando una mamma porta nella propria casa il bambino appena battezzato, può dire con sincerità che è un tabernacolo vivente. Il bimbo deve essere considerato, non già come un giocattolo o come una bambola da vestire e che debba divertire, ma come un prezioso tesoro da custodire.

Molti sono i pericoli che possono minacciare la vita fisica del bambino, ma non minori e meno gravi sono quelli che minacciano la sua anima, poiché il demonio, gelosissimo del suo splendore, fin dalla nascita lavora per recarle danno.

Il bambino è un prezioso tesoro affidato alla custodia dei genitori. Fortunati essi se, cresciuto, potranno dire di aver fatto tutto il possibile per conservare in lui il prezioso tesoro della grazia!

Gesù, misericordia infinita, ha voluto istituire un sacramento che ridonasse la grazia e l'innocenza battesimale a chi l'avesse perduta: è il sacramento della Confessione.

Quanto mi è caro insistere perché la Confessione sia ben fatta, non tanto per la ricerca accurata di ogni colpa, ma per il dolore delle colpe e il proposito sincero di migliorarsi. È solo con questa fedeltà al proposito fatto, che si diventa capaci di salire gradatamente e di conquistare la vetta della santa montagna di Dio.

Ogni Confessione dovrebbe essere considerata un nuovo Battesimo nel fuoco della misericordia che distrugge le colpe, e un rinnovamento nello spirito, per cui veramente il Padre dovrebbe ripetere: "Sei il mio figlio, in cui ho posto le mie compiacenze".

Ma, figli, vi devo ricordare, col duplice dono del Battesimo e della Confessione, un altro dono che ricevete continuamente in questa casa: è l'acqua, che Gesù benedice come un giorno benedì le acque del Giordano in cui fu immerso. Egli vi dona questo mezzo per avere la salute del corpo e anche perché le anime siano spinte a chiedere il perdono dei peccati.

Ringraziate Gesù ogni volta che la usate, e non siate avari nell'usarla. A chi vi dà da bere, dite grazie, perché la ricompensa le sarà data nell'altra vita. Voi bevetela con fiducia e con fede.

Ora vi benedico nel nome della Santissima Trinità.

Oggi i vostri bambini, morti in tenera età, pregano in modo particolare per voi e per i loro padrini di Battesimo, mentre in paradiso hanno una festa tutta per loro: quella dei Santi Innocenti.

Benedico quelle mamme che, allontanando falsi timori, vogliono portare a termine le loro gravidanze. L'acqua benedetta allontanerà ogni pericolo. Vogliate anche pregare per quelle mamme snaturate che, ad ogni costo, vogliono uccidere le loro creature.

Arrivederci, figli. Il tempo natalizio sia a voi apportatore di gioia e di grazia.

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